ragazzi la padania e lontana anni luce dalla catalunya...forse anche per le diverse dimensioni io un modello simile lo vedo applicabile piu che altro nel veneto dove l'idea d federalismo e piu trasversale
ragazzi la padania e lontana anni luce dalla catalunya...forse anche per le diverse dimensioni io un modello simile lo vedo applicabile piu che altro nel veneto dove l'idea d federalismo e piu trasversale
Tra quelli che conosco io l'unico Veneto che sappia cos'è il federalismo è Enzo Trentin. Un altro è Paolo Michelotto, anche se a modo suo, ma è un'ottima persona. Poi c'è Castellucci, che però è un po' estremo nelle sue vedute. In Lombardia ci sono Bassani e Vitale. Poi, nel nostro piccolo, ci siamo Paolino ed io. E un gatto rognoso Mantovano. Punto. Forse è per questa ragione che da noi non si fa il federalismo. Facciamo un congresso di "federalisti" integrali delle regioni padane: ne sentiremmo delle belle.
Ultima modifica di semipadano; 28-02-10 alle 10:31
L'occasione fa l'uomo italiano
Noi parliamo spesso di secessione, ma l'unico strumento vero di autodeterminazione per noi è la costruzione di un federalismo integrale. I padanisti, zucconi senza pari, non l'hanno mai capito.
“nessun federalismo fiscale è possibile senza una vera riforma federale dello stato”.
“Ecco la radice del Federalismo: ... la sua vittoria è la vittoria del “contratto” sul “patto politico” nell’Europa statalista”.
“Con il consenso della gente si può fare di tutto: cambiare il governo, sostituire la bandiera, unirsi a un altro paese, formarne uno nuovo”.
Il pensiero di Miglio ha ricevuto trattamento analogo dalla cricca bossiana e dai fuoriusciti. Siamo un popolo di servi ottusi e saremo schiavi in eterno, continuando a farci i dispetti a vicenda anche mentre saliamo sulla graticola.
Su questi argomenti, insciallà, uscirà un numero dei Quaderni Padani curato anche da me. Spero che abbia una qualche diffusione nelle enclavi padaniste.
L'occasione fa l'uomo italiano
Dimenticavo Bèrghem e sicuramente dimentico altri, ma il fatto resta.
L'occasione fa l'uomo italiano
non so la tua esperienza ma nello specifico intendevo che la popolazione veneta sentirebbe meno lo strappo del federalismo in quanto,al di la che sappiano o meno cosa comporti esattamente, il veneto ha un identita piu spiccata(rispetto ad esempio al lombardo) e il fatto che possa in qualche modo essere"indipendente" e una cosa che pensano anche persone nn schierate cn la lega o cn movimenti federalisti, purtroppo da lombardo non vedo la stessa attitudine qui...dove se si parla di federalismo a volte si passa per folle razzista xenofobo evasore...
Guarda, ti rispondo in due punti:
1) i lombardi occidentali secondo me hanno un'identità estremamente demarcata nel panorama italiano, e non sono affatto da meno dei veneti in quanto ad alterità rispetto al sistema idaglia.
2) il fatto che se si parla di federalismo a volte si passa per folle razzista xenofobo evasore lo dobbiamo ai somari neofascisti della leganodde. Solo Miglio ha parlato da federalista. bozzi e i suoi non hanno mai saputo dove il federalismo stesse di casa.
"Quando i miei amici leghisti si proclamavano "federalisti" io domandavo loro, un po’ ironico, che cosa ciò volesse dire. Mi rispondevano candidamente: "Non lo so"., oppure facevano confusi riferimenti alle "autonomie", alla liberazione dall'egemonia del Sud, e via di questo passo. Anzi, io ho il sospetto che nella mente del segretario e dei suoi collaboratori - stante l'ignoranza circa ciò che era un "vero" ordinamento federale - quest'ultimo si confonda con un generico "cambiamento" delle posizioni personali di potere. Del resto nei quattro anni che ho passato accanto ai vertici del movimento (e ci stavo notoriamente come esperto della riforma costituzionale) non una sola volta - dico una sola volta- Bossi, oppure uno dei suoi "colonnelli", mi hanno domandato una qualsiasi informazione su qualche punto dell'ordinamento federale che noi auspicavamo. Il "federalismo" era per il segretario ed i suoi accoliti uno strumento per la conquista del potere, una specie di "piede di porco" con il quale scardinare le difese degli avversari. Più volte alcuni dei "colonnelli" si sono domandati, conversando con me, se l'attuazione della "rivoluzione federalista" corrispondesse realmente all'interesse del movimento".
(Gianfranco Miglio - "Io, Bossi e la Lega", pag. 48 - Mondadori, Milano 1994)
Ultima modifica di semipadano; 28-02-10 alle 15:43
L'occasione fa l'uomo italiano
il problema è che hanno fatto passare l'imbroglio (in cui tutti prima o poi ci sono cascati) di lega = federalismo
invece la formula matematica corretta è: lega+pdl+pd+udc = ciulà i padàn
Non c'e federalismo senza una riforma radicale dello stato. Non c'e senza responsabilità fiscale dei enti locali. Il modelo catalano e spagnolo è molto pericoloso e promuove la corruzione, il clientelismo, la doppia burocrazia, nuove tasse e indebitamento. Lo so bene. Perche si basa sul trasferimento di soldi da un gruppo di politici a un altro, ma le regione non raccogliono nulla di tasse e dipendono della "generosità" di Madrid più che mai.
In Spagna abbiamo la stessa situazione per 30 anni e non prende molto meglio. Per favore non copiarci.
Ultima modifica di catalano; 02-03-10 alle 14:38
ma volete mettere con Padania - Lapponia? repapelle:
e Johann Cruyff con Renzo Bossi? repapelle: