Ormai certe notizie sono all'ordine del giorno.....
Tre albanesi e una russa arrestati.
Denunciata una minore rumena Sequestrata e violentata, presi gli aggressori
Una ragazza di 25 anni è stata caricata su un'auto all'esterno di una discoteca di Voghera. In gruppo hanno abusato di lei a Milano
MILANO - Sequestrata, picchiata e violentata tutta notte, fino ad avere un collasso. È successo ad una giovane prostituta rumena che 'lavorava' abitualmente in una discoteca di Pieve Albignola (Pavia) e che portata con la forza in un appartamento in viale Montenero 22 (a pochi passi dal centro di Milano) ha dovuto subire le violenze di un albanese, Arben Prenga, di 22 anni, già noto alle Forze dell'Ordine con precedenti per favoreggiamento alla prostituzione.
Nella tarda serata del 19 novembre scorso, la giovane è stata avvicinata, all'interno del locale, da quello che pensava fosse un 'normale' cliente, Martin Kovaci, di 25 anni anch'egli albanese, che l'ha convinta a lasciare il locale per raggiungere la sua auto parcheggiata poco distante. A bordo dell'auto però, ad attendere la coppia, un altro albanese, Altin Ndoci di 23 anni, e Marina Saska, 28enne russa.
I quattro hanno quindi raggiunto viale Montenero dove ad attenderli nell'appartamento c'era Prenga al quale, come hanno sostenuto gli uomini della Squadra Mobile di Milano, la donna veniva consegnata quasi come una sorta di 'regalo'. Spogliata e malmenata la donna ha dovuto subire le violenze del Prenga per tutta la notte, sotto gli occhi di un'altra ragazza rumena, minorenne, e degli altri componenti del gruppo.
Dopo l'ennesima violenza, alle prime luci dell'alba di domenica 20 novembre, la giovane è stata colta da collasso tanto da indurre un componente della banda a chiamare urgentemente il 118 mentre gli altri si allontanavano dall'appartamento. Trasportata all'ospedale Mangiagalli la donna ha poi denunciato la violenza subita, consentendo agli uomini della Mobile di risalire ai colpevoli ed arrestarli. Tutti i componenti del quartetto (irregolari come la vittima) sono stati denunciati per concorso in violenza sessuale di gruppo mentre la giovane vittima, ancora in stato di choc, ha voluto immediatamente abbandonare il nostro Paese e far ritorno in Romania.
Colpo nella notte: i banditi sono poi fuggiti con l'auto del professionista Aggredito in casa, grave 52enne di Padova Legato e malmenato da due stranieri che aveva accolto nella sua abitazione. Nuova rapina in villa nel Milanese, depredato un notaio
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MILANO - Un'altra rapina in villa è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì a Magenta, nel Milanese. Nel mirino è finita l'abitazione di un notaio che verso le 21,30 è stata assaltata da alcuni individui. I carabinieri, per il momento, si sono limitati a confermare la notizia senza però diramare particolari circa la dinamica dell'assalto e l'entità del «bottino». Si sa solo che i malviventi, dopo aver messo a segno il colpo, sono fuggiti con la Bmw 530 del professionista. Non ci sarebbero feriti e il notaio avrebbe superato incolume la brutta avventura.
LEGATO E MALMENATO - Non è andata altrettanto bene ad un uomo di 52 anni di Padova che si trova ora ricoverato in ospedale in gravissime condizioni dopo essere stato malmenato nella propria abitazione. A quanto si è appreso ad aggredirlo sarebbero stati due stranieri che la vittima conosceva. Sarebbero infatti state accolte in casa direttamente dal proprietario. Solo in un secondo tempo gli immigrati avrebbero legato il padrone di casa per poi colpirlo con pugni e calci. Non è chiaro se siano stati sottratti oggetti o denaro dall'abitazione. E' stato lo stesso 52enne a telefonare al 113 prima di perdere i sensi per le percosse subite. Sulla vicenda sta indagando la squadra mobile di Padova.
I COLPI NEL MILANESE - Per quanto riguarda la rapina nel Milanese, invece, ulteriori particolari sono attesi in giornata. La zona in cui è avvenuta, quella immediatamente a Sud del capoluogo lombardo, è tra le più colpite dal fenomeno delle cosiddette rapine in villa: il 10 novembre alcuni banditi penetrarono nella villa del calciatore del Milan, Clarence Seedorf, e minacciando la famiglia si fecero consegnare 110 mila euro. Il 24 novembre scorso, a Gambolò (Pavia), non distante in linea d'aria dal Magentino, un imprenditore fu picchiato e rapinato davanti alla moglie e ai due figli. I carabineri, nei giorni scorsi, hanno fermato quattro persone ritenute coinvolte in altre due rapine in villa, avvenute ad Aicurzio (Milano), dove padre, madre e figlio sono stati selvaggiamente picchiati, e a Calco (Bergamo), dove è stato ferito un parroco.
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Nel capoluogo ligure è scattata la caccia all'uomo
Altri due stupri a Roma e La Spezia Ventenne rumena aggredita nella Capitale mentre rientrava dal lavoro. Arrestato un suo connazionale
ROMA - A Roma il copione è stato molto simile a quello dell'aggressione di sabato scorso a Bologna: una ragazza è stata seguita dopo essere scesa da un autobus, aggredita e poi violentata in un angolo appartato.
E' successo a Roma nella notte tra domenica e lunedì. Vittima è una rumena di 20 anni. L'aggressione è avvenuta a tarda ora in via Leonardo Da Vinci, all'altezza di via Giustiniano Imperatore, nel quartiere San Paolo. La ragazza, che lavora in un bar del centro, si trovava sull'autobus 40 notturno e già a bordo del mezzo ha subito pesanti avances da parte di un connazionale. Quando è scesa alla fermata di via Leonardo Da Vinci la ventenne è stata aggredita dallo sconosciuto e trascinata dietro un cartellone pubblicitario dove è stata picchiata e violentata ripetutamente. Dopo essere fuggita la giovane ha dato l'allarme alla polizia fornendo la descrizione dell'aggressore. Gli agenti del commissariato Colombo hanno bloccato l'uomo in un bar del quartiere San Paolo. Si tratta di un rumeno di 23 anni, arrestato per violenza sessuale. La vittima è stata invece medicata all'ospedale Sandro Pertini dove è stata riscontrata la violenza subita.
LA SPEZIA, RIFIUTA UN PASSAGGIO E POI VIENE VIOLENTATA PER STRADA - Ha denunciato di aver subito violenza sessuale da un extracomunitario di lingua spagnola mentre stava andando alla Casa di riposo dove lavora come infermiera. La giovane donna, una ventenne, aveva appena rifiutato per paura un passaggio che le aveva offerto un operaio che, alle 6,30, stava anche lui andando a lavorare, quando è stata aggredita e violentata. Il violentatore, con accento spagnolo, avrebbe proferito parole in perfetto italiano, minacciando l'infermiera: «Se ti muovi o gridi, peggiori la tua situazione». La violenza si è consumata nel popolare quartiere della Chiappa, dove la giovane è stata afferrata, gettata a terra, spogliata e violentata. Dieci minuti d'inferno, dopo i quali ha però avuto la forza di telefonare a casa. Dunque, i carabinieri del nucleo operativo della Spezia - coordinati dal sostituto procuratore Tiziana Lottini - dopo aver sentito vittima e operaio, stanno cercando l' aggressore il cui identikit sarebbe già stato diffuso.
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Il delitto scoperto alla periferia di Cittiglio, nel Varesotto Ecuadoriano 25enne incaprettato a letto
L'omicidio è avvenuto tra domenica e la scorsa notte probabilmente dopo una festa nella casa di una delle sorelle
(Varese) - Ulbio Danilo Soto Mogollon, 25 anni, dell'Ecuador, è stato trovato incaprettato su un letto matrimoniale. Il giovane è morto soffocato dopo una lunga agonia nell'appartamento della sorella, alla periferia di Cittiglio, in provincia di Varese. Gli investigatori hanno iniziato a indagare fra i conoscenti della vittima. Il giovane era in casa da solo. Con ogni probabilità, come indicato dalla presenza di numerose bottiglie vuote e avanzi di cibo, prima dell'omicidio si è svolta una festa. È verosimile che il decesso sia avvenuto alla fine della stessa serata, fra la giornata di domenica e la scorsa notte. Il ritrovamento del cadavere, nascosto sotto una coperta, è avvenuto lunedì dopo le 18 da parte del padrone di casa, entrato nell'appartamento ad aggiustare un guasto.
Corriere.it
29 novembre 2005