LA REALTÀ DEL BEL PAESE


La società italiana é in un’ impasse (sindrome Titanic, nello scenario del mercato globale). L’ impasse é dovuta ad una lista di fattori, fra cui anche:
- la mancanza di coscienza sociale, talvolta sostituita dall’ interesse di clan (coscienza sociale raramente esistita, ora peggiorata);
- la scomparsa dei valori (i politici lo hanno proposto alla società per decenni, la società ha accettato), fra cui anche la responsabilità e la coerenza;
- l’ abitudine ora diffusa alla superficialità all’ approssimazione, al doppio linguaggio (i quali mettono in fuga la visione veritiera della realtà);
- la diffusione dell’ intuito, della reazione emotiva, i quali ammazzano il ragionamento realistico, la riflessione lucida, il buon senso.
Alcuni dettagli di tali evoluzioni sono presentati nei testi “Evoluzioni-Tangentopoli”; “Pubblica Distruzione”; “Una Favola”; “Metodi e risultati sociali”; “Complotto” (le coordinate sono in calce).
Le recenti rapidissime voluzioni negative della società italiana hanno portato, in un momento in cui la globalizzazione esige efficienze e qualità, a questa situazione:
- la gran parte dei Paesi della U.E. si sta sforzando di migliorare le proprie efficienze;
- la società italiana, lasciata la mano libera ai politici, distratta dalle lotte fra Guelfi e Ghibellini (dst e snst) e dai campionati di calcio, socialmente inefficace, ha aumentato negli ultimi 20 anni i fattori generatori di inefficienza (ultimo l’ abitudine di accettare le emergenze, rinunciando alla strategia per il Paese).
I nodi sono ora al pettine, per una società che accetta tutto, anche il peggio, senza reagire. Për di più le capacità di reazione sono limitate, in un Paese che non ha mai accettato né il metodo della riflessione obiettiva né l’ organizzazione (che pure sono altrove valori primari).
La società italiana ha davanti DUE STRADE:
a) restate dove siete. Aspettate la povertà e il disastro che arriveranno presto;
b) aprite gli occhi, date fiducia agli emigrati qualificati, quelli che hanno indagato sulle CAUSE del disastro da più di un lustro. Gli proponete, gli organizzate degli happenings di testimonianze, con un obiettivo: “prendere la realtà per le corna, conoscerla, svelarla”. Alcuni, disponibili, verranno in Italia se invitati, ad una condizione “via le chiacchiere fatue, parliamo di fatti, senza alcun collegamento politico”.
WARNING. Non vi affidate ai politici. Sono essi, incapaci e corrotti che vi hanno portato nell’ impasse. La Commedia dell’ Arte Politica é il direttore operativo del disatro che incombe.

MANIFESTO DI TRE ITALIANI PREOCCUPATI

Forse non ve ne siete ancora accorti, ma ci sono delle semplici constatazioni che potrebbero essere di vostro interesse. O di interesse per chi ha una visione obiettiva (per esempio gli emigrati); si tratta di fatti piuttosto evidenti.

- Se volete aumentare il potere di acquisto;

- se volete che ci sia un futuro in Italia per i vostri figli o per il vostro lavoro;

- se volete che la società italiana sia un giorno gestita in modo da realizzare i vostri diritti (senza l’aiuto di politici, tanto loro vi levano qualcosa, certo non ve la danno);

- se volete che il Bel Paese la smetta con la politica delle chiacchiere e si avvicini all’ Europa, per avere risultati sociali REALI;

- se volete che gli sprechi di risorse diminuiscano e non aumentino; il Paese è già allo sfascio ed ulteriori sprechi inutili di risorse ricadrebbero sulle spalle di tutti.

Se volete tutto ciò, allora bisogna partire da qualche considerazione basilare:

- la società italiana, come è divenuta oggi, sembra ingestibile;

- i cittadini di questa società hanno una buona probabilità di ricevere batoste, non aiuti e sostegni (come accade invece in altri Paesi della U.E.);

- la conclusione: l’unica possibilità di evitare il Terzo Mondo (che sembra un rischio reale) sta nel:

a) prendere atto che la società italiana ha numerosi e grossi GAPs rispetto alla U.E. e alla normalità, in termini di comportamenti e mentalità distorti e di insuccessi in ambito sociale;

b) individuare i motivi scatenanti del degrado recente (da mettere sotto il titolo “incapacità di sviluppo competitivo”);

c) discutere fra esperti (senza politici, ormai divenuti incapaci o pericolosi o deviati o animati dall’ambizione al potere fine a se stesso) tali motivi, per individuare le possibili soluzioni;

d) costituire un’alleanza fra imprenditori, operatori dell’economia, associazioni serie, cittadini che vorrebbero si creasse lavoro, invece di andare verso la povertà.

Se ci sono Italiani che hanno questi obiettivi, mi contattino per indicarmi a quale associazione, o VIP o gruppo di cittadini seri potrà interessare una mia presentazione delle CAUSE del degrado italiano. Cause che sono poco conosciute in Italia. Ma che io ho analizzato per parecchi anni (avevo avvertito Romiti del rischio nel 1990).

Italiani, noti per la capacità di superare le situazioni difficili. E per l’ ottimismo davanti alle emergenze, collegato alla grande fiducia nello stellone. La società italiana, cui non é stato mai insegnato dalla P.I. il senso del sociale (tanto meno un Patto Sociale) non é in realtà una vera società, ma un aggregato di cittadini che, a ruota libera, ama esercitare lo sport favorito: l’ infrazione delle regole. A causa di cio’, lo stellone non ha funzionato nel sociale. Di conseguenza lo Stivale é in equilibrio instabile, con tendenza al ruzzolone verso uno scenario peggiore di quello attuale.

Sembra quindi urgente fare qualcosa di diverso dalle solite chiacchiere politiche. La prima cosa che gli emigrati sono in grado di fare: l’ analisi delle Cause. E’ solo dopo un’ analisi seria, che si potranno poi discutere delle MISURE EFFICACI per EUROPEIZZARE la società italiana. AL DI FUORI DI OGNI CONTESTO POLITICO, che porterebbe a un insuccesso.

A futura memoria. Lo Stivale è terra di confine fra l’Europa e il Maghreb. A seconda di quello che gli Italiani faranno o non faranno nei prossimi tre anni circa, vedremo nel 2015 una o l’altra di queste due situazioni: a) il Bel Paese sarà riuscito a europeizzarsi; b) l’Italia sarà parte del Maghreb. Attenzione, la soluzione a) non potrà avverarsi senza un’azione determinata del tipo: “•aprire gli occhi”; “realizzare le azioni urgenti e necessarie per evitare il terzo mondo”.

Antonio Greco

ANGREMA@wanadoo.fr

(ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino)

Paolo Radaelli (Economista per lo Sviluppo, Specializzatro presso il Cefims - University of London, esperienze di lavoro in Lussemburgo e in Asia) paulradaels1@hotmail.com

Vincenzo M. Francaviglia
(Dirigente di Ricerca CNR)
vincenzo.francaviglia@itabc.cnr.it
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Valutazioni sullo stato del Paese sono su:

http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/