Ecco il resoconto delle intercettazioni telefoniche sul caso Serravalle pubblicato sul Corriere della Sera, che fa vedere che intreccio ci sia fra imprenditori e politici(tanto di destra con Lunardi,Pera,Tremonti..e perfino Fede... e sinistra con Bersani e il presidente della provincia di Milano Penati e la Unipol).Tanti elettori si scontriano parliano di destra e sinistra, mentre questi fanno solo affari.
CDL e Unione due comitati di malaffare



Marcellino Gavio, una vita tra affari e politica. Il suo capolavoro, l’imprenditore di Tortona sembrava averlo firmato il 19 febbraio 2004, quando era riuscito a far nominare consigliere d’amministrazione dell’autostrada pubblica Milano Serravalle il suo braccio destro Bruno Binasco: l’uomo che appena nove mesi prima, pur di guadagnare l’ennesima prescrizione, aveva dovuto risarcire 125 mila euro «come imputato di corruzione ai danni della stessa Serravalle». Ma ora le intercettazioni del 2004, archiviata a Milano l’indagine sull’ex presidente della provincia Ombretta Colli, vengono rilette da altri magistrati. Come i pm di Torino. Per spiegare i retroscena politici di mille altri affari: la rete di protezione di Gavio.
L’ASSE LUNARDI-PERA — Il 10 marzo 2004, annota la Guardia di Finanza, «il ministro Lunardi avanza a Gavio precise richieste sulla persona da nominare alla presidenza della Salt, l’autostrada ligure-toscana ».
Gavio (chiamante): «Ciao Pietro». Lunardi: Come stai? (...) Senti, quella persona con cui abbiamo fatto colazione un po’ di tempo fa lì a palazzo Giustiniani (...) Lui mi diceva che ha saputo che oggi c’è un consiglio lì e nominano un ds di La Spezia... No perché, guarda che fareste la fine di..
Gavio: No! Stai tranquillo di no! Te l’ho detto che facciamo uno interno e poi facciamo entrare Nanni Fabbri... e il sindaco di Sarzana... Non fa il presidente, sicuro!
Lunardi: Grazie. Però adesso chi è il presidente?
Gavio: Presidente faccio Arona, uno dei miei (...)
Lunardi: ma quello lì di Sarzana è molto di là... Bisognerebbe un pochino ripulire...
Gavio: L’unico che ha poteri è il vicepresidente, il suo di Pera
Lunardi: si, ma non è che valga molto...
Gavio: no, è un architetto molto scarso...
8 giugno,
Gavio protesta con un familiare: «Guarda Mino sono stufo, devo andar da Pera, lui vuole un presidente ma si arrabbiammo gli altri».
Ore 20.49. Gavio: Sono andato da Pera e mi sono sentito una girata da fuori di matto perché non facciamo il presidente... Adesso vediamo cosa possiamo fare per aiutarlo a far ’ste strade....»
24 agosto 2004. Brogliaccio della Gdf: «Gavio dice che domani è in Toscana perché ha problemi con il nuovo presidente che gli ha fatto nominare Pera. Gavio dice che è un medico e non sa nulla di autostrade e che dovrebbe accontentarsi di prendere i soldi e non intralciare il loro lavoro. Gavio dice che secondo Pera Berlusconi era d’accordo, ma secondo Gavio Berlusconi non sa nulla».
FEDE MESSAGGERO ANAS — Muovendo Emilio Fede, stando alle intercettazioni, Gavio riuscirebbe ad arrivare a Berlusconi e salvare i poteri finanziari di Vincenzo Pozzi, direttore g e n e r a l e d e l - l’Anas, minacciati dal ministro Tremonti. 11 marzo, ore 15.35.
Fede: Marcello?
Gavio: Ciao Emilio... Senti io avevo un piccolo problemino... tu sabato sei in circolazione?
Fede: si certo.
Gavio: quando vai ad Arcore?
Fede: Sono stato l’altro ieri... e questo fine settimana, salvo contrattempi, dovrei andare là.
Gavio: Volevo farti un messaggino... piccola cosa, eh?
Fede: facciamolo. Io al 90% dovrei andare con lui in Sardegna. (...) Gavio: Va bene, allora te lo faccio avere sabato... Senti. io sono qua con un amico che è Pozzi dell’Anas, che vuole salutarti, un caro amico.
Pozzi: Direttore!
Fede: Proprio nel momento in cui salutavo una persona per bene (risata). Pozzi: Troppo gentile.. il fatto è che il piacere di conoscerti quanto prima...
Fede: questo assolutamente... Noi diamo sempre un appoggio a quello che riteniamo legittimo.. chi sta lavorando per rifare l’Italia, per rifare le strade che erano state massacrate..
Stesso giorno, Gavio a Binasco: «Dunque ci sono degli spostamenti... Il ministro Tremonti vuole mandare una persona a direttore generale... in quel caso si sfascerebbe l’Anas... perché rimane divisa dal punto di vista finanziario la struttura.... Lui dovrebbe fare chiacchiere col Berlusca sabato quando vanno in Sardegna, per dire:ma stiamo attenti perché Tremonti vuol mandare ’sto... mi ha fatto il nome di Basile, quello dell’Eti..... Binasco: Oh per carità.
Gavio: Io a Fede gli ho già fatto un colpettino... mando due righe domattina da mandar su... molto riservate... per poter dire che noi l’abbiamo aiutato... questo adesso piange, viene da noi a piangere... Perché se viene uno che comanda lui, io non posso vedere più nè i piani finanziari nè tutto, insomma.
Binasco: No, iattura! 22 marzo 2004. Gavio: Ti vedo sempre in televisione....
Fede: Io ieri ho parlato a lungo con lui, però spero di vederlo oggi di persona per quella cosa anche se sta un po’ incasinato...
Gavio: tu manovri sempre in modo cauto, perché poi ti parlo a voce... Cauto, tu sei un maestro in materia
Fede: si appunto
Gavio: Se possiamo, è una persona che vale... però stai molto guardingo... si rischia la guerra con il tesoro...
LA SPONDA SINISTRA — Nel giugno 2004 Ombretta Colli (FI)perde le elezioni. Il nuovo presidente della provincia di Milano è Filippo Penati (Ds). Gavio e Binasco già progettano di allacciare «un buon rapporto» con la sinistra. Gavio rivela: «Sto facendo un pensierino sottovoce a vendere tutto per 4 euro ». Binasco: «Sicuramente portiamo a casa dei bei soldi». Gavio: «E non facciam sangue cattivo che questi ci fan diventare matti». Il 28 giugno Binasco dice a Gavio che «il problema non è Penati, perché con lui un accordo lo si trova, il vero problema è Albertini». Il 30 giugno «Bersani dice a Gavio che ha parlato con Penati... Dice a Gavio di cercarlo per incontrarsi in modo riservato: ora fermiano tutto e vedrà che tra una decina di gironi quando vi vedrete troverete un modo ».

5 luglio 2004. Penati: Buon giorno, mi ha dato il suo numero di telefono l’onorevole Bersani... Gavio: Sì, volevo fare due chiacchiere con lei quando era possibile... Penati: Guardi, non so... beviamo un caffè. Alla fine Penati compra il 15% della Serravalle da Gavio a 8,83 euro per azione. E Gavio porta a casa una plusvalenza di 176 milioni di euro. Prezzo fissato da Guido Roberto Vitale, che è anche advisor di Unipol.
02 dicembre 2005