Originariamente Scritto da
simplicio
Ho trovato, in giro per i forum di POL queste considerazioni e mi chiedo e vi chiedo cosa si può rispondere o se si deve rispondere oppure se sia meglio lasciarle scivolare nell'oblio
"Sull'ultimo attacco implicito ad Ahmadinejad c'è poco da dire: con quello si tocca il fondo. Ovviamente a Ratzinger non importa nulla del fatto che la terra in cui è nato, ha predicato, ha fondato la Chiesa, è morto e risorto Nostro Signore debba essere di diritto cristiana, anzi, CATTOLICA. A lui importa che finalmente le comunità di infedeli mussulmani e giudei trovino un'armonia. Se qualcuno quindi tuona contro l'esistenza di uno stato la cui esistenza è un insulto non solo a lui e alla sua religione, ma alla nostra, perché è fondato su una serie di concezioni gravissimamente erronee (l'idea che il riscatto di Israele sia di carattere materiale e terreno e che si sia compiuto non con Cristo, ma attenda di essere compiuto dai giudei che non l'hanno riconosciuto, l'idea che non esista una punizione divina per l'infedeltà e il deicidio e che quindi i giudei apostati e infedeli abbiano diritto a quella terra, l'idea che la Palestina, ormai redenta dal verbo cristiano, possa tornare ad essere giudaica e retta da un falso culto talmudico e anticristiano, che è infatti il fondamento dello stato di Israele, vero stato teocratico molto più di quanto la stampa nostrana faccia credere), bisogna redarguirlo severamente, perché minaccerebbe la pace, come se la pace fosse la pax judaica, la pace degli infedeli. Ma d'altronde una codarda pace terrena a prezzo della Verità non solo è accettabile ma oltremodo desiderabile per questi apostati postconciliari, che hanno svenduto sé stessi, Cristo e la Chiesa ai signori del mondo, all'oro di Giuda."