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Risultati da 1 a 4 di 4

Discussione: Good Morning Orwell!

  1. #1
    Totila
    Ospite

    Predefinito Good Morning Orwell!

    L’«internet delle cose» la nostra futura catena
    Maurizio Blondet
    22/11/2005
    Un esempio di tag Radio Frequency Identification (RFID) usato per generi alimentariGià vari articoli di giornali anglo-americani (gli italiani verranno dopo, col consueto ritardo culturale) ci invitano all'entusiasmo per la frontiera tecnologica prossima ventura.
    La chiamano l'«internet delle cose», resa possibile dalla comunicazione senza fili (wireless), dalla miniaturizzazione (nanotechnology), dall'intelligenza artificiale e dall'ubiquità di apparecchi elettronici comunicanti.
    Il principio dell'«internet delle cose» già si annida nelle grandi gestioni di magazzini, dove targhette radio-emittenti, che hanno sostituito quelle con codice a barre, consentono di sapere dove si trova un container di merce o un pezzo di ricambio: queste «cose» segnalano da sé la loro presenza emettendo onde radio informative.

    Ma ciò che prefigurano non è un mondo comodo che ci aiuti a reperire le «cose».
    Al contrario: è un mondo dove le «cose» - l'auto e la lavatrice, il telefono cellulare e anche i libri e i vestiti - sapranno chi siamo noi, dove ci troviamo, cosa stiamo facendo.
    Nicholas Negroponte, capo del Media Laboratori che al MIT studia il progetto, ha fatto un esempio euforizzante, per convincerci: quello della porta di casa intelligente.
    La porta che si apre da sé quando arrivi con le mani occupate da due borsoni di supermercato, piene di «cose» radianti che avvisano della loro presenza.
    La porta che, in vostra assenza, riceverà il plico postale dal francobollo e indirizzo radio-emittente, che avvisa che quella è casa vostra.
    La porta lascerà uscire il cane, dotato di collare emittente, ma non lascerà entrare i sei o sette cani amici che vorrà portarsi dietro al ritorno, con collari non riconosciuti.
    Non sembra bello, meraviglioso?
    Di fatto, la rete primaria per l'«internet delle cose» esiste già, sono i cellulari che portiamo in tasca. In ogni istante, queste spie che teniamo in tasca dicono a chi di dovere dove siamo, chi chiamiamo, quali messaggi riceviamo.
    Anche spenti.



    Alibi di assassini che si credevano perfetti sono già stati smentiti da questi traditori elettronici che
    ci scaldiamo in seno (gli italiani più di tutti: 109 telefonini ogni 100 abitanti, contro i 61 degli USA e gli 86 della Germania).
    In Giappone, ma anche in Croazia il telefonino «paga» da sé l'ora di parcheggio dell'auto: segnala quale parcheggio abbiamo occupato, il nostro numero telefonico e poi detrae l'importo dal credito del cellulare.
    Anche il biglietto del tram viene pagato così, con detrazione automatica dal cellulare, in alcuni Paesi.
    Tecnici israeliani hanno scoperto un metodo per cui il nostro cellulare diventa, a nostra insaputa, un centro d'ascolto: basta impostare alcuni numeri, e invia alla centrale ogni nostro sospiro, imprecazione, colloquio d'amore, frase compromettente.
    Le «cose» verranno riconosciute nello speciale network, che usa una tecnologia detta RFID. Negroponte immagina di dotarle di sensori che consentiranno alle «cose» di riconoscere i cambiamenti di temperatura, la direzione in cui le muoviamo e la loro posizione.
    Non saranno «cose stupide» con una targhetta, ma diventeranno «intelligenti», nel dire tutto di noi a chi vuole saperlo.



    Potranno spargere queste «cose» attorno a noi ignari: anche sensori piccoli come grani di polvere.
    In caso d'incidente, l'auto intelligente comunicherà alla polizia chi è il responsabile.
    Naturalmente, i libri forniranno via radio le generalità di chi li compra: un accumulo di libri sospetti o anticonformisti farà di noi dei pericolosi liberi pensatori, da tenere d'occhio.
    Sarà il controllo totale dell'ordine, il «grande fratello» con milioni di occhi, che Orwell non è riuscito a immaginare.
    Nell'imminente perfezione poliziesca, non occorrerà più chiudere in carcere il libero pensatore, il John Irving di turno.
    La «cose» lo affameranno.
    La centrale del supermercato si rifiuterà di vendergli il succo d'arancio e l'hamburger; la sua carta di credito non pagherà; ogni sua mossa verrà segnalata alla psico-polizia.
    Una volta che le cose saranno intelligenti, non la finiranno più di parlare di noi.



    Se tenteremo di chiudere la loro bocca, saremo identificati immediatamente.
    Non è stato profetizzato, questo trionfo del capitalismo estremo che dà voce alle «cose» perché ci tradiscano?
    Apriamo l'Apocalisse 13, là dove parla del falso agnello che fa costruire un simulacro della «bestia»: una «cosa».
    Ma «fu dato ad essa di infondere uno spirito al simulacro, in modo che questo potesse parlare».
    «E quanti si rifiutavano di adorare l'immagine della 'bestia', ordinava che fossero uccisi».
    Inoltre, «s'adoperava che a tutti, grandi e piccoli, ricchi e poveri, liberi e schiavi, fosse impresso sulla mano destra o sulla fronte un marchio, in modo che nessuno potesse comprare o vendere all'infuori di coloro che portavano il marchio, cioè il numero della bestia, o il numero del suo nome».

    Maurizio Blondet




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  2. #2
    Totila
    Ospite

    Predefinito

    Cmq, parcheggi o non parcheggi, il totalitarismo nazi-comunista, di fronte al controllo democratico-orwelliano che subiamo, era una cosa da asilo infantile.

  3. #3
    Totila
    Ospite

    Predefinito Re: 6 SUGGERIMENTI

    In Origine Postato da tarik
    Ormai x fottere il technospionaggio delle comunicazioni bisogna ricorrere all'antitechnologia.
    1- Segnali di fumo;
    2- Tam-Tam;
    3- telefono publico a monete (le schede telefoniche lasciano tracce, a meno di usarne UNA SOLA e UNA VOLTA per sfanculare qcn e poi buttarla);
    4- lettere scritte con lo "stencil" (non so come si chiama in italiano quel coso con le lettere bucate che ci scrivi dentro);
    5- Internet cafés oppure centri di chiamata telefonica dove non ti chiedono l'ID: ce ne stanno ovunque e sono normalmente gestiti da stranieri. Al max carcerano il gestore pakistano.
    6- Usare un telefono derivato ke risulta sotto altro nome e il cui titolare abita lontanissimo (my case).
    azz...sembri uno che stia per entrare in clandestinità...
    Cmq sono sicuro che per ora, noi pesciolini borbottanti, non interessiamo. Non siamo pericolosi. Finchè siamo qui, possono controllarci tranquillamente.

    Ti sei dimenticato un'altra opzione: depistaggio.

  4. #4
    Totila
    Ospite

    Predefinito Re: Re: Re: 6 SUGGERIMENTI

    In Origine Postato da tarik
    Non corrisponde al mio suggerimento n.6?
    --------------------------
    Io mi son già dato al maquis. Se "quelli" mettono insieme i post di KK, Bulldozer, Gnista e altri pluriespulsi mi appoggiano tre ergastoli x 25 paesi dell'UE. (Magari come Irgun, me ne scalano uno).

 

 

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