Le polemiche sull'intervento della polizia in Val di Susa mi stimolano ad una riflessione.
I vari Forum pulululano di Post scandalizzati (Giustamente) per i reati veri o presunti (non ancora passati in giudicato) del Berlusca, quindi se ne dovrebbe dedurre un atteggiamento "Giustizialista della magguioranza dei partecipanti.
Allora analizziamo il caso della Val di Susa
1) Sino a quando un qualche governo (forse il prossimo) non cambierà la legge, occupare strade, ferrovie autostrade in italia è REATO.
2) Le ragioni, anche fondate, per cui si compie un reato possono essere considerate "Attenuanti", ma non possono certo annullare lo stesso.
3) Compito della polizia è vigilare ed impedire che i reati vengano commessi.
Sino a qui non credo che nessuno possa avere nulla a che ridire, mi sono limitato a riepilogare la realtà.
4) Quando la polizia riscontra la flagranza di un reato deve intevenire
5) Al rifiuto del (o dei ) Rei di interrompere il comportamento che ha generato il reato la polizia che cosa deve fare ?
La risposta a questa domanda è secondo me semplice. Intervenire e porre fine al reato.
Gorse i termini da me usati non sono forbiti, le frasi sono indegne di un argomento per "Eletti" come la giustizia, ma credo che la forza dei fatti vada ben oltre queste piccolezze.
In Val di susa, con il blocco delle vie di comunicazione è stato commesso un reato. Se la polizia nel impedire la reiterazione di takle reato ha commesso degli errori le inchieste che sicuramente seguiranno li smaschereranno ed i colpevoli verranno puniti. Ma nulla, ripeto nulla, può autorizzare a criticare l'intervento delle forze dell'ordine per rimuovere 9i blocchi. A meno che non si voglia affermare che la legge non è uguale per tutti e che esistono reati che, per il semplice fatto di essere commessi da cittadini numerosi ed in buona fede, non sono poù reati. Cioè che la legge non è UGUALE PER TUTTI