Per capire il passaggio dall’ormai vecchio maggioritario uninominale al nuovo maggioritario (almeno così dicono…) proporzionale - nel senso che è un proporzionale taroccato maggioritario con un complesso meccanismo di premi e sbarramenti , peraltro facilmente eludibili , intesi a garantire la stabilità – per capire qs passaggio , dicevo , è utile soffermarsi sulla elezione diretta del sindaco dei comuni
Ebbene , è come se si passasse dalla “lotta” fra due candidati con nome-e-cognome – sostenuti ciascuno da una propria lista di partiti e partitelli – alla “lotta” fra due lista contrapposte … riservandosi la lista vincente di nominare lei il sindaco.
In entrambi i casi i due candidati sindaci sono scelti dai partiti coalizzati – la differenza è che nel primo caso il nome-cognome viene proposta all’ Elettorato PRIMA del voto , mentre nel secondo (ipotetico) caso - DOPO
Non è una differenza di poco conto : nel primo caso i partiti coalizzati sono più o meno “costretti” a presentare un candidato dalla faccia pulita o almeno presentabile - nel secondo caso , ciao …
Ora , la recente riforma proporzionale per l’elezione del parlamento nazionale , voluta dalla Banda Berlusconi si propone – attraverso la soppressione dei collegi uni-nominali - esattamente qs obbiettivo : NASCONDERE i propri candidati dietro allo schermo della lista-partito … e chissà quale “fetenzia” andremo a votare
auguri Italia …