Litiga al bar, torna armato e spara
Clienti illesi, 19enne arrestato
Il ragazzo, che abita a Mozzecane, allontanato dai titolari di un locale di Dossubuono dopo una zuffa si è ripresentato con una pistola e ha fatto fuoco
Il giovane arrestato irrompe nel bar e, pistola in mano, minaccia i baristi (Fotoland)
Litiga al bar, torna armato e spara Clienti illesi, 19enne arrestato - Corriere del Veneto
VILLAFRANCA (Verona) – Ha gridato a tutti che sarebbe tornato presto per «fare una strage» e ha mantenuto la promessa. C. B., 19enne di origini calabresi residente da una decina d’anni a Mozzecane, è stato arrestato venerdì notte dai carabinieri di Villafranca con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane si trovava insieme alla sua fidanzata minorenne all’interno del cafè Kaleidos di Dossobuono di Villafranca, dove si stava svolgendo una festa di compleanno. E, secondo la ricostruzione di militari, sarebbe stata proprio la ragazza a incitare il giovane per picchiare uno dei clienti che le aveva rivolto uno sguardo di troppo. I due giovani hanno scatenato una rissa nel cortile del locale e neppure l’intervento della titolare è bastato a calmarli. Anzi, la donna cinquantenne è stata colpita al naso con un pugno dalla ragazzina. In quel momento il figlio e il cognato della titolare hanno reagito, insieme agli altri clienti presenti, facendo fuggire i due.
Ma, mentre andava via, lui ha promesso che sarebbe tornato presto con una pistola. E così ha fatto. Verso l’una e mezza è tornato da solo al locale. È entrato e ha minacciato con la pistola il figlio e il cognato della titolare, dicendo che li avrebbe uccisi. I clienti presenti, nel frattempo si erano nascosti terrorizzati nella cantina e in un’altra sala del bar. Dopo pochi secondi il ragazzo è uscito ed è salito in macchina, ma prima di andare via ha sparato alcuni colpi di pistola contro la vetrina del bar, ad altezza uomo. Fortunatamente non ci sono stati feriti né vittime. Il giovane è poi tornato a casa e si è subito infilato sotto le coperte. È lì che l’hanno arrestato i carabinieri di Villafranca, nonostante i primi tentativi di negare ogni cosa da parte del ragazzo e dei suoi genitori. Ma contro di lui ci sono anche le immagini del circuito di video sorveglianza del locale, che hanno registrato ogni cosa. Nessuna traccia della pistola utilizzata, una calibro 6,35 che nessuno dei famigliari aveva denunciato. Sembrerebbe che il giovane se ne sia disfatto buttandola dal finestrino della sua auto mentre tornava a casa.
Enrico Presazzi
12 dicembre 2009