Dal Corriere della Sera di oggi....
[...]Berlusconi ha dichiarato: «Il fascismo in Italia non è mai stato una dottrina criminale. Ci furono le leggi razziali, orribili, ma perché si voleva vincere la guerra con Hitler. Il fascismo in Italia ha quella macchia, ma null’altro di paragonabile con il nazismo e il comunismo. Era una dittatura, però nata e finita con se stessa».
Giudizi destinati a sollevare nuove discussioni e proteste venuti fuori quando, ascoltate accuse a ripetizione verso il comunismo, un giornalista irlandese ha domandato se in Italia semmai non ci siano ancora residui di fascismo. «Il fascismo è finito, il comunismo continua», ha obiettato Berlusconi citando la Cina, la Corea del Nord e «i due partiti comunisti» italiani con la falce e martello, «simboli del terrore e della miseria». Qualcuno ha osservato che allo stadio il calciatore Paolo Di Canio ostenta il saluto romano. Il presidente del Consiglio: «Un fenomeno di nessuna importanza. Di Canio è un ragazzo per bene, non è fascista. Lo fa solo per i tifosi, non per cattiveria. Un bravo ragazzo, ma un po’ esibizionista». [...]


per essere un liberista, finalmente ne dice una giusta....