In Origine Postato da antonio
e meno male, dico. altrimenti difficilmente potrebbe contare sul mio sostegno.
In Origine Postato da antonio
e meno male, dico. altrimenti difficilmente potrebbe contare sul mio sostegno.
Su questo devo quotare in pieno perdonate la superficialità ma è proprio carina...In Origine Postato da LIBERAMENTE
la Prestigiacomo è esteticamente gradevolissima.
.
E sembra pure in gamba ma che ci fa di la???
In Origine Postato da chessmate
Cioè gli proponi di passare dall'integralismo cattolico all'integralismo liberista?
Preferiamo vivere, grazie.
No, preferisci vivacchiare, non vivere. Preferisci una socialdemocrazia che regali soldi alle generazioni attuali, ma che tra qualche decennio si deflagrerà inevitabilmente, mandando allo sbaraglio le generazioni future.
Sai che anche la tua presumo amatissima Svezia si è aperta a principi liberisti, permettendo ad esempio ai lavoratori di accumulare fondi pensionistici privati in sostituzione ( anche se solo parziale) delle pensioni pubbliche?
Inutile dire che in tanti li hanno gridato allo scandalo, ma i socialdemocratici ( si proprio loro) hanno capito che era necessario attuare quella scelta.
Anche i socialisti svedesi si sono resi conto che il loro modello, alla lunga, è insostenibile, e che occorre fare qualcosa per aprirsi al mercato.
Il liberismo è la via futura per regalare benessere soprattutto a chi più ne ha bisogno. Ridurre lo stato e i suoi sprechi, ridurre l'incidenza dello stato nelle tasche dei cittadini è l'unico modo per garantire prosperità e progresso.
Pensala come ti pare. Continua a credere che sia meglio vivere così. Ma un giorno i tuoi figli e nipoti potrebbero non avere una pensione, una sanità, un'istruzione pubblica, perchè questo stato non potrà di certo garantirgliela, e d'altra parte niente avrà fatto nel frattempo perchè fossero predisposte forme sostitutive e più vantaggiose di assistenza privata.
La gente che la pensa come te condanna questo stato lentamente a morire. A me potrebbe pure andare bene, sono un libertario. Il problema è che ragionando così si condannano ad una vita di stenti milioni di futuri italiani, e questo non mi va bene.
In Origine Postato da LIBERAMENTE
No, preferisci vivacchiare, non vivere. Preferisci una socialdemocrazia che regali soldi alle generazioni attuali, ma che tra qualche decennio si deflagrerà inevitabilmente, mandando allo sbaraglio le generazioni future.
Sai che anche la tua presumo amatissima Svezia si è aperta a principi liberisti, permettendo ad esempio ai lavoratori di accumulare fondi pensionistici privati in sostituzione ( anche se solo parziale) delle pensioni pubbliche?
Inutile dire che in tanti li hanno gridato allo scandalo, ma i socialdemocratici ( si proprio loro) hanno capito che era necessario attuare quella scelta.
Anche i socialisti svedesi si sono resi conto che il loro modello, alla lunga, è insostenibile, e che occorre fare qualcosa per aprirsi al mercato.
Il liberismo è la via futura per regalare benessere soprattutto a chi più ne ha bisogno. Ridurre lo stato e i suoi sprechi, ridurre l'incidenza dello stato nelle tasche dei cittadini è l'unico modo per garantire prosperità e progresso.
Pensala come ti pare. Continua a credere che sia meglio vivere così. Ma un giorno i tuoi figli e nipoti potrebbero non avere una pensione, una sanità, un'istruzione pubblica pubblica, perchè questo stato non potrà di certo garantirgliela, e d'altra parte niente avrà fatto nel frattempo perchè fossero predisposte forme sostitutive e più vantaggiose di assistenza privata.
La gente che la pensa come te condanna questo stato lentamente a morire. A me potrebbe pure andare bene, sono un libertario. Il problema è che ragionando così si condannano ad una vita di stenti milioni di futuri italiani, e questo non mi va bene.
E' un discorso importante, ma troppo importante, lungo e complesso per farlo in questa sede.
Ti basti sapere che nessun socialdemocratico è contrario al libero mercato e al l'iniziativa privata.
Semplicemente, non ritiene che sia il valore supremo da salvaguardare, e mette invece al primo posto il benessere dei singoli cittadini, e la loro possibilità di avere una vita libera e autonoma nel senso più ampio, non solo in quanto controparti di un contratto privatistico.
Poi, nel concreto, il mix tra libero mercato e politica sociale e redistributivo può essere il più vario. Per inciso, ti faccio rilevare che i tassi di crescita e di competitività dei Paesi scandinavi, qui in Italia ce li sogniamo...
Non è che ci sarà un rapporto tra "buon" welfare e "buon" mercato?
In Origine Postato da chessmate
E' un discorso importante, ma troppo importante, lungo e complesso per farlo in questa sede.
Ti basti sapere che nessun socialdemocratico è contrario al libero mercato e al l'iniziativa privata.
Semplicemente, non ritiene che sia il valore supremo da salvaguardare, e mette invece al primo posto il benessere dei singoli cittadini, e la loro possibilità di avere una vita libera e autonoma nel senso più ampio, non solo in quanto controparti di un contratto privatistico.
Poi, nel concreto, il mix tra libero mercato e politica sociale e redistributivo può essere il più vario. Per inciso, ti faccio rilevare che i tassi di crescita e di competitività dei Paesi scandinavi, qui in Italia ce li sogniamo...
Non è che ci sarà un rapporto tra "buon" welfare e "buon" mercato?
Il problema è che tra qualche decennio non ci sarà niente da redistribuire, nè in Svezia nè tanto meno qui.
Le misure economiche non devono mirare alla redistribuzione della ricchezza, ma alla creazione della stessa. Il liberismo vero riesce a crearne tanta, eliminando la necessità e persino l'opportunità di forme di redistribuzione.
Un mix tra libero mercato e welfare può solo ritardare, anche di molto, la crisi del sistema, ma non può evitarla in assoluto.
Se sono liberista è perchè so con certezza che questa è la formula migliore per garantire benessere a tutti, nel lungo periodo. Non sono liberista per partito preso, o perchè lo è la mia famiglia o lo sono gli ambienti che frequento. Anzi.. Lo sono perchè ho maturato la convinzione che niente di più conveniente ci sia per gli individui (tutti) che l'assoluta libertà di mercato.
Lo stato, se proprio lo si vuole accettare, può solo agire da garante del funzionamento del mercato, chiamato ad eliminarne le distorsioni. Per esperienza però, quasi sempre è proprio lo stato interventista e keynesiano a creare barriere alla concorrenza, agendo nel settore economico nelle forme più disparate.
Il discordo sembra iteressante ma qual'è il liberismo vero??In Origine Postato da LIBERAMENTE
Il problema è che tra qualche decennio non ci sarà niente da redistribuire, nè in Svezia nè tanto meno qui.
Le misure economiche non devono mirare alla redistribuzione della ricchezza, ma alla creazione della stessa. Il liberismo vero riesce a crearne tanta, eliminando la necessità e persino l'opportunità di forme di redistribuzione.
Un mix tra libero mercato e welfare può solo ritardare, anche di molto, la crisi del sistema, ma non può evitarla in assoluto.
Se sono liberista è perchè so con certezza che questa è la formula migliore per garantire benessere a tutti, nel lungo periodo. Non sono liberista per partito preso, o perchè lo è la mia famiglia o lo sono gli ambienti che frequento. Anzi.. Lo sono perchè ho maturato la convinzione che niente di più conveniente ci sia per gli individui (tutti) che l'assoluta libertà di mercato.
Lo stato, se proprio lo si vuole accettare, può solo agire da garante del funzionamento del mercato, chiamato ad eliminarne le distorsioni. Per esperienza però, quasi sempre è proprio lo stato interventista e keynesiano a creare barriere alla concorrenza, agendo nel settore economico nelle forme più disparate.
Questo non di certo perche non crea ricchezza la sposta solamente da una parte del mondo ad un'altra. O da un pezzo della società ad un altro.
Quindi deduco che esista un'altro liberismo.
In Origine Postato da ermes
Il discordo sembra iteressante ma qual'è il liberismo vero??
Questo non di certo perche non crea ricchezza la sposta solamente da una parte del mondo ad un'altra. O da un pezzo della società ad un altro.
Quindi deduco che esista un'altro liberismo.
Certo che ce ne è un altro. Questo che conosci non è liberismo, è capitalismo monopolista, o al massimo oligopolista, creato ad 'arte dagli stati nazionali attuali , con norme assurde sui brevetti , aiuti di stato ad imprese amiche , agevolazioni varie e chi più ne ha più ne metta.
Il liberismo vero è concorrenza tra imprese che si trovano tutte allo stesso livello, senza privilegi, e soprattutto che non siano vessate dallo stato in maniera irrazionale. In Irlanda ad esempio la tassazione sulle imprese è bassissima, pari al 10% circa. Ciò ha determinato enorme ricchezza, grande competitività sui mercati, flussi enormi di capitali dall'estero e milioni di veri posti di lavoro.
Il liberismo vero non ammette poteri forti e oligopoli, che possono nascere solo in due modi: o per iniziativa diretta statale, che crea un monopolio in un settore di interesse pubblico, oppure grazie all'appoggio indiretto dello stato, che fa in modo, con brevetti e aiuti, che in un settore non possa instaurarsi la concorrenza.
Il liberismo autentico, insomma, è semplicemente riduzione o elminazione totale dello stato nel settore economico.
Ciò in Italia, e in realtà neppure altrove, non è mai avvenuto. Si è cercato di limitare la presenza dello stato in economia, ma non si è avuto il coraggio di farlo con decisione. ALITALIA DOCET !! L' Alitalia la stiamo pagando noi tutti con i nostri soldi. In pratica paghiamo un sacco di soldi perchè quella compagnia possa sopravvivere, e magari tanti di noi manco usufruiscono dei suoi servizi . Oltretutto i prezzi dell'Alitalia sono molto più alti di quelli di tante compagnie private, perchè grazie ai soliti sistemi dei politici italiani in Alitalia ci lavora una quantità sproporzionata e inutile di gente, che comporta costi altissimi.
Insomma, il liberismo vero ancora non l'abbiamo conosciuto. Ci fanno credere che questo sia liberismo per pura convenienza politica. Questo è semmai liberalsocialismo, socialdemocrazia, non molto diversa da quella svedese, che però è decisamente più efficiente, almeno lo è per ora.
In Origine Postato da LIBERAMENTE
Se sono liberista è perchè so con certezza che questa è la formula migliore per garantire benessere a tutti, nel lungo periodo.
Ecco, io invece non nutro affatto questa assoluta certezza...
E come me moltissimi economisti, sociologi e politologi.
Faccio notare che la socialdemocrazia ha prodotto la più vasta crescita di benessere dell'intera storia umana, almeno nel mondo occidentale, negli anni che vanno dal 1945 al 1975. E, di conseguenza, il più grande movimento pacifico di liberazione individuale umana, senza peraltro sacrificare la produttività.
Il liberismo invece ha prodotto la società insicura, timorosa e rancorosa in cui viviamo oggi.
io invece non riesco a inquadrarlo...........In Origine Postato da T34
Tutti sono utili, nessuno è indispensabille.
Vale per tutti.
Antonio, che stimo, è una persona corretta che ama il suo essere cattolico, ragionevole e aperto alle discussioni.
Le sue convinzioni religiose sono quanto di più lontano io possa concepire, questo non toglie che le persone come lui sono una risorsa per tutti.
è intelligentino, e anche abbastanza obiettivo............ ma non riesco ad inquadrare queste carfatteristiche con quel suo essere medico ed essere credente.......
come possa fare ad accettare una religione che gli impone di credere a figli di dio nati da madri vergini, crocifissi e poi risolti, è una cosa che mi lascia perplesso.
viviamo in uno Stato Etico?
www.etatethique.org
In Origine Postato da chessmate
Ecco, io invece non nutro affatto questa assoluta certezza...
E come me moltissimi economisti, sociologi e politologi.
Faccio notare che la socialdemocrazia ha prodotto la più vasta crescita di benessere dell'intera storia umana, almeno nel mondo occidentale, negli anni che vanno dal 1945 al 1975. E, di conseguenza, il più grande movimento pacifico di liberazione individuale umana, senza peraltro sacrificare la produttività.
Il liberismo invece ha prodotto la società insicura, timorosa e rancorosa in cui viviamo oggi.
Il liberismo non può aver prodotto nulla, perchè a parte rari e parziali esempi di riforme liberiste qua e là per il pianeta, il vero liberismo non si è ancora realizzato.