Non capisco come mai la punizione che lo stato adotta per i trasgressori delle leggi non è proporzionata al reddito. La legge in campo penale è, ad esempio, almeno in teoria, uguale per tutti, perchè tutti hanno una sola vita da spendere diversamente che dentro un carcere. Ma se io sono uno pieno di soldi, che di pagare o non pagare una multa da 50-100 euro se ne sbatte altamente, questo non mi da un maggiore diritto di infrangere la legge rispetto a un poveraccio che solo dio sa come si mantiene un'ìautomobile? (ovviamente sono due esempi che prendo proprio per la loro "estremità"). Come è possibile che lo stato preveda una punizione che va ad incidere così diversamente sui soggetti e sul loro dovere a rispettare la legge a seconda del loro patrimonio? perchè un miliardario deve essere in grado di pagare sei milioni di multe quando io non lo sono? ciò non configura una disparità di trattamento di fronte alla legge? Se obiettivo della legge è colpirmi, per scoraggiare le trasgressioni, il ricco viene a malapena sfiorato con un fiore, il povero si becca una coltellata. Ecco perchè credo sarebbe giusto proporzionare le multe e tutte le sanzioni pecuniarie al reddito. Berlusconi va in sosta vietata? 50 milioni di euro. Così la prossima volta impara pure lui.