GINEVRA (Svizzera) - La Croce Rossa perde la croce rossa. E al suo posto ci mette un «cristallo». La decisione, nell’aria ormai da diversi mesi, è stata ufficializzata nella notte tra mercoledì e giovedì alla conferenza internazionale dei firmatari delle Convenzioni di Ginevra.
L’INGRESSO DI ISRAELE - Il summit ha stabilito che il nuovo emblema sia appunto il cristallo rosso e ha aperto in questo modo la strada all’ingresso di Israele nel movimento umanitario internazionale. Da 60 anni, infatti, i soccorritori israeliani erano esclusi dal comitato internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e questo proprio per una questione di simboli: Tel Aviv chiedeva infatti di potere utilizzare come proprio logo la stella di David, simbolo della religione israeliana, così come la croce e la mezzaluna sono identificate come riferimenti del cristianesimo e dell’islamismo.
SIMBOLO SUPER PARTES - Per ovviare alle contrapposizioni a sfondo religioso a Ginevra si è dunque deciso di voltare pagina e di individuare un logo che, nelle situazioni di conflitto o di crisi internazionale, sia universalmente riconosciuto e rispettato. Il rischio, infatti, è che la Croce Rossa oggi non venga più considerata «intoccabile» in aree del mondo dove il fanatismo religioso arriva a considerare infedeli e di conseguenza nemici coloro che professano una fede diversa.
SENZA UNANIMITA’ - I 192 firmatari hanno votato a maggioranza a favore del nuovo logo (98 sì, 27 no e 9 astensioni), con il voto contrario dei Paesi arabi e musulmani. Il voto è arrivato dopo il fallimento degli ultimi negoziati tra lo Stato ebreo e la Siria: Damasco pretendeva in cambio del suo voto un accesso umanitario ai siriani che vivono sul Golan occupato da Israele nel 1967. Ma l’intesa non è stata raggiunta.
LA RATIFICA - Dopo l’ approvazione del Protocollo da parte degli stati sarà necessario convocare una conferenza internazionale della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa nel 2006 per emendare gli statuti del movimento.