Originariamente Scritto da
Il Pretoriano
Ieri sono riuscito in extremis a raggiungere Roma e a partecipare alla Fiaccolata.
Bella, molto bella! Ben riuscita per chi come me non si aspettava sfracelli anzi ero certo che non si sarebbe andati oltre quel numero di partecipanti circa 2000 (veri!).
Una fiaccolata molto importante e significativa soprattutto nell'analisi che se ne può fare dopo.
Si è dimostrato che c'è un mondo vivo e vitale che lotta per una verità scomoda, ma si è anche dimostrato che quel mondo è fuori dal mondo!
Non c'è stato seguito, la "gente comune" non ha partecipato, i fascisti sono sempre fascisti anche quando hanno ragione e quindi hanno sempre torto e vanno ghettizzati!
Il Corriere della Sera non riporta una riga che sia una sulla fiaccolata, perso nella politichetta e nelle schermaglie preelettorali. Libero porta un trafilettino misero con poche dichiarazioni dei soliti pavoni.
Quindi, dal punto di vista mediatico, un fallimento! Non perchè il Corsera sia il Vangelo, ma perchè è sintomatico di una voluta e premeditata indifferenza che circonda la vicenda.
Ieri si è dimostrata anche la pochezza dei dirigenti politici dei partiti d'area. Se, grazie a Dio, quelli di AN hanno avuto la decenza di non presentarsi, esclusi i romani: Piso (federale di AN ex TP), Buontempo, Malcotti e pochi altri, mi domando dove erano in vari Fiore, Tilgher e Romagnoli?
C'era perfino l'oca giuliva col marito, ma non c'erano i "capi".
Troppo superbi per mescolarsi fra i militanti comuni che ieri portavano una fiaccola?
Troppo stupidi per capire che la Politica con la maiuscola è anche e soprattutto questa?
Che pena vedere centinaia di soldati senza generali!
Mi dicono che tra i partecipanti, dopo AN-AG, i più numerosi (si sa!) erano quelli di FN, mi domando: ma i vent'anni d'esilio di Fiore, dovuti anche alla strage di Bologna, non bastavano per farlo stare al corteo?
Che delusione!
Comunque un plauso agli organizzatori, un abbraccio a Luigi e un saluto a tutti i forumisti che ieri c'erano!
A noi!
Il Pretoriano
"Alme Sol, curru nitido diem qui
promis et celas aliusque et idem
nasceris, possis nihil urbe Roma
visere maius."