Di Pietro va incriminato per istigazione ex art. 302 cp

[Edmond Dantès]

Non succederà perchè la sua corporazione lo protegge ma certamente avrebbe potuto presentare l'ipotesi al condizionale non all'indicativo futuro come ha fatto perchè ignorante non solo delle conseguenze dei suoi atti e dichiarazioni ma anche della grammatica che lui insulta ogni volta quando apre bocca e per solo questo motivo dovrebbe essere abbandonato finanche dai suoi elettori che forse non sanno che il danno che Di Pietro farà agli italiani ,se si installa nella camera dei bottoni ,sarà gravissimo.

Potrebbe accadere. La casta non è compatta come tende a far credere.
Un simile personaggio non può essere difeso da ex colleghi dotati di cultura e di buon senso.
Il fatto che abbia usato l'indicativo futuro è sintomatico del pensiero espresso e costituisce un indizio importante. Non puoi concedergli la circostanza attenuante dell'ignoranza.
Gli elettori che hanno votato idv hanno espresso un voto di ribellione e non di appartenenza. Per questo risulta oggi in caduta libera.
Le azioni del forcaiolo sono in ribasso.

[Edmond Dantès]

La frase è: "Se il governo continua ad essere sordo ai bisogni dei cittadini, si andrà allo scontro di piazza, e lì ci scapperà l'azione violenta...".
Il senso delle parole utilizzate per la costruzione della frase presta il fianco ad una interpretazione in cui non si può revocare in dubbio una promessa.

La promessa dell'azione violenta è intessuta nel brano registrato.

Quel "...si andrà allo scontro di piazza" è una incitazione, un incoraggiamento a promuovere l'azione violenta, secondo il mio punto di vista.
Ma non sono il solo a leggerla così.:giagia:

[Razionalista]

se si installa nella camera dei bottoni ,sarà gravissimo.

Abbiamo avuto corruttori nelle stanze dei bottoni e "datori di lavoro" di Mafiosi. Sopravviveremmo, penso

[Razionalista]

La frase è: "Se il governo continua ad essere sordo ai bisogni dei cittadini, si andrà allo scontro di piazza, e lì ci scapperà l'azione violenta...".
Il senso delle parole utilizzate per la costruzione della frase presta il fianco ad una interpretazione in cui non si può revocare in dubbio una promessa.

La promessa dell'azione violenta è intessuta nel brano registrato.

Quel "...si andrà allo scontro di piazza" è una incitazione, un incoraggiamento a promuovere l'azione violenta, secondo il mio punto di vista.
Ma non sono il solo a leggerla così.:giagia:

Ma che aspetti ad andare dai poliziotti???

E' una settimana che ci racconti di quanti reati commetta Di Pietro, allora vai e colpisci!

Altrimenti smettiamola con la tiritera dei giudici collusi perchè fino ad oggi l'unico complotto è stato quello che ha subito Di Pietro da Salamone

[alexeievic]

La norma che dovrebbe essere applicata a Tartaglia è l'articolo 289 cp, per avere attentato alla incolumità del Presidente del Consiglio (organo costituzionale) mediante un atto violento diretto ad impedire, anche temporaneamente le attribuzioni e le prerogative conferitegli dalla legge.

L'atricolo 302 del codice penale recita testualmente:
"Chiunque istiga taluno a commettere uno dei delitti, non colposi, preveduti dai capi primo e secondo di questo titolo, per i quali la legge stabilisce la pena di morte (1) o l'ergastolo o la reclusione, è punito, se l'istigazione non è accolta, ovvero se l'istigazione è accolta ma il delitto non è commesso, con la reclusione da uno a otto anni.
Tuttavia, la pena da applicare è sempre inferiore alla metà della pena stabilita per il delitto al quale si riferisce l'istigazione.

(1) La pena di morte per i delitti previsti dal codice penale è stata abolita dal D.Lgs.Lgt. n. 224/1944."

Tra i reati previsti e puniti al capo secondo del titolo in cui è inserito l'art. 289 (Titolo I).

Il combinato disposto degli articoli 289 e 302 considera la figura dell'istigatore penalmente responsabile dell'atto violento commesso da terzi.

Abbiamo ascoltato tutti le parole di dipietro pronunciate l'11 dicembre davanti alle telecamere: "Se il governo continua ad essere sordo ai bisogni dei cittadini, si andrà allo scontro di piazza, e lì ci scapperà l'azione violenta..."


Le dichiarazioni di dipietro rappresentano inequivocabilmente una chiarissima incitazione alla violenza, un incoraggiamento rivolto ai suoi sotenitori ed a quanti, tra gli individui sensibili al suo richiamo, ascoltando quelle parole, hanno subito quel turbamento nell'animo che ha provocato in Tartaglia l'esecuzione del gesto brutale.

Quelle parole integrano la fattispecie prevista dall'art. 302 cp.. L'istigazione a commettere il reato di cui all'art. 289 cp.

l'applicazione di questo articolo da parte dei magistrati decapiterebbe tutta la LEGA NORD.. rimarrebbero solo i vichinghi con le corna che fanno i matrimoni celtici..

[Aurelianus]

La frase è: "Se il governo continua ad essere sordo ai bisogni dei cittadini, si andrà allo scontro di piazza, e lì ci scapperà l'azione violenta...".
Il senso delle parole utilizzate per la costruzione della frase presta il fianco ad una interpretazione in cui non si può revocare in dubbio una promessa.

La promessa dell'azione violenta è intessuta nel brano registrato.

Quel "...si andrà allo scontro di piazza" è una incitazione, un incoraggiamento a promuovere l'azione violenta, secondo il mio punto di vista.
Ma non sono il solo a leggerla così.:giagia:

Ma per favore, quel "si andrà" è impersonale.

Le istigazioni sono ben altre. I sobbillatori sono ben altri signori. Gli agitatori numeri uno in italia non sono l'idv e dipietro, il bifolco, forcaiolo, giustiziere, campione delle manette, ma la gente che gioca a manipolare la mente delle persone, come l'onorevole Cicchitto, autore del "proclama delle proscrizioni" recitato in parlamento pochi giorni dopo l'aggressione ai danni di berlusconi.