Roma, 6 dicembre 2005
Un governo pronto a fare scelte coraggiose per riforme radicali. E' come vuole il suo esecutivo Romano Prodi che, a margine del seminario del centrosinistra, ha parlato anche di programma facendo annunci su alcuni punti spesso discussi all'interno dell'Unione. "Questo governo deve essere un governo di profonde riforme. Mi accingo a questa sfida solo se è possibile riformare profondamente l'Italia", ha esordito Prodi.
"Se torno è per cambiare l'Italia e quindi non potrò che sottoscrivere proposte forti e organiche", ha chiarito. "Se vinciamo le elezioni - ha aggiunto - il nostro non può essere un governo di ordinaria amministrazione ma di riforme profonde e incisive che prepariamo adesso per averle pronte quando vinceremo le elezioni".
a) RITIRO dall'IRAQ ... la prima decisione sarà quella di presentare "un calendario per il ritiro dall'Iraq
b) UNIONI DI FATTO ... regolamentare le unioni civili, con il riconoscimento di diritti e doveri per le coppie di fatto, anche omosessuali.
"O si fanno riforme forti e coraggiose o l'Italia non ce la farà assolutamente a rialzarsi", ha detto ancora il Professore...
Iniziare le "riforme profonde e incisive" inserendo ai primi due punti il ritiro dall'Iraq e le unioni di fatto mi lascia un pò perplesso... credo che alla maggior parte degli italiani interessa di più: il lavoro, le tasse, le pensioni, la scuola, la criminalità... ecc... noto, inoltre, che da un pò di tempo non si parla più di "abrogare tutte le leggi varate da questo governo in carica" ma solo di "limature e aggiustamenti" ... insomma... si lascia tutto com'è o si cambia davvero qualcosa?
B.