Ricevo e riporto.


Si è inaugurata ieri sera a Reggio Calabria, nella suggestiva cornice del Castello Aragonese – ore 18,30 del 2 dicembre 2005 - la mostra “Julius Evola: arte come alchimia, mistica, biografia. Opere e documentazione” , che resterà aperta fino al 6 gennaio 2006.

L’evento, realizzato dal Comune di Reggio Calabria in collaborazione con la Fondazione Julius Evola e con il Centro Studi Libero Pensiero, prosegue oggi 3 dicembre, alle ore 10,00, nel Salone Conferenze del Palazzo della Provincia col convegno “Attraversando Julius Evola: segreto e attuale ”. Dopo i saluti del sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti e l’intervento dell’assessore all’istruzione Amedeo Canale, il convegno si articola nei seguenti interventi: Vitaldo Conte, docente di Storia dell’Arte AA.BB. di Catania e critico d’arte, coordinatore della mostra, relaziona su Alchimie e maschere di Evola, Gianfranco de Turris, studioso del pensiero evoliano e segretario della Fondazione J. Evola, guida una Introduzione alla ‘sconveniente’ figura di Evola, Carlo Fabrizio Carli, scrittore e critico d’arte, parla di Alchimia e mistica nell’arte di Evola, Gabriele Simongini, docente di Storia dell’Arte AA.BB. di Roma e critico d’arte de “il Tempo” , su Evola e l’astrazione spirituale dal ‘900 ad oggi , Valerio Zecchini, poeta e performer, recita, infine, brani da ” La parole obscure du paysage intérieur ”.

Ho partecipato ieri sera con l’amico e collaboratore de “La Cittadella” Gennaro D’Uva all’inaugurazione. Devo dire che abbiamo provato una certa commozione nel vedere sull’ingresso del bellissimo castello reggino (non v’era più adeguata sede per il “graalico” Evola) campeggiare uno striscione con scritte a lettere cubitali le due magiche parole JULIUS EVOLA. Vi era molto pubblico tra cui - devo aggiungere – anche delle bellissime ragazze e signore, il che non sarebbe spiaciuto ad Evola. Un certo effetto lo dava anche il vedere la presenza di carabinieri in alta uniforme, con mantello e pennacchio: una bella rivincita postuma per l’Evola portato, già paralitico, in tribunale, nel processo dei FAR. E certamente di tutto ciò non si può non ringraziare il sindaco alleanzino di Reggio, Giuseppe Scopelliti.

Abbiamo avuto il piacere, in questa occasione, di conoscere di persona Gianfranco de Turris, che ha messo a disposizione della mostra reggina materiale della Fondazione e non difficilmente osservabile in altre occasioni. La mostra non presenta, infatti, solo i bellissimi quadri di Evola, alla cui magia è difficile sottrarsi ancor oggi, ma anche una serie straordinaria di documenti: dalle pagine originali dei giornali su cui Evola scrisse (da “Regime Fascista” fino al “Meridiano”) alla mai pubblicata lettera di Umberto II al Filosofo, dai documenti del Minculpop a quelli della Questura, fascista e “democratica”. Da segnalare la fotocopia della famosa carta di scatola da sigari con le firme (Evola, Pavolini, Preziosi ecc.) raccolte al Quartier Generale di Hitler, dopo la liberazione di Mussolini dalla prigionia badogliana.

Insomma, un Evento riuscito e un punto fondamentale nella riscoperta e valorizzazione pubblica di Julius Evola.

Il catalogo della Mostra, dal titolo JULIUS EVOLA. ARTE COME ALCHIMIA, MISTICA, BIOGRAFIA, a cura di Vitaldo Conte e con testi di Carlo Fabrizio Carli e Gianfranco de Turris è edito da IRITI EDITORE, Via del Torrione 3\, 89125 Reggio Calabria, tel. 0965.811278, www.iritieditore.com.

Sandro Consolato, direttore culturale de “La Cittadella”