Spesso prendiamo ad esempio la Svizzera che ricorre al referendum per dare la parola definitiva ai cittadini su spinose questioni.
Da noi si è abusato spesso del referendum quando Giacinto Marco Pannella ne propose a decine per promuovere la politica del partito Radicale.
Oramai gli elettori si avvicinano al referendum con riluttanza, soprattutto per seguire le linee imposte dai partiti di riferimento, come nel caso del referendum sulla Devoluzione.
Però in alcuni casi gli amministratori ricorrono a questo strumento per offrire ai concittadini la possibilità di decidere di questioni locali che li coinvolgono direttamente, come la realizzazione di una nuova tangenziale.
E' il caso dl comune di Capriolo (BS) dove 6.600 capriolesi aventi diritto per due giorni hanno avuto la possibilità di partecipare alla consultazione per promuovere o bocciare il progetto della nuova strada.
Meno di 1.600 hanno votato: quorum non raggiunto 942 sì alla strada, 640 i no. Ora deciderà il Consiglio Comunale.
Ritenete buona l'iniziativa dell'amministrazione o pensate che l'uso del referendum per simili questioni sia inutile?
CAPRIOLO (BS): Tangenziale: «bocciato» il referendum