Noooo,Originariamente Scritto da Ichthys
Cazzo sono calato!
Fino a poco tempo fa ero sullo 0,1%!!
Noooo,Originariamente Scritto da Ichthys
Cazzo sono calato!
Fino a poco tempo fa ero sullo 0,1%!!
Originariamente Scritto da Ichthys
Ripeto:
perchè non vai da quella madre che è in chemioterapia per un tumore che si porta dietro da anni, grazie ai lavori per Frejus, a dirle che il progresso è bello, che la TAV sevirà per rendere competitiva l'italia ecc?!
Quella donna ha un tumore che tutti gli ospedali della provincia di Torino hanno accertato essere conseguenza al 100% dei lavori del Frejus. Vai a dirle che non c'è alcun pericolo... vai, poi fammi sapere cosa ti ha detto.
Spero di non prendermi qualche palata sui denti da andreas, ma esprimo totale contrarietà al progetto "alta velocità".
Quando si parla di "grandi opere" dovrebbe scattare automatico il puzzo della fregatura in un paese come il nostro che ha fatto della cattiva gestione delle risorse disponibili una brutta abitudine: dal 1984 al 2002 la stima dell'aumento di traffico totale merci sui valichi di tutto l'arco alpino (6 da Ventimiglia a Tarvisio) è data al 119%, e in relazione, mentre il trasporto su gomma ha subito un'aumento del 57%, quello su rotaie del 34% (fonte Alpinfo).
Una tale discrepanza non è attribuibile ai limiti di portata delle infrastrutture ferroviarie, che anzi a tutt'ora sono sovradimensionate... come la nuova linea del Tarvisio (aderente ai più moderni criteri di pendenza, sagoma, velocità di impostazione) che leggo completata nel 2000, e che non ha di fatto mimimamente scostato l'andamento negativo che quel livello infrastrutturale viveva dal 1995, stabilizzandosi sui -14, 15% di traffico annui. Il discorso è estendibile a tutto l'arco interessato, con le debite differenze di carattere morfologico/strutturale che potrebbero sorgere negli altri 5 valichi di cui non ho trovato documentazione.
In sintesi, prima ancora di dare il fianco (o addirittura il c**o) agli speculatori per la costruzione di opere faraoniche, sarebbe meglio guardare quello che si ha in casa e cercare di farlo funzionare meglio di quanto non si sia fatto fino ad ora con studi finalizzati all'ottimizzazione del servizio... se infine consideriamo anche i problemi che potrebbero sorgere legati alla salute pubblica e all'impatto sul territorio, il gioco parrebbe non valere la candela.
p.s. non parlatemi dell'acquedotto pugliese o delle paludi pontine che non c'entra niente
Ammesso che ci credo... al contrario invito te ad andare da quell'altra che si è beccata un carcinoma allo stomaco perché ha ingerito durante un bagno in estate acqua di marina contaminata dalla nafta dispersa in mare da quei traghetti che qualcuno dice dovrebbero addirittura aumentare di numero piuttosto che costruire il ponte?Originariamente Scritto da Nimmo
Digli che bisogna metterne in servizio di più perché è il ponte che rovina l'ambiente, non il traffico navale.
2010:
Ovviamente quoto.Originariamente Scritto da Folgore
Originariamente Scritto da Folgore
Ah, ma questo dell'inefficienza e del risparmi è un altro discorso che non c'entra nulla con la fattibilità oggettiva di un'opera. Un argomento comunque da affrontare seriamente, ma senza le intromissioni isteriche di soggetti idioti come Raflesia.Originariamente Scritto da Folgore
Nel caso del ponte di Messina va osservato che senza di esso nessuno si prenderà cura delle vie di comunicazione che versano in pessimo stato. Anzi, è proprio il ponte che le ha messe all'attenzione della comunità europea. Su questo punto non vedo cosa ci possa essere da obiettare.
2010:
L'opera è di sicuro oggettivamente fattibile, ma nel progettare un'opera ingegneristica va sempre valutato il rapporto costo (economico, ambientale, sanitario)/ benefici, e poichè gli stessi benefici sarebbero ottenibili con costi enormemente inferiori (contando anche che quello legato alla salute pubblica ha un "peso specifico" di gran lunga superiore agli altri) sarebbe bene indirizzarsi verso altre considerazioni e soluzioni, tutto qui.Originariamente Scritto da Ichthys
Purtroppo suoi costi del TAV e sulle modalità di finanziamento sono scarsamente informato. Infatti, come tu hai potuto notare, mi sono semplicemente limitato a parlare di fattibilità. Quanto al reale pericolo delle sostanze contenute all'interno del ponte aspetto il risultato degli studi che i geologi dovrebbero fare e che sono impediti a fare.Originariamente Scritto da Folgore
Sul ponte di Messina, invece, ho informazioni fresche, sicure e abbondanti che mi spingono a sostenere in tutto e per tutto questo progetto. Non vi sono controindicazioni, nessuno in proposito può sognars di parlare di cancro... anzi, tutt'altro! Certi rischi di inquinamento atmosferico dell'area dello stretto calano drasticamente con la riduzione del traffico navale e delle lunghissime code di mezzi pesanti agli imbarchi.
2010:
Sveglia? Ma se sono suonati! La frequentazione dei cessi sociali li ha alienati dalla realtà.Originariamente Scritto da 100%ITA
Ma parlando di cose serie, i vantaggi non si limiterebbero alla riduzione dell'inquinamento, infatti i vantaggi dell'alta velocià si ripercuoterebbero positivamente anche sul traffico ferroviario merci, per la capacità aggiuntiva che verrà messa a disposizione. Voglio ricordare che il sistema ad alta velocità/alta capacità italiano fa parte integrante dei due grandi corridoi transeuropei Lisbona - Kiev e Berlino - Palermo dei quali costituisce, con i grandi trafori di base del Frejus e del Brennero, elemento insostituibile.
Questi investimenti rappresentano inoltre, come il pone di Messina, un volano importante per attivare, in modo diretto e indiretto, un ciclo positivo nell'economia del Paese. Quando si realizzano ponti, gallerie, linee che richiedono capacità techniche di livello superiore, si costruiscono treni ad alte prestazioni, sistemi di automazione all'avanguardia nel mondo, l'intero Paese ottiene benefici multipli. Grandi e medie città vengono collegate con tempi di percorrenza ridotti agevolando scambi e sviluppo economico, l'industria ferroviaria e civile ricevono ordini che innescano a cascata lo sviluppo di un indotto allargato, l'ambiente e il livello di vita delle persone migliorano drasticamente.
Questo in generale, ma intanto non precipitiamo le cose in merito al buco che si dovrà fare in quella montagna. È cosa molto importante conoscere accuratamente il livello di pericolosità dei materiali estratti ed eventualmente studiare le modalità del loro allontanamento sicuro, senza contaminare i dintorni, per essere destinati poi altrove ad altro uso. Ma queste osservazioni vanno fatte con calma, senza fretta e soprattutto senza la pressione irrazionale di certi squallidi individui che hanno fatto della contestazione sempre e comunque a tutte le grandi opere il loro misero stile di vita.
2010: