David Irving arrestato a Vienna per delitto d’opinione
VIENNA - Lo storico britannico David Irving, noto per aver più volte negato l'Olocausto, è stato arrestato in Austria nei giorni scorsi. L'arresto, ha affermato oggi il ministero dell'Interno di Vienna attraverso il suo portavoce, Rufolf Gollia, è stato eseguito il pomeriggio dell'11 novembre a Hartberg in Stiria. Un'azione che rende esecutivo un mandato spiccato nei suoi confronti dal tribunale di Vienna nel novembre 1989 per il reato di apologia del nazismo.
L'arresto è stato compiuto sulla base di un mandato spiccato nel mese di novembre 1989 per la sospetta violazione del paragrafo 3 della legge austriaca contro il "revivalismo" nazista. Al momento dell'arresto Irving si stava recando ad un raduno dell'associazione studentesca nazionalista di destra "Olympia".
Irving è nato ad Essex nel 1938 e dagli anni '60 è attivo nella pubblicistica storica con lavori come "La Strada di Hitler verso la guerra" e "La Guerra di Hitler". Tra le sue tesi quella sul fondatore del nazismo che non avrebbe saputo nulla della sorte degli ebrei. E, soprattutto, la negazione delle camere a gas nei campi di sterminio. In altre pubblicazioni, lo storico ha messo in dubbio la realtà dei campi di concentramento e delle camere a gas di Auschwitz. Irving è stato dichiarato "persona non grata" in Germania, paese da cui fu espulso nel 1993, per aver insultato la memoria degli ebrei vittime dell'Olocausto.
(17 novembre 2005)