La gara per Volare parte da 16 milioni
di Francesco Allegra
MF 2/12/2005
Volare group vale almeno 16 milioni. La stima emerge da una fresca perizia sugli asset della compagnia aerea, che si trova in amministrazione straordinaria da quasi un anno dopo il crack di fine 2004. Il documento, redatto dagli advisor di Reconta Ernst&Young (che insieme con la merchant Ambromobiliare affiancano Carlo Rinaldini, commissario straordinario di Volare), è stato presentato mercoledì al comitato di sorveglianza del ministero per le attività produttive e ieri è stato reso accessibile ai dieci soggetti, tra cui Alitalia , che hanno presentato manifestazione d'interesse per rilevare il vettore. Il valore di 16 milioni circa è il risultato di una valutazione tecnica sugli asset della compagnia, a cominciare dalla redditività prevista per gli slot aeroportuali (i diritti di decollo e atterraggio), ma inevitabilmente finirà per rappresentare una sorta di base d'asta nella gara in corso per aggiudicarsi il gruppo di Gallarate. Intanto, Rinaldini e gli advisor in questi giorni stanno valutando l'ammissibilità di alcune delle dieci candidature ricevute. Nessun problema per Alitalia , Air One, per il tandem Meridiana-Eurofly, Blue panorama, Miro Radici group (gruppo meccano-tessile bergamasco) e per la Neos di Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli e consigliere d'amministrazione Ifil . Sembra invece a rischio la posizione dell'unico candidato straniero, il vettore charter newyorkese Central holiday group, il quale non sarebbe in possesso dei requisiti necessari. Mentre gli altri tre soggetti, cioè WindJet, ItAli airlines e Air Italy, per essere ammessi definitivamente dovranno probabilmente presentare lettere bancarie di garanzia.
Va infine registrato il rumore provocato dalla candidatura Alitalia tra gli altri concorrenti. Alcuni di essi, contattati da MF, sollevano il dubbio che, se Alitalia dovesse conquistare la trentina di slot su Milano-Linate detenuti da Volare, tale concentrazione potrebbe comportare problemi di Antitrust. Altri si chiedono se la compagnia, che si trova nel bel mezzo di un aumento di capitale da un miliardo di euro, abbia dato adeguate informazioni al mercato sul possibile acquisto di Volare. Altri concorrenti ancora, infine, si chiedono come faccia Alitalia ad accollarsi i circa mille dipendenti Volare (il bando di gara prevede l'impegno al mantenimento del livello occupazionale), considerando che la compagnia sta riducendo l'organico in base all'accordo sindacale, siglato l'anno scorso, che prevedeva 3.700 esuberi complessivi. Dubbi leciti o no? Si vedrà. Quel che appare chiaro è che la mossa di Alitalia su Volare ha sparigliato i giochi in una partita che altrimenti si sarebbe giocata tutta tra operatori di medie e piccole dimensioni.
(fonte: Milano Finanza)