Originariamente Scritto da
Napoléon I
Sulla traduzione, nessuna incongruenza. Essa è la versione CEI-UECI, per l'uso liturgico. Si può dire come tutte le traduzioni che sia più fedeli in alcune cose e meno in altre, ovviamente, dovendo coniugare lo stile divulgativo, alla fedeltà ai codici, e alla modernità del linguaggio. Ma nulla di trascendentale, cmq.
Il problema sono le note.
Beneinteso, problema ovviamente, per chi lo ritiene tale, dato che oggidì si può affermare tutto e il contrario di tutto, anche che non esiste la vita eterna in università pontificia. Altrove mi fu spiegato che sono tutte "tesi". E pensare che certe siano vere e certe false, è "accanimento dogmatico".
Pertanto diciamo che chi "liberamente" decide che i decreti della Pontificia commissione biblica, riconosciuti ex audientia da San Pio X, riassunti in "Pascendi" e nel decreto "Lamentabili", definiti magistero pontificio in "Praesentia Scripturae", al punto che si dice che pecca mortalmente chi non li rispetta, e in Lamentabili, lo stesso reo è scomunicato, diciamo, che chi tutto ciò non lo considera proprio una stronzata, ebbene, può avere delle difficoltà nel recepire le spiegazioni della BDJ.
In Particolare la Bibbia di Gerusalemme discorda col Magistero cattolico (cfr. Dei Verbum 10) quando parla:
-Di Pentatueuco, poichè espone la dottrina delle fonti, condannata dalla Chiesa;
-Di differenti profeti Isaia, teoria condannata dalla Chiesa;
-Di carattere non storico della Genesi, teoria condannata dalla Chiesa;
-Di dubbi sull'autenticità Giovannea di tuto il quarto vangelo, teoria condannata dalla Chiesa;
-Di dubbi sull'autore del salterio e sul periodo di composizione
-di questione sinottica (sebbene almeno in questo da per buona la teoria tradizionale, anche se la equipara alle ipotesi eretiche)
-di dubbi sugli autori dei vangeli e degli atti
-di dubbi sull'autenticità delle lettere di Paolo
-di dubbi sull'autenticità paolina della lettera agli ebrei
-di teoria delle due fonti, definita "falsa" dalla Chiesa, nel 1933
-in genere, quando radicalizza il concetto di " genere letterario", per asserire che la Bibbia contiene il falso, mediante artifizi linguistici.
Da considerare, cmq, che la famosa e modernissima BDJ, è un testo degli anni '50, sebbene rivisto criticamente negli anni '70-'80. Pertanto è assolutamente ridicolo chi pensa di definire una bibbia veramente cattolica come quella del Ricciotti, o come quella del Pasquero (anni '60), come "antiquata e sorpassata", pensando invece che sia modernissima una Bibbia, coeva a quelle, nella redazione, anteriore di circa un secolo, nei contenuti, dato che non fa che ricuperare il peggio dell'esegesi protestante ed anticattolica dell'800.
Ma si sà, al giorno d'oggi, il trascendentale del Verum, è stato sostituito con quello dell' "anticatholicum".