Legge elettorale. Ok definitivo.

[LIBERAL_]

Si vince in misura minore, del resto è una legge fatta espressamente per limitare le perdite della CDL destinata alla sconfitta.

Ciampi non deve firmare.

Se fosse una buona legge e il Centrosinistra ottenesse meno seggi il problema non ci sarebbe. Il problema, appunto, è un altro...

[estewald]

è che io davvero ho sentito con le mie orecchie queste considerazione sulla "firma senza rinvio" da parte di gente dell'ufficio legislativo della presidenza. se poi sono voci messe in giro apposta, o se ciampi sta giocando a risiko, questo non m'è dato sapere...

ma da chi lo hai sentito? Sei a contatto con qualcuno del quirinale?
Cmq io fino ad una settimana fa la pensavo come gli amici Zadig e Nelson, poi dopo tutti quegli articoli sui giornali e soprattuto vista la reazione di Prodi (che non mi sembra un bluff ma un grido di dolore e di stizza verso Ciampi) mi sono dovuto ricredere... non sono l'unico, molti altri sono stati costretti a questo ripensamento...
leggete attentamente questo articolo sul Giornale
http://newrassegna.camera.it/chiosco...tArticle=9CQ4P

e ditemi (tra l'altro) se non vi sembra piu' banana questo altro articolo
Quirinale verso il sì alla riforma elettorale
La Nota
La possibilità che il Quirinale dica no sembra ridotta al lumicino: e nel governo si dà quasi per scontato che Carlo Azeglio Ciampi non rinvierà alle Camere la riforma elettorale. E non tanto perché il ministro Mario Landolfi, di An, sostiene che «non è incostituzionale». Semmai, lo conferma il tono insieme allarmato e furente col quale Romano Prodi ieri ha insistito sull' esigenza di abrogare il proporzionale attraverso un referendum. Il capo dell' opposizione appare rassegnato all' idea che il blitz parlamentare compiuto dalla maggioranza di Silvio Berlusconi riesca. E teme che sarà una zavorra sul governo, in caso di vittoria nel 2006. Ma Prodi dice e fa capire qualcosa di più. Quando descrive una riforma «in dispregio assoluto di quanto il popolo stesso decise nel referendum del 1993», rivela la preoccupazione di un «figlio del maggioritario»: un sistema che ha garantito «un rapporto diretto fra eletti ed elettori», sostiene il leader dell' Unione, esaltandolo perfino oltre il dovuto. Le sue parole esprimono l' assillo di chi vede profilarsi una rivincita dei partiti. E indovina una fase nella quale sarà complicato governare senza il vincolo degli alleati. A leggerlo bene, in fondo l' attacco è al Cavaliere ma anche a chi, nell' Unione, non si scandalizza più di tanto per il ritorno al proporzionale. Senza l' appoggio compatto del centrosinistra, a Prodi non sarà facile cancellarlo e ritornare al «suo» sistema. Non solo. L' impossibilità di abrogare la nuova legge significherebbe rafforzare i partiti del centrosinistra decisi a ridimensionare il Professore; e magari a lavorare perché un suo eventuale governo non duri per l' intera legislatura. I sondaggi che filtrano sulla prospettiva di una sorta di «pareggio» al Senato accentuano il nervosismo. L' invito prodiano al governo, perché presenti un emendamento comune sul referendum abrogativo, viene liquidato come strumentale. D' altronde, definendo «indecente» la riforma, Prodi provoca la reazione risentita di FI. Sandro Bondi, l' alter ego berlusconiano, sostiene che «non si dialoga insultando»; e lascia cadere la proposta della modifica concordata come un «proclama» al solo scopo di prendere tempo. Intenzione del centrodestra, invece, è arrivare all' approvazione entro domattina e senza ulteriori modifiche. Nel governo traspare la quasi certezza che dal Quirinale non arriveranno «scomuniche» sul piano costituzionale. Le critiche perentorie dell' opposizione non avrebbero convinto del tutto il presidente della Repubblica; e la sua firma sarebbe attesa non molto dopo l' approvazione. Non significa che a Ciampi piaccia la legge, anzi. Reintroduce il sistema proporzionale e il capo dello Stato è sempre stato un sostenitore del maggioritario. E il suo settennato è stato letto come una garanzia per il bipolarismo. Non solo. Il Quirinale avrebbe manifestato riserve sia sul merito della riforma, per i «premi su base regionale» al Senato, sia sul modo unilaterale in cui è stata approvata. Ma il Parlamento è sovrano. E non esisterebbero motivi tali da suggerire un rinvio del testo alle Camere. Si tratta di uno snodo cruciale, destinato a pesare sui tentativi berlusconiani di cambiare la par condicio sulla propaganda elettorale.
Franco Massimo

in ogni caso sembra chiaro che Ciampi si sta per prendere una responsabilita' enorme. Penso pure che i 3 giudici della corte nominati da lui abbiano cambiato il colore della corte costituzionale da sx a dx (vedere sentenza pro-Previti) e questo mi lascia supporre che codesti giudici non rigetteranno la nuova legge elettorale nemmeno dopo l'applicazione.

Pure il discorso di voci fatte girare ad arte non ha senso, tanto decide solo lui (o per meglio dire Gifuni).

Vedremo tra pochissime ore quello che succedera'. Io ho solo annusato il vento cambiato. Evidentemente ci sono cose che non sappiamo sotto, sta di fatto che nell'ultima settimana e' cambiato tutto (questo risulta persino al "Giornale" che prima era sfiduciato e ora non piu', quindi gli assi nella manica di B. sembrano aver funzionato... cosi' pare)

Dopo questo io non diro' piu' nulla e aspettero' con pazienza la firma (o il rigetto, al quale non credo piu' oramai, e vorrei tanto sbagliarmi).


OT hanno pure assolto in appello Giraudo ed Agricola... permettetemi una punta di amarezza pensano a questo calcio malato che tra doping scommesse e arbitraggi oramai non ha piu' niente da dire...

[BOY74]

certo che, in linea teorica, il pareggio sarebbe una cosa pazzesca...che governo si farebbe poi? sarebbe qualcosa di devastante ma non solo per il csx ma anche per il cdx, perchè scardinerebbe i due poli così come sono.Per questo non me lo auguro e preferisco perdere piuttosto che pareggiare

[estewald]

E qual'è il problema? Da tutti i calcoli che vedo la sinistra vince lo stesso! Semmai dovreste mettere in risalto il fatto che non ci sono le preferenze all'interno di ogni lista,questo si che è una schifezza!

leggi qui... lo condivido in pieno, cosi' capisci come la penso su questa legge:
Ieri pomeriggio l'Italia è tornata al proporzionale, dopo dodici anni, perché a sei mesi dal voto i sondaggi dicono che senza il maggioritario il centrodestra guadagnerebbe una trentina di seggi, forse trentadue o magari ventotto. Nel passaggio fra la miseria del "trucchetto" di oggi (parola di Bossi) e la grandezza delle ragioni storiche di allora si è consumata per intero la furba miseria del berlusconismo.

Si potrebbero riempire libri con i giuramenti di fedeltà al maggioritario di Berlusconi, Fini, Bossi, relativi valvassori e valvassini, all'insegna del "non si tornerà mai indietro". Bene, si è tornati indietro e c'è voluto pochissimo. Non un dibattito interno, nessuna discussione.

Sono bastati due calcoli da pallottoliere per imporre in poche settimane il "contrordine". A maggioranza semplice, una destra priva di qualsiasi cultura istituzionale e politica, ha cambiato le regole del gioco democratico come si cambia marketing o si ritira un prodotto dal mercato.

Senza neppure avvisare il pubblico, soltanto i venditori.
Tanto sono dipendenti e devono adeguarsi al volo. Abbiamo ammirato nella diretta televisiva la faccia di bronzo con la quale l'onorevole Adornato, già cantore della magia del maggioritario, ha esaltato le virtù miracolose del proporzionale, scelto "per il bene del Paese", si capisce.

Oltre ad apprezzare la scelta di un ex comunista poi anti comunista, anti berlusconiano ora fedelissimo del Cavaliere, come paladino della maggioranza su questa legge. In Italia i trasformisti hanno più vite dei gatti.
E' stata in fondo coerente anche la scansione temporale.


facciamo parte di un popolo bue che oramai non protesta nemmeno piu' al massimo muggisce... fra 2 mesi di questa legge si saranno dimenticati tutti...

e io con sottile perfidia spero si dimentichino in fretta anche di Ciampi, paragonato a Pertini (finche' e' li al colle tutti a parlarne e a tesserne le lodi). Verra' dimenticato il giorno dopo la scadenza del suo mandato, come un Saragat qualunque...

[estewald]

certo che, in linea teorica, il pareggio sarebbe una cosa pazzesca...che governo si farebbe poi? sarebbe qualcosa di devastante ma non solo per il csx ma anche per il cdx, perchè scardinerebbe i due poli così come sono.Per questo non me lo auguro e preferisco perdere piuttosto che pareggiare

il pareggio e' quasi impossibile, questo lo abbiamo visto con molta chiarezza. Ci sara' un governo debole che cadra' al primo soffio di vento Mastelliano e torneremo ai governi balneari della prima repubblica. Io spero che nel caso peggiore Prodi sfoderi le palle e butti fuori chi non firma col sangue il programma.
A costo di perdere certo, ma se si vince si puo fare tutto.

[Lollo87Lp]

Scaduti dalla loro funzione Capotosti, Contri e Neppi Modona
Incaricati tre professori universitari, Cassese, Saulle e Tesauro
Consulta, Ciampi nomina
tre nuovi giudici "tecnici"
Entro la prossima settimana l'elezione del nuovo presidente
Favorito Annibale Marini, in corsa l'ex ministro Flick e Franco Bile


Annibale Marini probabile futuro presidente della Consulta
ROMA - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha nominato giudici della Corte Costituzionale l'ex ministro della Funzione Pubblica Sabino Cassese; Giuseppe Tesauro, già garante della Concorrenza, e Maria Rita Saulle, ordinario di diritto internazionale. Sostituiranno il presidente Piero Alberto Capotosti, il vice presidente Fernanda Contri e il giudice Guido Neppi Modona, nominati nove anni fa da Oscar Luigi Scalfaro: il loro mandato scadrà il 6 novembre.

Le previsioni della vigilia si sono rivelate poco attendibili. Rispetto a candidati connotati politicamente dalla loro esperienza parlamentare (si facevano fra gli altri i nomi di Rosa Russo Iervolino, Elena Paciotti, Stefano Rodotà), Ciampi ha privilegiato candidati noti per la riconosciuta esperienza tecnico-giuridica e la professionalità specifica in alcuni settori.

Sarà nominato un nuovo presidente. La cerimonia del giuramento dei tre nuovi giudici si svolgerà nel pomeriggio di mercoledì prossimo. Entro la fine della prossima settimana, la Corte Costituzionale molto probabilmente eleggerà il nuovo presidente. Sulla carta sono candidati tutti i componenti, ma è consuetudine che la rosa si restringa ai giudici più anziani di mandato. Le previsioni vedono favorito Annibale Marini, eletto dal Parlamento nel giugno 1997 e il cui mandato scadrà nel luglio del prossimo anno; seguono Franco Bile, eletto dalla Cassazione nell'ottobre 1999 (lascerà la Corte nel novembre 2008) e Giovanni Maria Flick, già ministro della Giustizia, nominato giudice costituzionale dallo stesso Ciampi nel febbraio 2000, alla Consulta sino al febbraio 2009.

Prossima sentenza: Ciampi contro Castelli. Sotto la nuova presidenza e con il collegio integrato dai tre nuovi giudici scelti dal Capo dello Stato, la Corte sarà chiamata ad affrontare, nei prossimi mesi, nodi politico-istituzionali non facili da sciogliere. Innanzitutto, il conflitto sollevato dal presidente della Repubblica sul potere di grazia: Ciampi ha chiesto alla Corte di annullare l'atto con cui il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha rifiutato di inviare al Quirinale il decreto per concedere l'atto di clemenza ad Ovidio Bompressi, l'ex esponente di Lotta Continua condannato a 22 anni di carcere, assieme ad Adriano Sofri, per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi.
Il conflitto è stato dichiarato ammissibile. Sarà compito del futuro presidente fissare la data dell'udienza pubblica.

Quella che segue è una breve scheda dei tre giudici appena nominati.

Maria Rita Saulle è docente di diritto internazionale all'università Sapienza di Roma. Autrice di una vasta pubblicistica specializzata, è presidente del comitato Diritti umani della commissione nazionale dell'Unesco e membro della delegazione italiana alla Conferenza delle Nazioni Unite per l'istituzione di una corte permanente internazionale penale.

Giuseppe Tesauro è stato presidente dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato; insegna diritto europeo all'Università di Napoli ed è un grande esperto di diritto comunitario; ha lavorato all'Alta corte di Lussemburgo.

Sabino Cassese, nel '93 ministro della Funzione Pubblica nel governo Ciampi, ordinario di Diritto Amministrativo presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza è considerato uno dei più esperti amministrativisti.

(4 novembre 2005)

www.repubblica.it

[LIBERAL_]

il pareggio e' quasi impossibile, questo lo abbiamo visto con molta chiarezza. Ci sara' un governo debole che cadra' al primo soffio di vento Mastelliano e torneremo ai governi balneari della prima repubblica. Io spero che nel caso peggiore Prodi sfoderi le palle e butti fuori chi non firma col sangue il programma.
A costo di perdere certo, ma se si vince si puo fare tutto.

Magari, giusto il tempo di togliersi dalle balle il Cavaliere

[BOY74]

il pareggio e' quasi impossibile, questo lo abbiamo visto con molta chiarezza. Ci sara' un governo debole che cadra' al primo soffio di vento Mastelliano e torneremo ai governi balneari della prima repubblica. Io spero che nel caso peggiore Prodi sfoderi le palle e butti fuori chi non firma col sangue il programma.
A costo di perdere certo, ma se si vince si puo fare tutto.

però quei calcoli li fate con le coalizioni, ricorda che si presenteranno i singoli partiti al senato,ci sono tanti trucchetti con cui il pareggio è più che possibile e ad esempio con questa legge il cdx riesce a prendere seggi nelle regioni rosse dove col maggioritario invece restava a zero.Aggiungo che Pagnoncelli non lo considera così impossibile chissà forse lui ne sa più di noi..

[BOY74]

Aggiungo che se la sx vince con pochi senatori di scarto c'è sempre Mastella che si può comprare un paio di senatori eletti in FI e tutto si risolve, non sarebbe certo la prima volta..il governo D'Alema nacque così

[estewald]

però quei calcoli li fate con le coalizioni, ricorda che si presenteranno i singoli partiti al senato,ci sono tanti trucchetti con cui il pareggio è più che possibile e ad esempio con questa legge il cdx riesce a prendere seggi nelle regioni rosse dove col maggioritario invece restava a zero.Aggiungo che Pagnoncelli non lo considera così impossibile chissà forse lui ne sa più di noi..

guarda oramai puo' succedere di tutto, ma i calcoli fatti non sono campati in aria. Anche alle regionali c'erano molte liste ed un premio di maggioranza, e abbiamo vinto... oltretutto votano solo gli over 25 che storicamente favoriscono la sx, quindi... non e' quello il problema