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Discussione: Ucraina 20 anni dopo

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    Predefinito Ucraina 20 anni dopo

    Ucraina 20 anni dopo

    di Denis Neceporuk

    L’articolo, apparso nel giornale del Partito Comunista di Ucraina, Kommunist, delinea il disastroso bilancio dei quasi 20 anni trascorsi dalla restaurazione del capitalismo.

    Subito dopo la criminale disintegrazione dell’URSS, l’Ucraina era tra i paesi più sviluppati del mondo. Ciò è riconosciuto dagli stessi nazionalisti borghesi. Avevamo prestazioni sociali straordinarie, del cui valore allora la gente non sembrava rendersi conto. Istruzione gratuita e un sistema sanitario di qualità e soprattutto gratuito. Secondo quanto aveva previsto il partito, entro l’anno 2000 tutti avrebbero dovuto disporre di un alloggio gratuitamente. I prezzi dei principali prodotti alimentari, le spese per l’alloggio, le tariffe del trasporto pubblico erano gli stessi da 50 anni. Le spese comunali, le tariffe del gas e dell’energia elettrica, ammontavano a pochi centesimi. La gente consumava prodotti naturali. Disoccupazione, inflazione, vita senza un tetto, licenziamenti, indebitamenti, crediti al 30% di interesse, ecc., erano cose che conoscevano solo quelli che non vivevano nell’URSS.

    Per la generazione attuale tutto ciò sembra fantascienza. Nel 2009 è impossibile immaginare che ciò sia possibile.

    Eravamo 52 milioni. Non solo avevamo armi nucleari (il terzo arsenale nel mondo, dopo Russia e USA), ma un esercito di un milione di effettivi, capace di difendere la popolazione da qualsiasi nemico. Il paese esisteva e si sviluppava. Ne eravamo orgogliosi. Ma in modo incredibile, in solo 20 anni, il che equivale a quattro piani quinquennali sovietici, ci hanno trasformato in uno dei paesi più arretrati, non solo d’Europa, ma del mondo. Il più arretrato e indifeso ad ogni livello. Per quanto sembri incredibile, il tradimento e il capitalismo hanno assolto fino in fondo al loro ruolo.

    Tutto è iniziato con l’avvio delle riforme di mercato e la sostituzione del sistema sociale socialista con quello capitalista. Tutto è iniziato con Gorbaciov. Dopo la caduta dell’URSS, i vecchi ideologi del comunismo hanno iniziato a costruire il capitalismo in ognuno dei loro paesi, sostituendo il dollaro alla falce e martello. A noi è toccato Kravchuk, ai russi Eltsin, ai georgiani Shevarnadze, ecc.

    Occorre riconoscere che allora, all’inizio degli anni 90, la gente credeva ancora nei propri governanti. Ogni cittadino sapeva che i dirigenti del paese, i deputati, il partito e i funzionari, per definizione avevano l’obbligo di lavorare per il bene del popolo e dello stato. Ma disgraziatamente la gente non ha tenuto conto di un dettaglio importante: i cosiddetti democratici e patrioti di osservanza europeista, avevano come unico obiettivo il lucro, accumulare immense fortune a spese dei comuni mortali.

    Tutte le riforme di mercato perseguivano il medesimo scopo: appropriarsi della proprietà statale, distruggere le aziende collettive e successivamente instaurare un regime liberale a vantaggio dei grandi proprietari. Disgraziatamente tutto ciò che favoriva il successo di pochi e conduceva all’impoverimento della maggioranza, fu messo in pratica.

    Tutte le disgrazie del nostro paese sono opera di Kravchuk, Kuchma, Yuschenko e di tutti coloro che hanno occupato il potere negli ultimi 20 anni. E’ bene sapere che nessuno ha mai chiesto al popolo se sceglieva la via capitalista. Tutto è stato fatto di nascosto, sotto l’apparenza di un presunto amore per l’Ucraina e la nazione, con la scusa della democrazia e dell’umanismo europeo.

    Come risultato della controrivoluzione capitalista, il popolo ucraino ha perso il potere e il controllo su tutto ciò che riguarda il paese. Oggi una minoranza governa sulla maggioranza. 50 persone possiedono la terza parte del PIL del paese. I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

    Dopo averci procurato la crisi economico-finanziaria, i capitalisti pretendono di uscirne a spese della gente di buon senso. Il governo della Timoshenko ha indebitato tutto il popolo. Gli “arancioni” continuano imperterriti a vendere imprese e a chiedere crediti. E osano pure farsene un vanto.

    Il “garante” Yuschenko nei suoi interventi insiste continuamente sulla sua intenzione di indirizzarsi unicamente ad una delle nazionalità dell’Ucraina. In questo gli fa eco l’altra “politicante”, armandosi di ideologia filo-fascista per attrarre l’elettorato.

    Ma il caso vuole che, giorno dopo giorno, siano sempre meno quelli che danno ascolto a tali “pseudo-patrioti”. Per non parlare di coloro che vengono qualificati come “nazionalità aliene” (russi e altre minoranze, ndt). In Ucraina, a soffrire siamo tutti, senza distinzione.

    Purtroppo, dobbiamo constatare che la nazione che hanno “forgiato” si può riassumere nelle seguenti cifre:

    Siamo circa 46 milioni, di cui

    Circa 10 milioni vivono sotto il livello della povertà.

    Più di 3 milioni sono disoccupati.

    Circa un milione e mezzo soffre la fame.

    Circa 190.000 muoiono ogni anno di cancro. Su 1.500 ammalati, 900 muoiono.

    700.000 sono malati di tubercolosi, secondo cifre del Ministero della Sanità.

    440.000 persone sono colpite dal virus VIH.

    150.000 sono i reclusi nelle carceri.

    Circa 900.000 sono alcolisti cronici.

    Ufficialmente sono 500.000 i tossicodipendenti, secondo le statistiche del Ministero degli Interni.

    In Ucraina, quasi 200.000 bambini vivono nelle strade.

    In Ucraina, ci sono circa 1 milione di vagabondi.

    In Ucraina ci sono 19 milioni di fumatori. Il 66% degli uomini e il 20% delle donne.

    Se sommiamo queste cifre al crescente analfabetismo, al degrado morale della gioventù, il quadro che ne risulta è molto triste.

    Devono essere richiamati alle loro responsabilità questi politici di destra, liberali, che hanno applicato e continuano ad applicare le riforme capitaliste di mercato. Sono al governo. Non c’è differenza tra loro. Sono di diverso aspetto, ma tutti allo stesso modo capitalisti.

    In considerazione di quanto abbiamo esposto, ogni cittadino oggi è obbligato a trovare una risposta logica al perché in passato ha dato il suo voto ai milionari e al perché dovrebbe continuare a farlo.


    fonte: Ãàçåòà "Êîììóíèñò" » Óðîäîâëàñòèå » 20 ëåò îíè èìåþò…

  2. #2
    Baron Samedi
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    Predefinito Rif: Ucraina 20 anni dopo

    Aggiungiamoci anche che 1/3 della popolazione femminile sin dall'età puberale pratica il mestiere più antico del mondo.............

    Il punto è che non esistono alternative in quel paese e le ipotesi di divisione in due appaiono effettivamente ridicole.Il Pc in tutto questo dovrebbe anche ammettere le sue colpe in quanto negli anni passati avevan praticamente il predominio elettorale in quel paese, sia parlamentare, sia in ambito locale, non dimenticando comunque le vagonate di dollari provenienti da Fmi, Vaticano etc.etc. che hanno ovviamente influenzato l'avvento al potere di quella cricca composta anche dal troione biondo (che un tempo vendeva cd falsi) che ora si dimena un pò in occidente, un altro pò verso la famiglia Medvedev.
    Alternative politiche non ve ne sono in vista neanche per il futuro.Se poi il tataro Akhmetov, equiparabile a Totò Riina o Provenzano, possa per molti rappresentare una speranza di ritorno a Mosca ed un elemento per alleanze elettorali in chiave regionale anche per il Pc, lascia bene intendere su come un paese sia andato oltre il collasso.

 

 

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