i dipendenti di libero e del giornale hanno paura di scioperare?????

[MrBojangles]

vistavate chiedendo, in modo indignato, come mai i giornalisti di Libero e del Il Giornale non scioperano. Ho ipotizzato che vi garberebbe rifare i cari e vecchi picchetti, davanti l'entrata del posto di lavoro, e... guai a chi entra e chi se ne frega se a casa ha delle bocche da sfamare e non ha tempo di fare lo stronzo irresponsabile.

Ma figurati!
I giornalisti dei giornali "famigli" ed asserviti, sono "liberi" (si fa per dire) di non scioperare; se ritengono che in questo Paese la libertà di stampa, d'informazione e d'opinione non sia minacciata dal regime bananas.
Il FATTO è, però, che loro stessi si fanno CHIARO esempio dei motivi dello sciopero.

A capirlo.

[destracristiana]

Ma perchè quelli di Libero e del Giornale dovrebbero partecipare allo sciopero dei giornalisti? Al massimo possono partecipare agli scioperi della loro categoria, quella dei maggiordomi...

Il Giornale è uguale a tutti gli altri giornali. Libero è diverso. Scrive quello che vuole: l'editore è la Cooperativa Libero. Cioè Feltri dovrebbe scioperare contro se stesso. Quando gli editori sono i Ds, e i giornalisti sono diessini, ci sono più problemi..

[anton]

percè sarebbero meglio i picchetti dei manganelli?????????????????

PERCHè I PICCHETTI VENGONO DAL BASSO COME RIBELLIONE AL POTERE..... MENTRE IL MANGANELLO è UNA PREPOTENZA IMPOSTA DALL'ALTO DEL POTERE TESO A SOFFOCARE IL GRIDO DI LIBERTà E DIGNITà CHE VIENE DALLA MASSA SFRUTTATA.......
SE UN CRUMIRO SI PRENDE UNO SPUTO IN FACCIA DA UN COLLEGA è UN'OFFESA PARI A QUELLA DI SUPPONENZA CHE LO STESSO CRUMIRO COMPIE NON PARTECIPANDO ALLO SCIOPERO........
DIVERSO SAREBBE IL CASO CHE IL NON SCIOPERO FOSSE UNA PROTESTA CONTRO L'ORGANIZZATORE DELLO SCIOPERO, NEL CASO DI SINDACATI NOTORIAMENTE VENDUTI O COLLUSI COL POTERE.,........
IN TAL CASO LO SPUTO SAREBBE IL GESTO DI UN SIKARIO PREZZOLATO.,,,, E QUINDI SENZA PESO........

[yurj]

per paiura di essere licenziati???
oppure sono troppo ben pagati?????????
oppure sono pagati peggio ma hanno l'anima del flagellaNTE???
certo che è un mistero enorme....... questi giormalisti DI LIBERO E DEL GIORNALE, sempre schierati a difendere ogni porchria dEi PADRONI ..... CHE PARLANO TANTO DI LIBERTà, DI STATO DIRITTO,DI LEGGI GIUSTE, E DI TOGHE ROSSE CHE ALLA FINE DIMOSTRANO DI NON VOLER BENE NEPPURE ALLA PROPRIA FAMIGLIA.........
è POSSIBILE CHE LE LORO MOGLI E I LORO FIGLI NON ABBIANO UN DESIDERIO CHE NON POSSONO SODDISFARE CON QUELLO STIPENDIO MISERABILE CHE PORTANO A CASA I LORO MARITI E PADRI???

No, hanno tutti un lavoro stabile e una pensione da pascià.

[C@scista]

[QUOTE=cciappas]
SE UN CRUMIRO SI PRENDE UNO SPUTO IN FACCIA DA UN COLLEGA è UN'OFFESA PARI A QUELLA DI SUPPONENZA CHE LO STESSO CRUMIRO COMPIE NON PARTECIPANDO ALLO SCIOPERO........
$$$$$$$
Quindi i giornalisti del Manifesto si meritano uno sputo in faccia per essersi comportati da crumiri, giusto?

[Floyd]

Il Giornale è uguale a tutti gli altri giornali. Libero è diverso. Scrive quello che vuole: l'editore è la Cooperativa Libero. Cioè Feltri dovrebbe scioperare contro se stesso. Quando gli editori sono i Ds, e i giornalisti sono diessini, ci sono più problemi..

Libero e' il quotidiano del (fantomatico) partito monarchicom e per questo ruba un bel po' di soldi come sovvenzione ai giornali di partito dallo stato italiano.

[T34]

Semplicemente hanno voglia di lavorare. O, meglio, accusando sempre che in Italia si fanno troppi scioperi, non li fanno per coerenza.
Non fanno come quelli del tg3 che quando c'è uno sciopero si mettono in malattia o in ferie....furbi...???

la tua ultima affermazione puzza tanto di bufala...come i giornali da cui ti abbeveri.

Se tu avessi un terzo dei soldini sborsati da paolino, il ganzo dell'Estrada, che ha dovuto risarcire a destra e a manca per le bufale dell'allora direttore Feltri, saresti in una botte de' fero, straricco coi piedi a ventaglio in qualche missione cattolica tropicale.

Combinazione e non troppo....Il Giornale e Feltri.

[morena]

Sono La Voce Del Padrone. E Si Sa, La Voce Del Padrone Non Smette Mai Di Ululare...

l'unità, il manifesto (sempre che si possano definire giornali questi) ecc. no eh!!

[MrBojangles]

12 Dicembre 2005
«Panorama», offerti regali ai giornalisti per non scioperare
Proposta avanzata dal direttore al Cdr, respinta dall’assemblea
Ma il settimanale è uscito lo stesso.
Calabrese: «Non ho nulla da dire»

di Fabio Luppino/ Roma

MOLTI REDATTORI di «Panorama» l’hanno definita una «proposta indecente». Si tratta del pacchetto cospicuo che sarebbe stato offerto ai giornalisti, per non scioperare, da Pietro Calabrese, direttore del newsmagazine fiore all’occhiello della Monda-
dori, di proprietà del presidente del Consiglio.
Un «regalo tecnologico», il pagamento «a prescindere» delle festività del 7 e 8 dicembre. Tanto avrebbe messo Calabrese, «in piena autonomia» - così come è stato riferito dal cdr, in assemblea- per non fermare l’uscita del numero 50 del settimanale, che su 370 pagine ne ha ben 181 di pubblicità.
La redazione ha respinto la «proposta indecente», ma «Panorama» è andato regolarmente in edicola. Trentacinque giornalisti non hanno scioperato, il cassetto dei servizi per fine anno era pieno, i collaboratori erano pronti. Per il direttore è stato facile, facile aggirare l’agitazione sindacale. «Ci aveva detto chiaramente di non condividere le motivazioni di questo sciopero -riferisce Antonio Padalino, inviato, fiduciario di redazione a Roma-. E che lui voleva far uscire il giornale. Quando ci ha fatto la proposta siamo rimasti sorpresi, non potevamo non riferire alla redazione». Se Calabrese cercava un modo per passare alla storia lo ha trovato. «Panorama» in cinquant’anni non aveva mai fatto spallucce ad uno sciopero nazionale dei giornalisti. Nessuno dei direttori precedenti aveva mai osato tanto, benché l’editore sia Berlusconi. E, ironia della sorte, il settimanale esce con un laconico comunicato sindacale in cui si dice che «l’assemblea dei giornalisti di Panorama ha aderito allo sciopero indetto dalla Fnsi per il rinnovo del contratto nazionale...». Decisione della maggioranza dei redattori ignorata dalla minoranza. Calabrese poteva anche non tenerne conto, come ha fatto, anche se appanna con ciò la sua fama. Dubbio che forse in queste ore ha. «Faccio il tuo stesso mestiere, non ho niente da dire», ha risposto al telefono.
I fiduciari di redazione stanno valutando cosa fare, così come la Fnsi. In assemblea, il 30 novembre, la proposta del direttore è stata buttata lì dal sindacato. Caduta, perché respinta da tutti, è stata soppiantata dalla discussione sullo sciopero. C’erano tre posizioni: scioperare subito, a fine anno o nel 2006. L’ultima mozione è stata sostenuta da alcuni capiredattori: al voto ha ottenuto 28 no, 13 sì e 9 astensioni. Quattro ore di assemblea da cui è uscita una redazione non proprio unita. E la verifica si è avuta da quanti hanno deciso, ovviamente in piena libertà, di lavorare, tra cui un cospicuo gruppo di grafici, senza i quali il settimanale non si poteva nemmeno pensare.
Calabrese è a «Panorama» da meno di un anno. I giornalisti raccontano che si sa sempre meno sull’andamento delle vendite. Si teme siano in calo e che gli ultimi numeri dell’anno siano decisivi per rimpolpare il bilancio che altrimenti rischierebbe, anche qui per la prima volta, di non dare utili. Se si dimostra di poter fare il giornale con 35 redattori su 88 si apre una strada, pericolosa.
Appunto per fermarla i giornalisti hanno scioperato.