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  1. #1
    Totila
    Ospite

    Predefinito Ancora la Polonia, serva degli USA, in funzione antieuropea

    USA: missili ABM dispiegati in Polonia
    Maurizio Blondet
    21/11/2005
    Il collegamento diretto tra Russia e Turchia tramite la pipeline Blue Stream attraverso il Mar NeroRivelazioni del tedesco Spiegel: Washington e Varsavia stanno trattando i particolari per lo spiegamento di missili anti-missile (ABM) americani in Polonia.
    I polacchi avrebbero già dato il consenso per una o due basi.
    Il primo ministro polacco Kazimierz Marcinkiewicz ha confermato i negoziati in corso, aggiungendo che la questione è importante per la Polonia, per la sua sicurezza e la collaborazione con un importante alleato.
    I missili ABM, secondo vecchi trattati con l'URSS, dovrebbero difendere il territorio nazionale USA ed essere su territorio americano.
    Involontariamente umoristica la giustificazione data dal Pentagono: si tratta di proteggere l'Europa da missili balistici che possono essere lanciati da… Stati del Medio Oriente.
    Il Cremino ha riposto con sarcasmo del tutto volontario, proponendo George Bush per il Nobel in geografia (1).

    Mosca valuta che, mentre gli USA hanno bisogno di un nuovo satellite al posto della Germania (da cui le basi americane stanno sloggiando), la Polonia conta, sotto la sfera d'influenza americana, di recuperare la sua storica preminenza nell'Est.
    Contrariamente alla retorica nazionale piagnona della Polonia, il «Cristo delle nazioni», indifesa e continuamente aggredita dai malvagi vicini russi e tedeschi, solo l'altro ieri essa è stata una potenza aggressivamente espansionista: nel 1919 conquistò militarmente Vilnius e si annesse buona parte dell'Ucraina.
    Ora la protezione del fratello maggiore alla Casa Bianca ha risvegliato le spropositate ambizioni polacche.
    Ciò spiega anche perché la nuova leadership «cattolica» e reazionaria di Varsavia sta voltando le spalle all'Europa: ha scelto di essere in tutto il servente e satellite di Washington.



    Sia mettendo a disposizione della CIA le carceri segrete (i suoi vecchi lager) per i prigionieri catturati in Iraq, sia ora facendo da base per i missili USA volti contro la Russia.
    Va ricordato che la Polonia è il solo Stato della «nuova Europa» dell'Est a non aver nemmeno tentato di smentire la presenza delle carceri segrete della CIA sul suo territorio; indifferente, a quanto pare, alle sanzioni che l'UE può prendere contro il Paese.
    «Che ci sia un progetto anti-russo in queste mosse è evidente», dice Vladimir Razuvayev, direttore del Centro per le ricerche economico-politiche a Mosca.
    «La Polonia vuole diventare la potenza egemone della regione al posto della Russia».
    Il quotidiano polacco Wyborcza nota che le basi americane «rischiano di danneggiare gravemente la reputazione polacca in Europa».
    Altri notano che Francia e Germania sono altamente irritate per la speciale relazione militare fra Varsavia e Washington.
    La leadership polacca conta su una nuova guerra fredda, da cui spera dei vantaggi.

    E di fatto, il clima sta diventando sempre più aspro tra Putin e Bush.
    Al punto che Mosca ha salutato come «una vittoria economica contro gli USA» il lancio del gasdotto Blue Stream, a cui partecipano l'Italia e la Turchia.
    Berlusconi e il premier turco Erdogan hanno incontrato Putin a Samsun in Turchia per celebrare la «grande opera» strategica (2).
    Il Blue Stream ha lo scopo di creare un collegamento diretto fra il gas russo e la Turchia, evitando il territorio di altri Stati, che ormai considerano Mosca nemica (Georgia e Ucraina) e vincere l'isolamento in cui la Casa Bianca vorrebbe chiudere Putin.
    Con questo gasdotto Mosca avrebbe uno sbocco diretto verso i mercati di consumo dell'Europa occidentale. Vale la pena di ricordare che Putin e Schroeder hanno dato inizio alla posa di un altro gasdotto, che passerà in profondità sotto il Baltico, evitando di passare (e di pagare le royalty) in Polonia e nei tre staterelli baltici. Con questo costoso progetto, Putin accede al mercato britannico, da cui prima era escluso.



    Il Blue Stream , lungo 1213 chilometri, ha già preso inizio con 400 chilometri di tubature stese sul fondo del Mar Nero.
    Esso accrescerà l'influenza politica oltre che economica della Turchia, che diventerà l'esportatore del gas russo in Italia, Grecia, Bulgaria e Paesi balcanici, oltre ad assicurarsi una propria stabile fornitura energetica.
    Per Mosca, si tratta di sottrarsi a comportamenti «imprevedibili» di Paesi ostili da cui è circondata.
    Oggi invia il suo gas all'Occidente via Ucraina: non solo pagando ricche royalty, ma subendo nel passaggio notevoli perdite della materia prima.
    Fatto che Putin, con caratteristica espressione non-diplomatica, ha segnalato invitando l'Ucraina a «non rubare» il gas russo.
    Anche l'Iran, ricco di gas che fatica ad esportare via mare (i tanker per il gas liquefatto sono più rari delle comune petroliere), ha un interesse al gasdotto italo-russo, in cui potrà convogliare parte del suo prodotto.
    Tutto questo spiega perché Blue Stream non piaccia affatto a Washington, che ha fatto di tutto per ostacolarlo: gli USA stanno pagando la costruzione di un gasdotto che passa per le nuove «democrazie» del Caucaso e finisce in Turchia, escludendo del tutto la Russia.



    Il Caspio petrolifero è al centro delle mire americane, dato che le sue riserve sono valutate a 32 miliardi di barili, quasi il doppio delle riserve naturali americane.
    Perciò il Pentagono ha confezionato un alleanza con i suoi satelliti (ex satelliti sovietici) nell'Asia Centrale, chiama «Caspian Defense», per proteggere militarmente il tesoro petrolifero del Caspio. E' notevole, in questo quadro, che la Turchia abbia preferito partecipare invece al Blue Stream russo-italiano.
    Almeno si può dire questo: Erdogan e Berlusconi non sono così servi e satelliti come la «nuova» Polonia.
    Putin ha riconosciuto apertamente che senza l'assistenza tecnica italiana, il gasdotto (complicato e molto avanzato) non avrebbe potuto vedere la luce.
    Rispetto all'oleodotto trans-caspico pagato dagli USA, Blue Stream è 600 chilometri più breve, e dunque meno costoso per Ankara.
    Inoltre il gas russo è di qualità migliore di quello del Turkmenistan.
    E la Turchia ha strappato a Mosca un ribasso del 9% sulla fornitura di gas.

    Maurizio Blondet




    --------------------------------------------------------------------------------
    Note
    1) «USA plans to deploy ABM base in Poland to control Europe», Pravda, 19 novembre 2005.
    2) «Russia wins economic battle with Usa launching Blue Stream natural gas project», Pravda, 18 novembre 2005.





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  2. #2
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    Conosco abbastanza bene la Polonia per aver sposato una Cracoviana e purtroppo ogni volta devo stupirmi per la stupidità di questo popolo che non impara nulla dalla storia e continua ad allearsi con popoli lontani che al momento del bisogno non faranno niente per aiutarlo. Inoltre forti di queste alleanze iniziano ad inimicarsi tutti i loro vicini contemporaneamente....
    Le ultime elezioni sono state sconcertanti: con una disparità sociale che cresce di giorno in giorno i Polacchi hanno votato (in pochi perchè la metà si è astenuta) per partiti ultrà cattolici e di destra giustificandosi col fatto che quelli di prima erano corrotti (Kwasniewski lo era ma niente al confronto di Walesa.....).
    Adesso che dopo tanta attesa sono entrati nella UE si prostrano agli USA rendendosi poco sopportabili agli altri europei che non tarderanno a far saldare loro il conto....

  3. #3
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    Beh, i polacchi sono sempre stati amici degli U$A fin dai tempi della SOlidarnosc amatissima e finanziatissima dalla CIA.

    Inoltre sono ben contenti di trovare qualcuno, a Washington, che li garantisca visto che si trovano sempre nella stessa merdosa situazione: in mezzo tra la Russia e la Germania.

  4. #4
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    In Blondet è difficile dire dove finisca la malafede e inizi l'ignoranza.
    Posso accettare tutto, nell'interpretazione storica, ma tacciare d'imperialismo la Polonia del 1919, per aver occupato l'Ucraina, nel marasma conseguente al crollo dell'Impero zarista, sarebbe ridicolo, se non fosse che, negli ultimi due secoli di storia polacca, non vi è nulla da ridere.
    La Polonia del 1919 è una nazione che sta ancora lottando per liberarsi dal giogo che, gli amorevoli vicini russi e tedeschi insieme agli utili idioti austriaci, le hanno imposto con le spartizioni del XVIII secolo.
    Spartizione che si ripeterà, con gli stessi protagonisti, nel 1939.
    Ora, si può criticare, legittimamente, la politica eccessivamente filoamericana della Polonoia odierna, ma senza travisare completamente, come il vostro eroe, la storia tragica di questo grande popolo coraggioso e sfortunato, sempre in prima linea nelle lotte per l'indipendenza propria ed altrui.
    La storia tragica della Polonia e dell'Europa in genere è, chiaramente, questione troppo seria per essere trattata dai vari Blondet di turno

  5. #5
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    In Origine Postato da tarik
    La Pologna ha sempre avuto un ruolo di destabilizzazione in Europa. Sono i Polacken che hanno cominciato la IIa guerra imperialista, con il proditorio attacco alla stazione radio tedesca di Gleiwitz. E alla IIIa Guerra Mondiale, con la elezione del umbriacone Woityla.

  6. #6
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    Alla faccia del popolo nobile e sfortunato!
    Se di sfortune ne hanno avute sanno come vendicarsi vigliaccamente!
    A quanto ne so ad Auschwitz ci hanno messo del loro.
    E adesso mutata mutandis con gli USA!

  7. #7
    Totila
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    Guerrafondai. Sessantasei anni orsono un feroce istinto imperialistico segnava
    l¹avvio della Seconda Guerra Mondiale. Siamo sicuri che la
    conosciamo bene quella storia?
    Il 3 settembre 1939 le plutocrazie colonialiste, Francia e
    Inghilterra, scatenavano la Seconda Guerra Mondiale dichiarandola
    alla Germania. Vi avranno raccontato l¹esatto contrario; cioè che
    la Germania invase la Polonia costringendo due potenze riluttanti a
    partecipare al conflitto per la salvaguardia del debole paese
    aggredito. Invece le cose non stanno così. La guerra alla Germania
    fu preordinata fin dal 1933 dalle cricche WASP (White Anglo Saxon
    Power) che, proprio a quello scopo costituirono quell¹anno il CFR
    (Council of Foreign Relations) incaricato per l¹appunto proprio di
    preparare la guerra mondiale. Il trattato di Versailles, tra le
    altre centinaia di aberrazioni, aveva costretto la città tedesca di
    Danzica sotto il controllo della Polonia (ovvero non era polacca ma
    temporaneamente occupata, un po¹ come GazaŠ). Ottenuto un anno di
    respiro con il trattato di Monaco, l¹Inghilterra che nel 1938 si
    sentiva ancora impreparata allo scontro, lo volle a tutti i costi
    nel 1939. Fu così che incitò _ insieme ai francesi _ il governo
    polacco a suscitare seri incidenti. I polacchi non se lo fecero
    dire due volte e si misero ad assassinare sistematicamente, spesso
    torturandoli, i cittadini tedeschi in Danzica a decine e poi a
    centinaia. Hitler inviò più di un ultimatum rinviando l¹intervento
    doveroso (anche sul piano della giurisprudenza internazionale)
    proprio al fine di scongiurare il conflitto. Gli inglesi che ben
    sapevano dove stavano conducendo l¹Europa, evacuarono le loro città
    (in vista di bombardamenti) addirittura il 30 di agosto. Hitler
    intervenne solo il 1 settembre. Il 3 Francia e Inghilterradichiarono guerra alla Germania ³per salvaguardare l¹integrità territoriale della Polonia², dissero. Ma se avessero evitato la dichiarazione di guerra, la Germania si sarebbe limitata a salvare Danzica (gli ordini ufficiali e ben documentati sono in tal senso assai chiari). Del resto la Polonia venne invasa anche dall¹Unione
    Sovietica che ne annesse una buona metà ma Francia e Inghilterra
    non dichiararono mai guerra all¹Urss. In altre parole:
    dell¹integrità polacca non gliene fregava niente. E vediamo quale
    situazione si presentava il 3 settembre in Polonia. I tedeschi di Polonia venivano massacrati in condizioni atroci, per ordine delle
    autorità di Varsavia. Diverse migliaia di uomini, donne e bambini
    vennero sgozzati. Molti venenro orrendamente mutilati; alcuni
    furono smembrati vivi, ebbero il cuore, il fegato, gli occhi
    strappati. Il numero totale delle vittime fu di 58.000 ma i cadaveri
    erano in tali condizioni che soltanto 12.857 poterono essere
    identificati. Nella sola città di Blomberg in una giornata i
    polacchi massacrarono in condizioni ignobili 1.100 cittadini d¹origine tedesca. Più tardi, quando il conflitto si allargò, Hitler emanò un ordine alle truppe impegnate nei Paesi
    Bassi nel quale pregava i soldati di aiutare la popolazione civile
    perché gli olandesi curano i nostri feriti, non come i polacchi
    che gli cavavano gli occhi e strappavano loro la lingua²Š
    Ciononostante Hitler - l¹incarnazione del male secondo la vulgata
    universale _ spezzata la forza militare polacca e assediata Varsavia, rifiutò per due settimane di farla bombardare perché volle che fosse risparmiata la popolazione civile. Come potete verificare, la storia ce la raccontano al contrario. Se è vero che nella società dello spettacolo la verità è l¹esatto opposto di come
    appare, nella storiografia delle pantomime accade esattamente lo
    stesso.

  8. #8
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    Fornire la storiografia e le fonti riguardante le decine di migliaia di tedeschi uccisi in Polonia

  9. #9
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    In Origine Postato da turbolenza
    Alla faccia del popolo nobile e sfortunato!
    Se di sfortune ne hanno avute sanno come vendicarsi vigliaccamente!
    A quanto ne so ad Auschwitz ci hanno messo del loro.
    E adesso mutata mutandis con gli USA!
    Che in Polonia ci fosse antisemitismo, è vero. Ma non più che in Francia, per dire. Di Auschwitz sono responsabili i tedeschi, non certo i polacchi, sebbene possa essere stata utilizzata bassa manovalanza polacca nel lager

  10. #10
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    il governo polacco è persino piu servo di berlusconi
    il che è tutto dire
    Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO

 

 
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