Roma, 28 novembre 2005 - Rai24news
Il Limbo, il luogo in cui finirebbero i bambini morti senza battesimo, non esiste. E' quanto esprimono i membri della Commissione Teologica
Internazionale in un documento sulla "sorte dei bambini morti senza battesimo, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza".
Josef Ratzinger, che fino allo scorso aprile presiedeva regolarmente i lavori della Commissione, e dunque condivideva l'idea di eliminare il Limbo dal catechismo, dovrà ora pronunciarsi sull'argomento come Papa.
Una prima bozza del documento gli sarà sottoposta nei prossimi giorni dal suo successore alla guida dell'ex Sant'Uffizio, William Josef Levada, che da oggi al 2 dicembre presiede per la prima volta una sessione dei lavori della Commissione Teologica.
Giovanni Paolo II definì la questione "del massimo interesse". Fu proprio Wojtyla a invitare la Commissione Teologica Internazionale a esprimersi in merito, favorendo l'elaborazione del documento cui la Commissione ha lavorato fino ad aprile scorso.
Da secoli la dottrina cattolica si interroga circa l'esistenza del Limbo. Il Concilio di Cartagine, nel 418, si pronunciò contro la teoria che voleva i bambini morti senza battesimo ammessi totalmente alla felicità soprannaturale. Contro quella teoria si espresse anche Sant'Agostino, secondo il quale il "limbo dei bambini" sarebbe eterno perché la loro condizione (nessun peccato, se non quello originale) dura per sempre. Quest'ultima rimase per tutto il Medioevo la visione dominante .
Dal Limbo alla misericordia divina
Ancora oggi la questione rimane scottante e resa ancora più complessa dal fatto che il Vangelo individua esplicitamente nel Battesimo la condizione primaria per la salvezza delle anime ("Chi credera' e sara' battezzato sara' salvo" ).
La tendenza dei teologi contemporanei è di mettere da parte il determinismo, ponendo l'accento sul valore della misericordia divina.
Nell'attuale Catechismo della Chiesa cattolica, al n. 1261, si legge: "Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non puo' che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio, 'il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati' (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesu' verso i bambini, che gli ha fatto dire: 'Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite' (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo".