meno stato ci si ritrova meglio è.
importante è che le privatizzazioni non passino da monopolio statale a monopolio privato, com'è avvenuto con ciapi al tesoro.
(mi veniva da dire tezzoro ...)
meno stato ci si ritrova meglio è.
importante è che le privatizzazioni non passino da monopolio statale a monopolio privato, com'è avvenuto con ciapi al tesoro.
(mi veniva da dire tezzoro ...)
Zena, posto che io nel movimento delle privatizzazioni selvagge non mi troverei affatto a disagio , che c'entra quello col mio discorso???
"Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviate la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo" (Esodo 23: 1-3)
Le privatizzazioni selvagge dopo 150 anni di stato italiota non sarebbero affatto un male. Ovvio, privatizzazioni serie, non all'itagliana...
cosa fare se l'itaglia una-e-trina boccerà la devolution al referendum ?
personalmente ci sto pensando. se qualcuno riuscirà a sciogliere le mie perplessità ...
(ANSA) - ROMA, 23 nov - E' stato depositato il quesito referendario per l'abolizione di tutte le 54 modifiche apportate alla Costituzione dal Governo Berlusconi. Primo firmatario del quesito referendario l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La raccolta delle firme - 500 mila - iniziera' prossimamente e sul referendum si potrebbe votare, ipotizza il comitato promotore, a meta' del prossimo giugno.
il ben accentato ha finora raccolto 36 firme. ad maiora !
Avevi scritto che "Se i "no" vincessero al Nord dovremmo fare un attento esame di coscienza per capire dove abbiamo sbagliato".In Origine Postato da Stonewall
Zena, posto che io nel movimento delle privatizzazioni selvagge non mi troverei affatto a disagio , che c'entra quello col mio discorso???
Sapendo più o meno quali sono le responsabilità che i libertari imputano al movimento, pensavo ti riferissi, più o meno consciamente, all'attuale scarsa vena "liberista" della Lega.
sei no vincono il referendum: molto probabile
per due motivi
il centrosud voterà no in massa per le ragioni che tutti sappiamo.
le elezioni politiche di aprile saranno più facilemente vinte dall'unione che dalla CdL. Ergo si scateneranno le lotte intestine a AN UDC. FI potrebbe esplodere se davvero il berlusca lasciasse la politica come ha detto una volta.
in queste condizioni la loro campagna sarebbe di facciata se non nulla.
La Lega rimarrebbe sola davanti alla gioiosa macchina da guerra.
E' probabile che i SI vincano al nord (è dura in emilia e liguria)
quindi sarebbe il giusto momento per un revisione in Lega.
Il congresso sarebbe il momento giusto per fare emergere la contraddizione tra
coloro che si accontentano di riformicchie che decentrano qualcosa ma non cambiano la sotanza del sistema Italia in nome della lotta al nemico comune (extra comunitari, Islam), mantenendo una alleanza stabile con i partiti di destra e caratterizzandosi definitivamente come conservatori.
e coloro che vogliono di più e non dimenticano l'obiettivo massimo: l'indipendenza. Disposti a scelte radicali per raggiungerlo (tornare da soli e poi magari fare alleanze con chi voglia veramente cambiare il sistema). Questo significa mettere in soffitta o in secondo piano alcuni temi (islam, extra, culi, ecc ecc.) e tornare a parlare di soldi e della rapina a cui è sottoposta la padania.
se i no vincono spero poi di vedere rotolare le teste di una parte della dirigenza in primis calderoli.
ma chi visse sperando...
Bé, in parte questo è vero. La Lega è nata come movimento "liberista" e antifiscale e ha perso tutto questo per strada. Ma non è questo il punto. Il problema è più cruciale: la vera accusa che rivolgerei alla Lega se vincessero i "no" al Nord è di aver messo troppa enfasi su tutta una serie di temi che poco o nulla hanno a che fare con autonomie/federalismo/secessione. In ogni caso il mio post era assai più generale e non voleva riguardare solo la Lega. Se i "no" vinceranno vuol dire che tutti coloro che, a titolo diverso, si sono battuti in questi 20 anni portano una porzione, per quanto piccola, di responsabilità. Non si può sempre scaricare la colpa sugli altri. Se nel mio seggio vincono i no, vuol dire che anche io ho fallito nel convincere i miei vicini di casa, i miei colleghi e amici.Sapendo più o meno quali sono le responsabilità che i libertari imputano al movimento, pensavo ti riferissi, più o meno consciamente, all'attuale scarsa vena "liberista" della Lega.
"Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviate la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo" (Esodo 23: 1-3)
Se ti voti into paize che penso mi, stà seguo che t' ae za fallio òa.In Origine Postato da Stonewall
Bé, in parte questo è vero. La Lega è nata come movimento "liberista" e antifiscale e ha perso tutto questo per strada. Ma non è questo il punto. Il problema è più cruciale: la vera accusa che rivolgerei alla Lega se vincessero i "no" al Nord è di aver messo troppa enfasi su tutta una serie di temi che poco o nulla hanno a che fare con autonomie/federalismo/secessione. In ogni caso il mio post era assai più generale e non voleva riguardare solo la Lega. Se i "no" vinceranno vuol dire che tutti coloro che, a titolo diverso, si sono battuti in questi 20 anni portano una porzione, per quanto piccola, di responsabilità. Non si può sempre scaricare la colpa sugli altri. Se nel mio seggio vincono i no, vuol dire che anche io ho fallito nel convincere i miei vicini di casa, i miei colleghi e amici.