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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da aprile crudele Visualizza Messaggio
    ... (perdonate la mia inettitudine) è dove esattamente sia possibile ammirarla, e chi sia stato l'artista capace di tanta opera. Spero che qualcuno di voi possa aiutarmi a saperne di più, grazie e arrivederci.
    La statua è del Sansovino, dei primi del '500, ed è molto piccola. Ad occhio e croce non raggiunge il metro di altezza.
    Il Santuario fa parte poi della provincia ecclesiastica francescana foggiana denominata di S. Pio e S. Michele (si trova a pochi chilometri, infatti, da S. Giovanni Rotondo), in diocesi di Manfredonia. Peraltro, per raggiungere il Santuario si attraversano una serie di viuzze e vicoli stretti. Il Paese di Monte Sant'Angelo, infatti, ha mantenuto il suo aspetto rurale ed oserei dire primitivo.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Augustinus Visualizza Messaggio
    ...
    Il Paese di Monte Sant'Angelo, infatti, ha mantenuto il suo aspetto rurale ed oserei dire primitivo.
    beh, tranne la periferia, che fa proprio schifo!

  3. #13
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  4. #14
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    Salve a tutti...La Basilica è stupenda, c'è un'atmosfera intensissima....e concordo con quanto ha scritto Codino sul paese, bello anche quello...San Michele è uno dei miei santi preferiti, lo prego molto...buona serata!

  5. #15
    Malleus Maleficarum
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    Per me la devozione a S. Michele non è solo un'aggiunta alla mia vista spirituale.

    E' anche il Patrono della S. Chiesa Cattolica, lo sapevate?

  6. #16
    Piccolo insipiente
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  7. #17
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    29 SETTEMBRE

    DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO



    Oggetto della festa.

    La dedicazione di S. Michele è la festa più solenne che la Chiesa celebra nel corso dell'anno in onore di questo Arcangelo, e tuttavia lo riguarda meno personalmente perché vi si onorano tutti i cori della gerarchia angelica. Nell'inno dei primi Vespri la Chiesa propone alla nostra preghiera l'oggetto della festa di oggi con le parole Rabano Mauro, abate di Fulda:



    Celebriamo con le nostre lodi
    Tutti i guerrieri del cielo,
    Ma soprattutto il capo supremo
    Della milizia celeste:
    Michele che, pieno di valore,
    Ha abbattuto il demonio [1].



    Origine della festa.

    La festa dell'otto maggio richiama il ricordo dell'apparizione al monte Gargano e nel medioevo si celebrava soltanto nell'Italia del Sud. La festa del 29 settembre è propria di Roma e segna l'anniversario della Dedicazione di una basilica oggi scomparsa, che sorgeva sulla via Salaria, a Nord-Est della città.

    Il fatto della dedicazione spiega il titolo conservato alla festa nel Messale Romano: Dedicatio sancti Michaelis. Le Chiese di Francia e Germania, che nel Medioevo seguivano la liturgia romana, hanno attenuato spesso nei loro libri liturgici il titolo originario della festa, che venne presentata come festa In Natale o In Veneratione sancti Michaelis, così che dell'antico titolo non restava altro che il nome dell'Arcangelo.



    L'ufficio di san Michele.

    Anche l'Ufficio non poteva conservare il ricordo della dedicazione. Infatti gli antichi Uffici relativi alle dedicazioni celebravano il santo in onore del quale la chiesa era consacrata e non l'edificio materiale in cui egli era onorato; non avevano perciò niente di impersonale e rivestivano anzi un carattere molto circostanziato.

    L'Ufficio di san Michele può essere considerato una delle più belle composizioni della nostra liturgia e ci fa contemplare ora il principe delle milizie celesti e capo degli angeli buoni, ora il ministro di Dio, che assiste al giudizio dell'anima di ogni defunto, ora ancora l'intermediario, che porta sull'altare della liturgia celeste le preghiere dell'umanità fedele.



    L'Angelo turiferario.

    I primi Vespri cominciano con l'Antifona Stetit Angelus, che deriva il testo dall'Offertorio della Messa del giorno: "Un angelo stava presso l'altare del tempio e aveva un incensiere in mano: gli diedero molto incenso e il fumo profumato si elevò fino a Dio". L'Orazione della benedizione dell'incenso alla Messa solenne designa il nome di questo angelo turiferario: "Il beato Arcangelo Michele". Il libro dell'Apocalisse dal quale son presi i testi liturgici ci spiega che i profumi, che salgono alla presenza di Dio, sono le preghiere dei giusti: "Il fumo degli aromi formato dalle preghiere dei santi salgono dalla mano dell'angelo davanti a Dio" (Ap 8,4).



    Il Mediatore della Preghiera eucaristica.

    È ancora Michele che presenta al Padre l'offerta del Giusto per eccellenza ed Egli infatti è designato nella misteriosa preghiera del Canone della Messa in cui la santa Chiesa chiede a Dio di portare sull'altare sublime, per mano dell'Angelo Santo, l'oblazione sacra in presenza della divina Maestà. È cosa molto sorprendente notare negli antichi testi liturgici romani che san Michele è sovente chiamato l'Angelo Santo, l'Angelo per eccellenza.

    Probabilmente sotto il pontificato di Papa Gelasio fu compiuta la revisione del testo del Canone nel quale l'espressione al singolare Angeli tui fu sostituita con quella al plurale Angelorum tuorum. Proprio a quell'epoca, sul finire del V secolo, l'Angelo era apparso al vescovo di Siponto, presso il Monte Gargano.



    Vocazione contemplativa degli Angeli.

    Come si vede la Chiesa considera san Michele mediatore della sua preghiera liturgica; egli è posto tra l'umanità e la divinità. Dio, che dispose con ordine ammirabile le gerarchie invisibili (Colletta della Messa), impiega, per opulenza, a lodare la sua gloria il ministero degli spiriti celesti, che contemplano continuamente l'adorabile faccia del Padre (Finale del Vangelo della Messa) e, meglio che gli uomini, sanno adorare e contemplare la bellezza delle sue infinite perfezioni. Mi-Ka-El: Chi è come Dio? Il nome esprime da solo, nella sua brevità, la lode più completa, la più perfetta adorazione, la riconoscenza totale per la trascendenza divina e la più umile confessione della nullità delle creature.

    Anche la Chiesa della terra invita gli spiriti a benedire il Signore, a cantarlo, a lodarlo e esaltarlo senza soste (Introito, Graduale, Communio della Messa; Antifona dei Vespri). La vocazione contemplativa degli Angeli è modello della nostra e ce lo ricorda un bellissimo prefazio del Sacramentario leoniano: "È cosa veramente degna... rendere grazie a Te, che ci insegni, che, per mezzo del tuo Apostolo, che la nostra vita è trasferita in cielo, che, con benevolenza comandi, di trasportarci in spirito là dove quelli che noi veneriamo servono e di tendere verso le altezze, che nella festa del beato Arcangelo Michele contempliamo nell'amore, per il Cristo nostro Signore".



    Aiuto dell'umanità.

    La Chiesa sa pure che a questi spiriti consacrati al servizio di Dio è stato affidato un ministero al fianco di coloro, che devono raccogliere l'eredità della salvezza (Ebr 1,14). Senza attendere la festa del 2 ottobre, dedicata in modo speciale agli Angeli custodi, la Chiesa già oggi chiede a san Michele e ai suoi Angeli di difenderci nei combattimenti che dobbiamo sostenere (Alleluia della Messa; Preghiera ai piedi dell'altare dopo l'ultimo Vangelo). Chiede ancora a san Michele di ricordarsi di noi e di pregare per noi il Figlio di Dio, perché nel giorno terribile del giudizio non abbiamo a perire. Nel giorno terribile del giudizio il grande Arcangelo, vessillifero della milizia celeste, difenderà la nostra causa davanti all'Altissimo (Antifona del Magnificat ai secondi Vespri) e ci farà entrare nella luce santa (Offertorio della Messa dei defunti).



    Preghiera.

    Da questa terra, nella lotta contro le potenze del male, possiamo rivolgere all'Arcangelo la preghiera di esorcismo che Leone XIII inserì nel rituale della Chiesa Romana:

    "Principe gloriosissimo della celeste milizia, san Michele Arcangelo, difendici nel combattimento contro le forze, le potenze, i capi del mondo delle tenebre e contro lo spirito di malizia. Vieni in soccorso degli uomini, che Dio ha fatti a sua immagine e somiglianza e riscattati a duro prezzo dalla tirannia del diavolo.

    La santa Chiesa ti venera come custode e patrono; Dio ti ha confidato le anime redente per portarle alla felicità celeste. Prega il Dio della pace, perché schiacci Satana sotto i nostri piedi, per strappargli il potere di tenere gli uomini in schiavitù e di nuocere alla Chiesa. Offri le nostre preghiere all'Altissimo perché sollecitamente scendano su di noi le misericordie del Signore e il dragone, l'antico serpente, chiamato Diavolo e Satana, sia precipitato, stretto in catene, nell'abisso, perché non possa più sedurre i popoli".


    [1] Seguiamo la versione antica del Breviario monastico, non quella del Breviario Romano, ritoccata da Urbano VIII.



    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 1114-1117



  8. #18
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  9. #19
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    Lightbulb Re: L'Arcangelo Michele Principe della Milizia Celeste

    29 settembre 2016: San Michele Arcangelo… Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio!







    Sodalitium - Sito ufficiale dell'Istituto Mater Boni Consilii
    http://www.sodalitium.biz/
    San Michele Arcangelo - Sodalitium
    “29 settembre, San Michele Arcangelo.
    Sancte Michaël Arcangele, defende nos in proelio, contra nequitias et insidias diaboli esto presidium; imperet illi Deus, supplices deprecamur; tuque, princeps militiae coelestis, satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen.
    San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Così sia.”










    "Carlo Di Pietro - Giornalista e Scrittore

    Preghiera al Santo del giorno
    +
    Sancte Michaël Arcangele, defende nos in proelio, contra nequitias et insidias diaboli esto presidium; imperet illi Deus, supplices deprecamur; tuque, princeps militiae coelestis, satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen
    +

    #sdgcdpr"













    Dedicazione di S. Michele Arcangelo, 29 settembre

    http://www.unavoce-ve.it/pg-29set.htm
    Dedicaz. di S. Michele

    Guéranger, L'anno liturgico - Dedicazione di san Michele Arcangelo
    “29 SETTEMBRE DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO
    L'anno liturgico
    di dom Prosper Guéranger



    Radio Spada
    “29 settembre 2016: Dedicazione di San Michele Arcangelo.
    Oggetto della festa.
    La dedicazione di S. Michele è la festa più solenne che la Chiesa celebra nel corso dell'anno in onore di questo Arcangelo, e tuttavia lo riguarda meno personalmente perché vi si onorano tutti i cori della gerarchia angelica. Nell'inno dei primi Vespri la Chiesa propone alla nostra preghiera l'oggetto della festa di oggi con le parole Rabano Mauro, abate di Fulda:
    Celebriamo con le nostre lodi
    Tutti i guerrieri del cielo,
    Ma soprattutto il capo supremo
    Della milizia celeste:
    Michele che, pieno di valore,
    Ha abbattuto il demonio [1].
    Origine della festa.
    La festa dell'otto maggio richiama il ricordo dell'apparizione al monte Gargano e nel medioevo si celebrava soltanto nell'Italia del Sud. La festa del 29 settembre è propria di Roma e segna l'anniversario della Dedicazione di una basilica oggi scomparsa, che sorgeva sulla via Salaria, a Nord-Est della città.
    Il fatto della dedicazione spiega il titolo conservato alla festa nel Messale Romano: Dedicatio sancti Michaelis. Le Chiese di Francia e Germania, che nel Medioevo seguivano la liturgia romana, hanno attenuato spesso nei loro libri liturgici il titolo originario della festa, che venne presentata come festa In Natale o In Veneratione sancti Michaelis, così che dell'antico titolo non restava altro che il nome dell'Arcangelo.
    L'ufficio di san Michele.
    Anche l'Ufficio non poteva conservare il ricordo della dedicazione. Infatti gli antichi Uffici relativi alle dedicazioni celebravano il santo in onore del quale la chiesa era consacrata e non l'edificio materiale in cui egli era onorato; non avevano perciò niente di impersonale e rivestivano anzi un carattere molto circostanziato.
    L'Ufficio di san Michele può essere considerato una delle più belle composizioni della nostra liturgia e ci fa contemplare ora il principe delle milizie celesti e capo degli angeli buoni, ora il ministro di Dio, che assiste al giudizio dell'anima di ogni defunto, ora ancora l'intermediario, che porta sull'altare della liturgia celeste le preghiere dell'umanità fedele.
    L'Angelo turiferario.
    I primi Vespri cominciano con l'Antifona Stetit Angelus, che deriva il testo dall'Offertorio della Messa del giorno: "Un angelo stava presso l'altare del tempio e aveva un incensiere in mano: gli diedero molto incenso e il fumo profumato si elevò fino a Dio". L'Orazione della benedizione dell'incenso alla Messa solenne designa il nome di questo angelo turiferario: "Il beato Arcangelo Michele". Il libro dell'Apocalisse dal quale son presi i testi liturgici ci spiega che i profumi, che salgono alla presenza di Dio, sono le preghiere dei giusti: "Il fumo degli aromi formato dalle preghiere dei santi salgono dalla mano dell'angelo davanti a Dio" (Ap 8,4).
    Il Mediatore della Preghiera eucaristica.
    È ancora Michele che presenta al Padre l'offerta del Giusto per eccellenza ed Egli infatti è designato nella misteriosa preghiera del Canone della Messa in cui la santa Chiesa chiede a Dio di portare sull'altare sublime, per mano dell'Angelo Santo, l'oblazione sacra in presenza della divina Maestà. È cosa molto sorprendente notare negli antichi testi liturgici romani che san Michele è sovente chiamato l'Angelo Santo, l'Angelo per eccellenza.
    Probabilmente sotto il pontificato di Papa Gelasio fu compiuta la revisione del testo del Canone nel quale l'espressione al singolare Angeli tui fu sostituita con quella al plurale Angelorum tuorum. Proprio a quell'epoca, sul finire del V secolo, l'Angelo era apparso al vescovo di Siponto, presso il Monte Gargano.
    Vocazione contemplativa degli Angeli.
    Come si vede la Chiesa considera san Michele mediatore della sua preghiera liturgica; egli è posto tra l'umanità e la divinità. Dio, che dispose con ordine ammirabile le gerarchie invisibili (Colletta della Messa), impiega, per opulenza, a lodare la sua gloria il ministero degli spiriti celesti, che contemplano continuamente l'adorabile faccia del Padre (Finale del Vangelo della Messa) e, meglio che gli uomini, sanno adorare e contemplare la bellezza delle sue infinite perfezioni. Mi-Ka-El: Chi è come Dio? Il nome esprime da solo, nella sua brevità, la lode più completa, la più perfetta adorazione, la riconoscenza totale per la trascendenza divina e la più umile confessione della nullità delle creature.
    Anche la Chiesa della terra invita gli spiriti a benedire il Signore, a cantarlo, a lodarlo e esaltarlo senza soste (Introito, Graduale, Communio della Messa; Antifona dei Vespri). La vocazione contemplativa degli Angeli è modello della nostra e ce lo ricorda un bellissimo prefazio del Sacramentario leoniano: "È cosa veramente degna... rendere grazie a Te, che ci insegni, che, per mezzo del tuo Apostolo, che la nostra vita è trasferita in cielo, che, con benevolenza comandi, di trasportarci in spirito là dove quelli che noi veneriamo servono e di tendere verso le altezze, che nella festa del beato Arcangelo Michele contempliamo nell'amore, per il Cristo nostro Signore".
    Aiuto dell'umanità.
    La Chiesa sa pure che a questi spiriti consacrati al servizio di Dio è stato affidato un ministero al fianco di coloro, che devono raccogliere l'eredità della salvezza (Ebr 1,14). Senza attendere la festa del 2 ottobre, dedicata in modo speciale agli Angeli custodi, la Chiesa già oggi chiede a san Michele e ai suoi Angeli di difenderci nei combattimenti che dobbiamo sostenere (Alleluia della Messa; Preghiera ai piedi dell'altare dopo l'ultimo Vangelo). Chiede ancora a san Michele di ricordarsi di noi e di pregare per noi il Figlio di Dio, perché nel giorno terribile del giudizio non abbiamo a perire. Nel giorno terribile del giudizio il grande Arcangelo, vessillifero della milizia celeste, difenderà la nostra causa davanti all'Altissimo (Antifona del Magnificat ai secondi Vespri) e ci farà entrare nella luce santa (Offertorio della Messa dei defunti).
    Preghiera.
    Da questa terra, nella lotta contro le potenze del male, possiamo rivolgere all'Arcangelo la preghiera di esorcismo che Leone XIII inserì nel rituale della Chiesa Romana:
    "Principe gloriosissimo della celeste milizia, san Michele Arcangelo, difendici nel combattimento contro le forze, le potenze, i capi del mondo delle tenebre e contro lo spirito di malizia. Vieni in soccorso degli uomini, che Dio ha fatti a sua immagine e somiglianza e riscattati a duro prezzo dalla tirannia del diavolo.
    La santa Chiesa ti venera come custode e patrono; Dio ti ha confidato le anime redente per portarle alla felicità celeste. Prega il Dio della pace, perché schiacci Satana sotto i nostri piedi, per strappargli il potere di tenere gli uomini in schiavitù e di nuocere alla Chiesa. Offri le nostre preghiere all'Altissimo perché sollecitamente scendano su di noi le misericordie del Signore e il dragone, l'antico serpente, chiamato Diavolo e Satana, sia precipitato, stretto in catene, nell'abisso, perché non possa più sedurre i popoli".
    [1] Seguiamo la versione antica del Breviario monastico, non quella del Breviario Romano, ritoccata da Urbano VIII.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 1114-1117.”









    In onore di San Michele Arcangelo | Radio Spada

    In onore di San Michele Arcangelo | Radio Spada
    “In onore di San Michele Arcangelo di Alessandro Elia
    Oggi, 29 settembre, la Liturgia della Chiesa ricorda la festività di San Michele Arcangelo. Il suo nome deriva da «Mi-ka-El», che vuol dire «chi è come Dio?». Infatti nessuno è come l’Onnipotente e chiunque osi sfidarLo si fa nemico anche San Michele, che combatte coloro i quali non hanno alcun timore di Dio. Nella nostra epoca c’è grandissima urgenza dell’aiuto dell’Arcangelo, perché moltissimi uomini, anche all’interno della Chiesa, non temono l’Altissimo e perciò sono “peggio dei demoni, che almeno temono e tremano davanti a Dio” (Padre Pio).
    Michele si contrappone ed è detestato da Lucifero, che è il capo degli angeli che Dio fece precipitare negli inferi poiché si ribellarono a Lui. San Michele è generale degli angeli che combattono contro il male e con il suo scudo è difensore della Fede, della Verità e della Chiesa. Egli è «capo supremo dell’esercito celeste», secondo la Sacra Scrittura, in cui è citato ben cinque volte, nel libro di Daniele, di Giuda e infine nell’Apocalisse.
    Come Maria Santissima, anche San Michele ha un grande potere di intercessione ed è cosa molto buona e gradita al Signore la devozione all’Arcangelo. Non a caso nell’iconografia cattolica sia la Beata Vergine Maria che L’Arcangelo Michele sono raffigurati, a seconda delle circostanze, con il serpente o il drago rappresentante il diavolo sotto i piedi, che nel caso di san Michele, Egli è pronto a trafiggere con la sua spada.
    Siccome San Michele è protettore del popolo cristiano, che infatti un tempo ne chiedeva sempre l’intercessione durante i pellegrinaggi pericolosi, vi è una sua maestosa statua sulla vetta di Castel Sant’Angelo a Roma. Inoltre, durante il Medioevo furono costruiti in suo onore la splendida abbazia di Mont Saint-Michel in Normandia, La Sacra di San Michele sul Monte Pirchiriano, in Piemonte e il santuario del Monte Gargano in Puglia.
    Il 13 ottobre 1884, al termine della Santa Messa da lui celebrata, Il Santo Padre Leone XIII rimase immobile per qualche minuto in stato di turbamento. Subito dopo si recò nel suo studio ed è proprio in quel momento che scrisse la preziosissima preghiera, che tutti sono invitati a recitare il più possibile, rivolta a San Michele Arcangelo. Soltanto in seguito il Pontefice spiegò cosa gli successe durante la messa. Disse di aver udito Gesù e Satana e di aver avuto una spaventosa visione dell’Inferno: «ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve San Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell’abisso. Poi ho visto San Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo».
    Il giorno stesso ordinò al Segretario della Sacra Congregazione dei Riti di far avere a tutti i Vescovi la supplica a San Michele che aveva appena scritto, giacché da quel momento al termine di ogni Messa doveva essere recitata la suddetta invocazione al Principe delle milizie celesti.
    Tristemente, ma anche piuttosto misteriosamente, dopo il Concilio Vaticano II, tale nobilissima supplica cadde in disuso e non fu più obbligatoria al termine del Santo Sacrificio.
    Di seguito la preghiera a San Michele Arcangelo di Papa Leone XIII.
    Sancte Michaël Arcangele, defende nos in proelio, contra nequitias et insidias diaboli esto presidium; imperet illi Deus, supplices deprecamur; tuque, princeps militiae coelestis, satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen
    Significato: San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.”
    http://i0.wp.com/radiospada.org/wp-c...73d25799a6.jpg









    SAN MICHELE ARCANGELO NELLA LOTTA CONTRO IL DEMONIO | Radio Spada

    San Michele Arcangelo lo conosciamo sin dall’Antico Testamento come colui che veglia sugli eletti (Dan. 12,1), veglia sul popolo eletto d’Israele, veglia quindi su Abramo e sulla sua discendenza, il quale era «cristiano in voto», difatti Abramo, come Gesù ricorda in Gv. 8,54-56, credeva in Lui e da ciò deriva la «stirpe», dalla fede in Cristo. San Giovanni ci riporta la risposta di Nostro Signore alle pretese dei bugiardi: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».
    A san Michele è assegnato pure il compito di difendere gli eletti in un momento drammatico che, come risulta dal contesto di Daniele 12 e dalla Tradizione, coincide anche con la resurrezione generale connessa con il giudizio di Dio. Dice il Signore: «Se qualcuno […] non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città» (Mt. 10,14-15). Importantissimo, quindi, il ruolo di san Michele anche alla fine dei tempi, come sostegno santo per chi vi giunge vivo.
    Egli è anche Arcangelo della buona morte, ovvero assiste il moribondo affinché questi resti saldo nella fede, riceva i Sacramenti e si salvi, contro gli assalti del maligno che vuole, invece, far perdere fiducia in Dio facendo dannare l’anima della vittima di turno.
    >>> CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’ <<<
    Il terrore dei demonii: San Michele Arcangelo
    Nel Nuovo Testamento, san Michele protegge tutti i battezzati nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, dai tremendi assalti di Satana e di tutti gli angeli decaduti.
    Da Giuda 9 apprendiamo che egli è un Arcangelo, per di più veniamo informati di una tremenda lotta che ebbe con diavolo, ma i dati distintivi più importanti che emergono dallo Scritto sono la carità e l’umiltà che caratterizzano l’Arcangelo, il quale, durante la battaglia, dice al maligno: «Ti condanni il Signore!»; ci ricorda difatti la Scrittura: «non osò accusare [il diavolo, NdA] con parole offensive». Dio giusto, Uno e Trino: «con rigore […] […] infliggerà [al diavolo ed agli uomini iniqui,NdA] la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti» (Mt. 24,51).
    In Apocalisse 12,7 capiamo che ci fu una lotta in Cielo, pertanto san Michele a capo delle schiere angeliche di Dio Trinità, ricevette il compito di scacciare il drago, ovvero Lucifero che, una volta depravatosi nell’intelligenza e sfigurato nell’aspetto, divenne Satana e, con 1/3 degli angeli ormai ribelli, vennero tutti precipitati. Si legge: «[…] la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra» (Apoc. 12,4). Secondo la comune esegesi cattolica, un terzo delle stelle sarebbero gli angeli pervertitisi.
    L’iconografia classica ci tramanda l’immagine di san Michele rivestito di armatura, e questo lo dobbiamo al suo essere guerriero, difensore e protettore, cavaliere celeste venerato anticamente dai nobili popoli germanici i quali usavano porre la sua effigie sui vessilli. La corona è piuttosto un elmo glorioso, talvolta sostituita con un’importante aureola, sempre e comunque a testimoniare la santità del capo dell’armata celeste di Dio, rimarcando anche la sua importanza gerarchica nella monarchia, così come accade nella Chiesa stessa, Istituzione divinamente monarchica. La bilancia, accompagnata da una lancia al posto della spada soprattutto nelle iconografie nordiche e russe, rappresenta la pesatura, ovvero l’Arcangelo presenta le anime al cospetto dell’Altissimo, il Quale pesa i meriti e le colpe, pertanto giudica giustamente: o salvando, oppure comminando la pena eterna. Dice il signore: «[…] Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno […] Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo» (Mt. 13,40).
    San Michele è pure il turiferario celeste, come testimonia Apocalisse 8,3, quindi porta l’aureo turibolo, o «incensiere d’oro», delle preghiere davanti all’altare Celeste.
    Siamo certi che esistono san Michele e tutti gli angeli, siano essi o buoni o cattivi, perché la Rivelazione ce lo dice. Solo che la Scrittura liberamente interpretata (il «sola Scriptura» di luterana dannata memoria) non basta, pertanto la nostra certezza viene dalla Chiesa, che ha dapprima chiarito il dato rivelato, interpretando la Scrittura tradizionalmente e secondo il principio di «convergenza dei Padri», il che esclude ogni fantasiosa esegesi arbitraria, e successivamente ha definito queste verità rivelate, pertanto dobbiamo crederle.
    Dunque, come ricorda sant’Agostino nella «Lettera contro Mani», così come è la Chiesa che mi dice di credere nei Vangeli, poiché senza la Chiesa neanche sapremmo quali testi sono Sacri e quali sono fandonie, allo stesso modo dobbiamo credere a tutte quelle verità indispensabili alla salvezza: che la Chiesa definisce e ci impone all’osservanza. Diversamente sarebbe come credere che la ruota gira e si sposta, ma poi fare una macchina con i cerchioni quadrati. Ciò sarebbe contro la retta ragione.
    Ad ogni anima viene dato un corpo, ogni uomo è così supportato dall’Angelo custode, che ci protegge dalle tentazioni e dalle vessazioni degli angeli decaduti o demoni. Quando l’uomo muore, non esistono anime erranti, difatti l’anima o è salva o è condannata, ma sempre «confinata». L’Angelo, è opinione teologica comune, sarà la santa compagnia di chi si è salvato, come il diavolo sarà il carnefice eterno di chi si è dannato. Non esistono, salvo rarissimi casi riconosciuti esplicitamente dalla Chiesa, manifestazioni terrene di anime dei defunti.
    Estrapolato (Cf. Controsenso, Basilicata, anno V, n° 11) intervista integrale del 13 marzo 2014, Mistero (Italia 1) a Carlo Di Pietro













    "Questo testo devozionale, scritto da un padre gesuita, fornisce ai lettori le principali coordinate teologiche dell'angelologia scolastica (natura e funzione degli angeli nell'economia della Salvezza), per poi soffermarsi sulla figura storica di San Michele Arcangelo e sul ruolo da esso giocato, sia nella battaglia protostorica contro gli angeli ribelli, sia nelle principali apparizioni michelite della storia (con particolare attenzione a quella del Monte Gargano e a quella di Roma)."


    TITOLO: Il terrore dei demonii: San Michele Arcangelo
    SOTTOTITOLO: Novena in apparecchio alla doppia festività del medesimo
    CURATORI: Marcello Stanzione e Carlo Di Pietro
    PRESENTAZIONE:
    Questo testo devozionale, scritto da un padre gesuita, fornisce ai lettori le principali coordinate teologiche dell'angelologia scolastica (natura e funzione degli angeli nell'economia della Salvezza), per poi soffermarsi sulla figura storica di San Michele Arcangelo e sul ruolo da esso giocato, sia nella battaglia protostorica contro gli angeli ribelli, sia nelle principali apparizioni michelite della storia (con particolare attenzione a quella del Monte Gargano e a quella di Roma). Con un taglio argomentativo, lontano dalle suggestioni delle angelologie spurie e fantasiose, l'autore presenta, tramite numerose riflessioni teologiche, la figura dell'Arcangelo come quella del principale difensore della Cristianità nel corso dei secoli. La parte finale dell'opera, non priva di un certo afflato esortativo e lirico, si incentra sulle principali devozioni a San Michele. L'opera ha la prefazione di Carlo Di Pietro e Don Marcello Stanzione.

    INDICE:

    • Introduzione
    • Al lettore
    • Ragionamento relative alla Novena
    • Dell’esistenza dei demonii nel mondo
    • Dei caratteri dei demonii
    • Delle infestazioni diaboliche negli uomini
    • Dell’infestazione diabolica con alcune persone spirituali
    • Esempii singolari e straordinarii dell’infestazione diabolica con alcune persone spirituali
    • Dell’infestazione diabolica nell’ordine fisico negli uomini
    • Dell’infestazione diabolica delle abitazioni e dei luoghi
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per la sua sublime grandezza
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per la sconfitta toccata loro per sua mano in cielo
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per le vittorie contro di loro riportate nell’antico Testamento
    • S. Michele Arcangelo terror de demonii per le vittorie riportate nel nuovo Testamento col legamento di Lucifero, e colla distruzione dell’idolatria
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per la difesa della Chiesa di Gesù Cristo contro i loro assalti
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per la difesa di ciascun dei fedeli contro le loro oppugnazioni in tempo di vita
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per la difesa di ciascun de’ fedeli dalle loro tentazioni in punto di morte
    • S. Michele Arcangelo terror de’ demonii per la vittoria che riporterà su di essi negli ultimi tempi del mondo
    • S. Michele Arcangelo terror dei demonii pel trionfo che menerà su di loro, nel dì dell’universale giudizio
    • Gloria distinta di S. Michele Arcangelo in cielo pel pieno trionfo riportato sui demonii a vantaggio degli Angeli e degli uomini
    • Preghiere in onore di S. Michele Arcangelo
    • Altre preghiere in onore di S. Michele Arcangelo
    • Formola di elezione di S. Michele Arcangelo a special protettore
    • Preghiera al Santo Angelo Custode

    Imprimatur per la parte riprodotta dall’edizione originale: Fr. Hieronymus Gigli Ord. Praed. S. P. A. Magister. Petrus De Villanova Castellacci Arch. Petrae, Vicesg.
    PAGINE 136 formato A5
    © 2013 Edizioni Radio Spada"







    “Il 29 settembre 440 San Leone I Magno viene esaltato al Sommo Pontificato
    .”
    “Il 29 settembre 855 Papa Benedetto III, già esaltato al Sommo Pontificato nel luglio dello stesso anno, viene incoronato.”
    “Il 29 settembre 1850 con la Bolla "Universalis Ecclesiae" ristabilisce la gerarchia cattolica in Inghilterra.”
    “Il 29 settembre 1932 con la bolla "Acerba animi" Papa Pio XI condanna nuovamente le persecuzioni laiciste in Messico.”
















    Milizia di San Michele Arcangelo (M.S.M.A.)
    http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/

    Preghiere: Coroncina di San Michele Arcangelo

    http://www.unavox.it/Strumenti/Pregh...n_SMichArc.htm









    Il movimento politico italiano "Forza Nuova" veniva fondato 19 anni fa il 29 settembre 1997, il giorno di San Michele Arcangelo, ispirandosi all'esempio della “Legione Arcangelo Michele” di
    Corneliu Zelea
    Codreanu...
    Su San Michele Arcangelo, la “Legione Arcangelo Michele” di Codreanu e "Forza Nuova"...






    29 Settembre: S.Michele Arcangelo | Forzanuova Milano
    "In questo giorno, ogni militante rinnova solennemente la sua dichiarazione di fedeltà alla causa forzanovista, invocando l’intercessione potente del principe della milizia celeste San Michele Arcangelo, che la Tradizione cattolica ci presenta come colui che guida le schiere angeliche fedeli a Dio [la Santissima Trinità, ossia Padre, Figlio (Gesù Cristo) e Spirito Santo], contro la ribellione di Lucifero.
    Il significato del nome Michele è un atto di fedeltà ed un grido di guerra insieme: fedeltà a Dio ed al Suo ordine, guerra a chi lo nega, ossia Lucifero e le sue schiere.
    Michele, infatti, vuol dire “chi come Dio”, e questo è il grido che lancia l’Arcangelo di fronte alla ribellione di chi non accetta il piano del Creatore.

    La figura di San Michele Arcangelo si manifesta, dunque, in quello che può essere considerato l’atto sovversivo per antonomasia, appunto il “non serviam” di Lucifero, il rifiuto di servire Dio ed assecondare il Suo piano; l’atto di cui la lotta fra l’ordine e l’antiordine, che si combatte tra gli uomini nel tempo e nello spazio, ne è il drammatico riflesso.
    San Michele è, quindi, la guida celeste di quanti si schierano sotto le insegne della Santissima Trinità e combattono per difenderne ed affermarne l’ordine nella società degli uomini, contro i divulgatori di empietà; ma è anche guida ed aiuto per il combattimento che ciascuno di noi è chiamato a condurre interiormente, contro tutto ciò che deturpa la nostra dignità di uomini e di cristiani.
    La Chiesa cattolica romana insegna ad invocarne l’aiuto con queste parole: “Sancte Michael Arcangele defende nos in proelio”. Nel corso del cosiddetto medioevo, ossia durante l’epoca della Cristianità europea romano-germanica, che fu periodo di grande fede e devozione – ove la religione occupava il vertice nella vita dei singoli e nella gerarchia dell’ordinamento politico e sociale – la figura di San Michele è stata dominante e veneratissima.
    La cavalleria, ossia l’ordine dei combattenti e dei difensori della fede e della società cristiana, ha come patrono e difensore proprio San Michele (Duce della cavalleria celeste), essendo, invece, San Giorgio l’archetipo della santità cavalleresca.
    La scelta di Forza Nuova di porsi sotto il patrocinio di San Michele Arcangelo, manifesta la consapevolezza di partecipare ad una battaglia i cui termini sono solo di riflesso politici, economici e sociali.
    E la maniera migliore di dimostrare tale consapevolezza , non può che essere rappresentata da uno stile di vita coerente."




    "d. CURZIO NITOGLIA 15 marzo 2011 FN Con Noi
    http://www.doncurzionitoglia.com/fn_con_noi.htm
    FN Con Noi
    "Cosa è “Forza Nuova”



    Mi è giunto un libretto, di circa 100 pagine, intitolato “Con Noi”, il quale racchiude il programma dottrinale del movimento politico di “Forza Nuova”. Questo fu fondato il 29 settembre 1997 e venne posto sotto la protezione di San Michele Arcangelo (“Con Noi”, p. 6), il Principe della Milizia Celeste, che combatté contro Lucifero, (il quale si era eretto contro Dio) e lo sconfisse al grido “Quis ut Deus?”, che vuol dire appunto “Michael”. Lucifero era il più bello e intelligente degli Angeli buoni, ma, non volendo riconoscere la sua dipendenza da Dio, divenne un Angelo malvagio o diavolo e fu precipitato nell’Inferno, creato solo allora da Dio, dopo un’immane battagliata delle Milizie Celesti buone e fedeli a Dio, capitanate da San Michele, contro quelle malvagie, capitanate da Lucifero, divenuto perverso dopo il suo “Non serviam” rivolto contro Dio. (...)
    Nell’opuscolo “Con Noi” di ‘Forza Nuova’ a pagina 20 si legge: «Un ordinamento politico retto, trova il suo compimento attraverso il riconoscimento della regalità sociale di Gesù Cristo»."











    Articoli su San Michele Arcangelo e Codreanu da "Agerecontra" (www.agerecontra.it):










    http://www.agerecontra.it/public/pre...AN-MICHELE.jpg










    Codreanu: C’erano in lui saggezza e coraggio, sogno e realtà

    Codreanu: C?erano in lui saggezza e coraggio, sogno e realtà « www.agerecontra.it
    “Sì, avevo davanti a me l’eroe, nel senso mitico e storico della parola. C’erano in lui saggezza e coraggio, sogno e realtà, forza e bellezza fisica di un semidio, semplicità e limpidezza evangelica e, soprattutto, dalla sua fronte di marmo e dai suoi sguardi penetranti l’irradiazione così serena, in questo momento di pericolo, dell’anima del passato e della terra romena.” (Il principe Sturdza a proposito del Capitano.)
    http://www.agerecontra.it/public/pre...9/CAPITANO.jpg
    Reggio Emilia: ?Decadenza, dal Piano Kalergi all?accoglienza business? « www.agerecontra.it
    “Susciteremo un’atmosfera spirituale, un ambiente morale in cui nasca e di cui si nutra e cresca l’uomo eroe. Quest’ambiente dovremo isolarlo dal resto del mondo, erigendo barriere spirituali il più elevate possibili. Difenderlo da tutti i venti pericolosi della viltà, della corruzione, della dissolutezza – da tutte le passioni, che seppelliscono le nazioni e uccidono gli individui.” - Corneliu Zelea Codreanu.
    Cercate programmi? Sarebbe meglio cercare uomini « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/public/pre...codreanu-1.jpg
    www.agerecontra.it




    Video-Conferenza di "Radio Spada" su Codreanu...
    Luca Fumagalli e Piergiorgio Seveso del forum "Tradizione Cattolica" e di “Radio Spada” hanno organizzato un paio di conferenze (v. qui: Corneliu Zelea Codreanu: un percorso tra politica e metapolitica") su Corneliu Zelea Codreanu (13 Septembrie 1899 - 30 Noiembrie 1938), fondatore dell’eroico movimento mistico-politico rumeno “Legione Arcangelo Michele” – “Legiunea Arhangehelului Mihail”:





    Archivio per | Radio Spada
    http://www.radiospada.org/tag/corneliu-zelea-codreanu/
    Corneliu Zelea Codreanu: una conferenza a Como (20 settembre 2012) | Radio Spada
    “Due redattori di Radio Spada, Luca Fumagalli e Piergiorgio Seveso, hanno tenuto una conferenza dal taglio introduttivo al pensiero politico e morale di Corneliu Zelea Codreanu, realizzatasi grazie all'iniziativa e all'ospitalità di Forza Nuova Como, Lotta Studentesca, Militia e Associazione 410, la sera del 20 settembre 2012. Per un curioso caso del destino, l'indomani scoppiava una polemica greve e desolante che rischiava di trascinare Codreanu nelle miserie della politica italiana (il neo capogruppo del PDL nel dimissionario consiglio regionale del Lazio intervistata anni fa davanti ad un ritratto di Codreanu) e nelle spire della peggiore disinformazione, tipica delle miserabili gazzette che insozzano le povere edicole della Penisola. A questo coro sgraziato non ha mancato di partecipare, non si sa bene a quale titolo, Riccardo Pacifici della comunità ebraica di Roma, che ha affastellato una serie di grossolani errori storici e politici ("Codreanu nazista", "Codreanu antisemita", "Codreanu cattolico"). Ovviamente la figura di Codreanu, lontanissima dallo spirito degli antisemitismi novecenteschi, è molto più complessa e ricca rispetto a queste banalizzazioni propagandistiche, talvolta interessate, talvolta frutto dei miseri tempi in cui viviamo. Pur ribadendo la assoluta centralità salvifica del cattolicesimo romano ("Extra Ecclesia nulla salus") e del Papato romano ("Ubi Petrus ibi Ecclesia") nell'azione e nella teologia di Radio Spada, non possiamo che cogliere gli aspetti più interessanti e profondi del pensiero di questo politico cristiano orientale. Buona visione!”
    “CONFERENZA TENUTA DA PIERGIORGIO SEVESO E LUCA FUMAGALLI PER L'ASSOCIAZIONE CULTURALE 410 COMO, MILITIA COMO, FORZA NUOVA LARIO, LOTTA STUDENTESCA LARIO.
    LA SPADA DELL'ARCANGELO: UN INCONTRO CON C. Z. CODREANU”

    www.youtube.com/watch?v=kmoLGR712Ow
    Corneliu Zelea Codreanu: una conferenza a Como (20 settembre 2012) | Radio Spada
    VIDEO. Una nuova conferenza su Codreanu a Como (29.11.2012) | Radio Spada


    Corneliu Zelea Codreanu: un percorso tra politica e metapolitica"
    Di Guelfo Nero nel forum Tradizione Cattolica






    Apparizione di S. Michele arcangelo

    8 maggio - Apparizione di S. Michele Arcangelo

    S. Raffaele arcangelo
    24 ottobre (29 settembre) - S. Raffaele, arcangelo
    S. Gabriele arcangelo
    24 marzo (29 settembre) - S. Gabriele arcangelo
    SS. Angeli custodi
    2 ottobre - SS. Angeli custodi


    https://forum.termometropolitico.it/...arcangelo.html
    San Michele Arcangelo Di AgnusDei nel forum Cattolici
    https://forum.termometropolitico.it/314412-29-settembre-dedicazione-di-s-michele-arcangelo.html
    29 settembre - Dedicazione di S. Michele arcangelo

    L'Arcangelo Michele Principe della Milizia Celeste





    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  10. #20
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    Lightbulb Re: L'Arcangelo Michele Principe della Milizia Celeste

    29 SETTEMBRE 2018: DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO…



    «29 SETTEMBRE DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Dedicazione di san Michele Arcangelo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-29set.htm



    San Michele Arcangelo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-michele-arcangelo/
    «29 settembre, San Michele Arcangelo.

    “Sul monte Gargano la venerabile memoria del beato Michele Arcangelo, quando al suo nome fu ivi consacrata una chiesa, misera veramente per la struttura, ma adorna di celeste virtù”.
    Sancte Michaël Arcangele, defende nos in proelio, contra nequitias et insidias diaboli esto presidium; imperet illi Deus, supplices deprecamur; tuque, princeps militiae coelestis, satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen.
    San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Così sia.»
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    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    “DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO
    PATRONO DELLA CITTÀ E DEL REGNO DI NAPOLI
    Doppio di I classe.
    Paramenti bianchi.
    Guéranger, L'anno liturgico - Dedicazione di san Michele Arcangelo

    Il 29 settembre era una volta consacrato a tutti gli Angeli (Introito, Orazione, Graduale, Communio); il Papa Bonifacio II, verso il 530, scelse questa data per dedicare a san Michele una chiesa nel gran circo, a Roma. La Messa, usata per la circostanza, fu quella della XVIII Domenica dopo la Pentecoste e si riferisce ad una dedicazione della Chiesa. Quella attuale è di epoca più recente. Il nome di Michele significa in ebraico: «Chi è come Dio?» e ci ricorda il combattimento che si scatenò in cielo tra «l'Arcangelo di Dio, che meritò di essere messo alla testa della milizia celeste» (preghiere per la raccomandazione dell'anima) e il demonio. Caduti noi in potere di Satana per il peccato, tocca a san Michele continuare la lotta per liberarci (Alleluia e Preghiera dopo la Messa). Egli ha vinto l'orgoglio di Satana e ci ottiene l'umiltà. Egli presiede al culto di adorazione che si rende all'Altissimo, perché offre a Dio le preghiere dei Santi, simbolizzate dall'incenso il cui fumo sale verso il cielo (Offertorio, Benedizione dell'incenso). Quando un cristiano ha abbandonato questo mondo, si prega che il vessillifero san Michele lo faccia entrare nel cielo (Offertorio della Messa da Requiem): sovente viene rappresentato con la bilancia della giustizia divina, dove sono pesate le anime. Il suo nome si trova nel Confiteor dopo quello di Maria Santissima Sempre Vergine, che è la regina degli Angeli. Angelo protettore della Sinagoga, san Michele è anche quello della Chiesa che le succedette. La liturgia attribuisce a lui la rivelazione del futuro fatta a san Giovanni nella sua Apocalisse (Epistola).
    • Sermone di san Gregorio Papa.
    Omelia 34 sul Vangelo, prima della metà.
    Noi diciamo esserci nove ordini di Angeli, perché sappiamo positivamente per testimonianza della Sacra Scrittura che ci sono: Angeli, Arcangeli, Virtù, Potestà, Principati, Dominazioni, Troni, Cherubini, e Serafini. Che ci siano gli Angeli e gli Arcangeli lo attestano quasi tutte le pagine della Sacra Scrittura. Dei Cherubini e dei Serafini parlano di frequente, com'è noto, i libri dei profeti. Inoltre l'Apostolo Paolo enumera anche i nomi di altri quattro ordini, scrivendo così agli Efesi: «Al disopra d'ogni Principato, e Potestà, e Virtù, e Dominazione». E scrivendo ai Colossesi, dice ancora: «Sia i Troni, sia le Potestà, sia i Principati, sia le Dominazioni». Aggiungendo dunque i Troni ai quattro ordini di cui parla agli Efesini, si hanno cinque ordini; e se ad essi si aggiungono gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, si trova che esistono realmente nove ordini di Angeli.
    Ora è da sapersi che il nome di Angeli designa il loro ufficio, non la loro natura. Perché se questi santi Spiriti della patria celeste sono sempre Spiriti, non possono però dirsi sempre Angeli; ed essi sono Angeli allora soltanto che annunziano qualche cosa. Onde dal Salmista si dice: «Egli fa Angeli i suoi spiriti», come se dicesse esplicitamente: Quelli che ha sempre come Spiriti li fa, quando vuole, anche Angeli. Ora quelli che annunziano cose meno importanti, sono detti Angeli; e Arcangeli quelli che annunziano i più grandi misteri. Onde è che a Maria Vergine non è mandato un Angelo qualsiasi, ma l'Arcangelo Gabriele; trattandosi qui del più grande messaggio, era ben giusto che compisse questo ministero il più grande Angelo. E per questo vengono contrassegnati con nomi particolari, che esprimano insieme gli effetti della loro operazione. Così Michele significa: Chi è come Dio? Gabriele: Fortezza di Dio, Raffaele: Medicina di Dio.
    Ed ogni volta che si tratta di qualche cosa di straordinario, si dice che viene mandato Michele; affinché e il nome e l'azione stessa faccia comprendere che nessuno può far ciò che Dio fa colla sua incomparabile potenza. Così anche quell'antico nemico, che nella sua orgogliosa ambizione d'essere simile a Dio, diceva: «Salirò al cielo, innalzerò il mio trono sopra le stelle del cielo, sarò simile all'Altissimo», allorché alla fine del mondo sarà lasciato in tutta la sua forza per essere poi schiacciato nell'eterno supplizio, è rappresentato come combattente contro l'Arcangelo Michele, secondo che dice Giovanni: «S'ingaggiò battaglia coll'Arcangelo Michele». Anche a Maria si manda Gabriele, che s'intitola Fortezza di Dio; veniva infatti ad annunziare colui che per far sentire la sua forza alle potenze dell'aria, si degnò di apparire umile. Infine Raffaele significa, come s'è detto: Medicina di Dio; e infatti esso toccando gli occhi di Tobia, come per guarirlo, dissipò le tenebre della sua cecità.
    SANTA MESSA
    • Omelia di san Girolamo Prete.
    Libro 3 Commento al cap. 18 di Matteo.
    Dopo il ritrovamento dello statere, dopo il pagamento dei tributi, che significa l'improvvisa domanda degli Apostoli: «Chi è, secondo te, più grande nel regno dei cieli?». Avendo visto ch'era stato pagato lo stesso tributo per Pietro e per il Signore, dall'uguaglianza del prezzo credettero che per aver pagato quanto il Signore, Pietro fosse stato innalzato su tutti gli Apostoli; e perciò domandano chi sia più grande nel regno dei cieli. E Gesù vedendo i loro pensieri e intendendo il motivo del loro errore, vuole guarire in essi il desiderio della gloria colla gara dell'umiltà.
    «Che se la tua mano o il tuo piede t'è d'inciampo troncalo e gettalo via da te». Certo è inevitabile che succedano degli scandali, ma guai all'uomo, per colpa del quale succede ciò che deve avvenire nel mondo. Quindi si deve troncare ogni affetto, rompere ogni parentela, quando c'è timore che per ragione della pietà, i credenti siano esposti agli scandali. Se c'è qualcuno, egli vuol dire, che t'è così congiunto sì come una mano, un piede, un occhio; e t'è utile e attaccato da mettere a tua disposizione la sua perspicacia, ma ti riesca d'inciampo, e per la diversità dei costumi ti trascini alla perdizione, è meglio che ti privi della sua intimità e dei suoi vantaggi materiali, affinché, mentre vuoi guadagnare parenti e amici, tu non ne abbia cagione di rovina.
    «Vi dico che i loro Angeli nei cieli vedono sempre il volto del Padre mio». Aveva detto di sopra, sotto la figura della mano, del piede e dell'occhio, di dover troncare tutte le parentele e amicizie, che potessero essere causa di scandalo; ora egli tempera il rigore di quella sentenza colla seguente raccomandazione, dicendo: «Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccini». Io, vuol dire, vi raccomando sì la severità, ma insegnandovi insieme di mescolarvi la dolcezza. «Perché i loro Angeli nei cieli vedono sempre il volto del Padre». Grande è la dignità delle anime, tanto che ciascuna fin dal principio della sua esistenza ha un Angelo delegato alla propria custodia. Quindi leggiamo nell'Apocalisse di Giovanni: «All'Angelo di Efeso, e a quello delle altre chiese scrivi così». Anche l'Apostolo comanda alle donne di velarsi in chiesa il capo per riverenza degli Angeli.”
    https://sardiniatridentina.blogspot....ngelo.html?m=1
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...12&oe=5C563FC2





    «NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DEI SANTI ANGELI CUSTODI.
    (23 Settembre - 1 Ottobre)

    ℣. Deus, ☩ in adiutorium meum intende.
    ℞. Domine, ad adiuvandum me festina.
    Gloria Patri.
    [℣. Provvedi, ☩ o Dio, al mio soccorso.
    ℞. Signore, affrettati ad aiutarmi.
    Gloria al Padre.]
    Sesto giorno.
    Ineffabile mio Consigliere, santo Angelo mio Custode, che colle più vive illustrazioni mi fate sempre conoscere la volontà del mio Dio e i mezzi più opportuni per adempirla, io vi saluto e vi ringrazio unitamente a tutto il coro delle Dominazioni elette da Dio a comunicarci i suoi decreti ed a somministrarci la forza di dominar le nostre passioni, e istantaneamente vi prego di sgombrare dalla mia mente tutte le importune dubbiezze e le perniciose perplessità, affinché, libero da ogni timore, secondi sempre i vostri consigli, che sono consigli di pace, di giustizia e di santità.
    Angele Dei.
    ℣. Ora pro nobis, beate Dei Angele.
    ℞. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
    Oremus.
    Deus, qui ineffabili providentia sanctos Angelos tuos ad nostram custodiam mittere dignaris, largire supplicibus tuis, et eorum semper protectione defendi, et æterna societate gaudere.
    Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
    ℞. Amen.
    [℣. Prega per noi, beato angelo di Dio.
    ℞. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
    Preghiamo.
    Dio, che nell'ineffabile provvidenza, ti degni di mandare i tuoi santi Angeli a nostra custodia, concedine, ti supplichiamo, e di esser sempre difesi dalla loro protezione e di godere in eterno della loro compagnia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
    ℞. Amen.]»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a2&oe=5C597F8E










    Santa Messa celebrata da Don Frank Sauer, ospite alla "Domus Marcel Lefebvre" di Don Floriano Abrahamowicz il quale l’ha introdotto e presentato durante l’omelia, venerdì 29 settembre 2017 per la Festa di San Michele Arcangelo:


    «Festa di San Michele Arcangelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=tkZfJG5FSe0
    Santa Messa e benedizione della statua di San Michele Arcangelo
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php »




    https://www.agerecontra.it/
    https://www.agerecontra.it/?s=San+Michele
    https://www.agerecontra.it/2017/09/l...stasia-a-roma/


    L?ORAZIONE ORIGINALE DI PAPA LEONE XIII A SAN MICHELE: UNA PROFEZIA CIRCA LA FUTURA APOSTASIA A ROMA ? Amici di Fra Daniele
    “L’ORAZIONE ORIGINALE DI PAPA LEONE XIII A SAN MICHELE: UNA PROFEZIA CIRCA LA FUTURA APOSTASIA A ROMA.”
    http://www.amicidifradaniele.it/sito...c_-300x185.jpg


    “Orazione originale di Papa Leone XIII a San Michele Arcangelo
    https://www.youtube.com/watch?v=EM9_JrGlPfY

    (…) Questi astuti nemici hanno riempito ed inebriato con impudenza ed amarezza la Chiesa, la Sposa dell'immacolato Agnello, ed hanno posto empie mani sui suoi più sacri possedimenti. Nel Luogo Santo medesimo, nel quale è stata stabilita la Sede del beatissimo Pietro e la sedia della Verità per la luce del mondo, essi hanno innalzato il trono della loro abominevole empietà, con l'iniquo piano per il quale allorché il Pastore viene colpito le pecore siano disperse. (…)”


    https://gloria.tv/article/Va97uNwuaNp26p7BxrNxD4B6F

    https://www.antoniosocci.com/lagghia...pa-leone-xiii/



    https://it.wikipedia.org/wiki/Preghiera_a_san_Michele

    «La preghiera a san Michele Arcangelo è un insieme di preghiere della tradizione cristiana cattolica. Il 13 ottobre 1884 papa Leone XIII avrebbe avuto una visione - al termine della Messa in Vaticano - nella quale il Maligno minacciava la Chiesa: subito dopo aveva composto la preghiera (in forma estesa), raccomandando che fosse recitata al termine di ogni messa, oltre ad inserirla nella raccolta degli esorcismi. Nel 1886, ciò divenne una legge interna alla Chiesa e la preghiera a San Michele in forma abbreviata fu inserita insieme alle Preci leonine, da recitare al termine delle messe non cantate. La preghiera continuò ad essere recitata fino al 26 settembre 1964, quando, con la riforma liturgica nata in seno al Concilio Vaticano II, l'istruzione "Inter oecumenici" n.48, § j, decretò: "...le preghiere leoniane sono soppresse".
    (…) Papa Leone XIII è autore del De exorcismis et supplicationibus quibusdam, raccolta di esorcismi, fra i quali rientra l’Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos, uno dei più potenti: nella prima parte, il papa inserì la Preghiera a San Michele, invocato come "Principe gloriosissimo delle milizie celesti", come "custode e patrono della Santa Chiesa".
    (…) L'esorcismo contiene la profezia, per la quale il demonio e i suoi adoratori prenderanno il controllo del papato (sede di Pietro [apostolo, primo papa] e la Cattedra della Verita' ) da un certo punto in avanti nella storia, ma senza mai riuscire a prevalere su essa.
    (…) La versione del 1884 era interamente recitabile anche dai fedeli. La differenza consisteva in pochi punti distinti per i chierici e nel pronunciare anche a voce le parole del Segno della Croce, tracciato con la mano destra (ed eventuali sacramentali,nella parte della invocazione a Dio e ai Santi (omessa nella "versione light"), caratteristica ben nota e sempre presente nella preghiera di tipo esorcistico.
    Testo latino riformato
    (…) La preghiera fu inserita, in forma estesa, in un esorcismo che lo stesso pontefice Leone XIII fece inserire nel Rituale Romanum (…) Fino al 1964, questa forma integrale era tutta recitata privatamente dai fedeli, e al termine delle messe non cantate.

    In Nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti.
    Princeps gloriosissime caelestis militiae, sancte Michael Archangele, defende nos in proelio et colluctatione, quae nobis adversus principes et potestates, adversus mundi rectores tenebrarum harum, contra spiritualia nequitiae, in caelestibus.
    Veni in auxilium hominum, quos Deus creavit inexterminabiles, et ad imaginem similitudinis suae fecit, et a tyrannide diaboli emit pretio magno. Proeliare hodie cum beatorum Angelorum exercitu proelia Domini, sicut pugnasti contra ducem superbiae Luciferum, et angelos eius apostaticos: et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in coelo. Sed proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seducit universum orbem; et proiectus est in terram, et angeli eius cum illo missi sunt.
    En antiquus inimicus et homicida vehementer erectus est. Transfiguratus in angelum lucis, cum tota malignorum spirituum caterva late circuit et invadit terram, ut in ea deleat nomen Dei et Christi eius, animasque ad aeternae gloriae coronam destinatas furetur, mactet ac perdat in sempiternum interitum.
    Virus nequitiae suae, tamquam flumen immundissimum, draco maleficus transfundit in homines depravatos mente et corruptos corde; spiritum mendacii, impietatis et blasphemiae; halitumque mortiferum luxuriae, vitiorum omnium et iniquitatum.
    Ecclesiam, Agni immaculati sponsam, faverrimi hostes repleverunt amaritudinibus, inebriarunt absinthio; ad omnia desiderabilia eius impias miserunt manus. Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae; ut percusso Pastore, et gregem disperdere valeant.
    Adesto itaque, Dux invictissime, populo Dei contra irrumpentes spirituales nequitias, et fac victoriam.
    Te custodem et patronum sancta veneratur Ecclesia; te gloriatur defensore adversus terrestrium et infernorum nefarias potestates; tibi tradidit Dominus animas redemptorum in superna felicitate locandas. Deprecare Deum pacis, ut conterat satanam sub pedibus nostris, ne ultra valeat captivos tenere homines, et Ecclesiae nocere.
    Offer nostras preces in conspectu Altissimi, ut cito anticipent nos misericordiae Domini, et apprehendas draconem, serpentem antiquum, qui est diabolus et satanas, ac ligatum mittas in abyssum, ut non seducat amplius gentes.


    Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
    Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
    Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l'armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell'orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v'è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.
    Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l'orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell'eterna morte.
    Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d'immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.
    La Chiesa, questa Sposa dell'Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c'è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
    Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono; voi, glorioso difensore contro le nefaste potestà terrene e infernali; a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
    Presentate all'Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.»





    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...lla-lotta.html
    “San Michele Arcangelo difendici nella lotta”
    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Atto di affidamento a San Michele Arcangelo;
    Preghiera a San Michele Arcangelo;
    Piccola Novena a San Michele Arcangelo;
    Devozione a San Michele ed al Preziosissimo Sangue di Gesù;
    Preghiera del Papa Leone XIII per difendere la Chiesa;
    Supplica a San Michele;
    Preghiera di protezione di Leone XIII.”





    https://www.radiospada.org
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/
    “29 settembre 2018: Dedicazione di San Michele Arcangelo.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...92&oe=5C5EBCD4





    “Il 29 settembre 440 San Leone I Magno viene esaltato al Sommo Pontificato.”

    “Il 29 settembre 855 Papa Benedetto III, già esaltato al Sommo Pontificato nel luglio dello stesso anno, viene incoronato.”

    “Il 29 settembre 1850 con la Bolla "Universalis Ecclesiae" ristabilisce la gerarchia cattolica in Inghilterra.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c7&oe=5C5A5EC3


    “Il 29 settembre 1932 con la bolla "Acerba animi" Papa Pio XI condanna nuovamente le persecuzioni laiciste in Messico.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ff&oe=5C1DBC79

    «In 29 settembre 1683 il beato Innocenzo XI, Sommo Pontefice, riceveva durante una solennissima Cappella Papale "in ringraziamento al Dio degli eserciti", lo stendardo del Gran Visir Kara Mustafa che Giovanni III Sobieski, Re di Polonia, aveva conquistato nella vittoriosa battaglia di Vienna del 12 settembre precedente. "Sospese il Pontefice quel trofeo nel Vaticano e ricompensò le prodezze del re polacco collo stocco e berrettone da lui benedetti" (cit. G. Moroni).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...67&oe=5C200F3B


    “Nella Festa di San Michele Arcangelo, nostro Patrono Celeste:

    Sancte Michael Archangele,
    defende nos in proelio;
    contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
    Imperet illi Deus, supplices deprecamur:
    tuque, Princeps militiae caelestis,
    Satanam aliosque spiritus malignos,
    qui ad perditionem animarum
    pervagantur in mundo,
    divina virtute, in infernum detrude.
    Amen.”

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...39&oe=5C23E852





    “Buona Festa di San Michele Arcangelo!”
    https://www.radiospada.org/2015/09/i...ele-arcangelo/






    Uno straordinario romanzo (che consiglio fortissimamente di comprare e leggere, io l’ho riletto più volte) di Gianvito Armenise – cattolico integrale fedele dell’IMBC e vicino politicamente a "Forza Nuova" – che inizia con la preghiera a San Michele Arcangelo alla fine della Santa Messa:


    Edizioni Tabula fati - Gianvito Armenise, Per vincere se stessi
    http://www.edizionitabulafati.it/pervinceresestessi.htm
    Gianvito Armenise, Per vincere se stessi, Tabula Fati, Chieti 2016.
    http://www.edizionitabulafati.it/pervinceresestessi.jpg






    Forza Nuova è stata fondata il 29 settembre del 1997, festa di San Michele Arcangelo, quindi oggi 29 settembre 2018 festeggia i 21 anni di fondazione, superato il ventennio forzanuovista!!!
    Forza Nuova è forse l’unico movimento politico in Italia che può essere definito di Destra radicale e che alla battaglia politica, economica e sociale associa in primis quella spirituale a favore del Cattolicesimo integrale come testimoniano ad es. certe conferenze in passato con don Floriano Abrahamowicz e l’amicizia di Roberto Fiore con Matteo Castagna, Antonio Diano e la conseguente stretta collaborazione almeno a Verona con il Circolo Christus Rex…
    Auguri a Forza Nuova, ai suoi militanti e a tutti coloro che si chiamano Michele; che il Santo Arcangelo interceda per loro e per tutti noi, Amen!!!



    Il programma politico di Forza Nuova - " Orgoglio Nazionale dal 1997 "
    http://www.forzanuova.eu/
    “Forza Nuova è un movimento politico fondato il 29 settembre del 1997, sotto il patrocinio di San Michele Arcangelo, da Massimo Morsello e Roberto Fiore.”


    Il Circolo Christus Rex apre la sede nazionale a Verona | www.agerecontra.it
    “Invochiamo l’intercessione della Santa Vergine Maria affinché ci protegga e conservi nella perseveranza e San Michele Arcangelo perché ci dia la forza nelle tribolazioni e vivifichi sempre in tutti noi le virtù di Fede, speranza e carità che desideriamo, primariamente in noi stessi e nelle nostre famiglie, per poter poi continuare a mantenere una militanza viva e ricca di grazie per la Gloria di Dio, di cui siamo solo servitori e mezzi. Chiediamo a tutti di ricordarci nelle loro preghiere.”

    “Christus Rex è un circolo cattolico di Verona, fondato nel 2007, aderente al Sedevacantismo il cui responsabile nazionale è Matteo Castagna.
    Il circolo è legato a Forza Nuova grazie alla moglie di Castagna, che ne è stata anche candidata, inoltre non è raro vedere le due associazioni sfilare assieme. I membri di CR definiscono se stessi «Cattolici Apostolici Romano Integrali», si dichiarono disponibili a collaborare con partiti o movimenti non dichiaratamente ostili al Cattolicesimo e che si schierano generalmente a “destra”. Il gruppo aderisce ad una versione attualizzata del Sodalitium Pianum.”

    “CONFERENZA 'DIO, PATRIA, FAMIGLIA' Forza Nuova, NPD, Christus Rex Verona, 10 aprile 2015.
    Intervento di Matteo Castagna Responsabile Christus Rex.
    https://www.youtube.com/watch?v=nSMlSBoH3HA”

    “Don Floriano Abrahamowicz, Matteo Castagna e Andrea Giacobazzi – Presentazione del libro “Anche se non sembra”:
    https://www.youtube.com/watch?v=e_Dc1x2qhnY
    Anche se non sembra





    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    29 septembre : Dédicace de Saint Michel Archange :: Ligue Saint Amédée
    “29 Septembre : Dédicace de Saint Michel Archange.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...el_arcange.jpg





    “Prière à Saint Michel Archange du Pape Léon XIII.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...44&oe=5C539B53





    "Quis ut Deus?"
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b4&oe=5C2367B6







    “29 SETTEMBRE DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO
    L'anno liturgico di dom Prosper Guéranger.”
    Guéranger, L'anno liturgico - Dedicazione di san Michele Arcangelo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-29set.htm






    SAN MICHELE ARCANGELO PREGA PER NOI - SOPRATTUTTO PER COLORO CHE SONO STATI BATTEZZATI COL TUO STESSO SANTO NOME - ED INTERCEDI PER LA NOSTRA BUONA MORTE!!!
    Ora pro nobis, Sancte Míchaël Archángele!!!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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