PLINIO CORRêA DE OLIVEIRA: convegno a Roma a dieci anni dalla morte
(Corrispondenza romana) Con un Convegno a Roma, è stata celebrata, a dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 3 ottobre 1995 a San Paolo del Brasile, la straordinaria figura del prof. Plinio Corrêa de Oliveira, grande figura del cattolicesimo del XX secolo, ardente polemista in difesa dei diritti della Chiesa e della Civiltà Cristiana.
Prima del Convegno, nella mattinata, S.E. Mons. Juan Rodolfo Laise Ofm Capp., vescovo emerito di San Luis (Argentina) aveva celebrato una SS. Messa in rito romano antico nella vicina Chiesa di S. Spirito in Sassia, alla quale aveva partecipato un folto pubblico.
Il Convegno, organizzato dalla TFP, al quale hanno partecipato centinaia di persone e molte personalità ecclesiastiche e civili, si è svolto nel pomeriggio dell'otto ottobre scorso nei magnifici saloni medievali dell'Ospizio di Santo Spirito in Sassia, a due passi dal Vaticano. Moderata dal Sig. Julio Loredo, presidente della TFP italiana, l'importante assise ha visto le relazioni del Sig. Giovanni Cantoni, presidente di Alleanza Cattolica, del prof. Massimo de Leonardis, dell'Università Cattolica di Milano e del Prof. Roberto de Mattei, presidente del Centro Culturale Lepanto e biografo del Prof. Plinio Corrêa de Oliveira (v. il suo Il Crociato del secolo XX. Plinio Corrêa de Oliveira, Casale Monferrato, 1996).
Rievocando la figura dell'illustre personaggio, il prof. de Mattei ha detto: "Il Novecento, il secolo del progresso e della modernità sembra segnare la fine della civiltà cristiana, di cui parla solo il fulgore delle rovine. Questo splendore silenzioso e dolente tocca il cuore del piccolo Plinio, che un giorno scriverà: 'Quando ero ancora molto giovane contemplai rapito le rovine della Cristianità. Ad esse affidai il mio cuore, voltai le spalle al mio futuro e di quel passato carico di benedizioni feci il mio avvenire'.
Plinio affida il suo cuore alle rovine della Cristianità, rovine maestose che evocano un glorioso passato, un passato che però - egli ne è convinto - può tornare, perché la storia non ha un corso inarrestabile, perché Dio esiste, perché l'uomo ha un'anima, quest'anima può porsi grandi mete, e con l'aiuto di Dio può raggiungerle; di questo passato, carico di gloria e di benedizioni, Plinio fa il suo avvenire e in esso, egli vede l'avvenire del secolo che si apre. 'È questa la nostra finalità, il nostro grande ideale - scriverà un giorno -. 'Avanziamo verso la Civiltà cattolica che potrà nascere dalle rovine del mondo moderno, come dalle rovine del mondo romano è nata la civiltà medioevale. Avanziamo verso la conquista di questo ideale con il coraggio, la perseveranza, la decisione di affrontare e vincere tutti gli ostacoli, con cui i crociati marciavano verso Gerusalemme'".
Plinio Corrêa de Oliveira nacque a San Paolo del Brasile il 13 dicembre 1908. Fu deputato alla Costituente brasiliana, professore alla Pontificia Università Cattolica di San Paolo, giornalista e scrittore, autore di diciannove libri e migliaia di articoli, ma anche eminente leader cattolico e uomo di azione. Nel corso del secolo da lui attraversato difese il Papato e la Chiesa contro il totalitarismo nazista e comunista, contro l'americanismo e contro il processo di "autodemolizione" della Chiesa.
Nel 1960 fondò a San Paolo del Brasile l'Associazione per la Difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP), che si diffuse in 26 Paesi e 5 continenti con associazioni analoghe che formano oggi la più vasta rete di associazioni di ispirazione cattolica dedite a contrastare il processo rivoluzionario che investe la Civiltà Cristiana.
Erede della scuola contro-rivoluzionaria di de Maistre, de Bonald, Donoso Cortés, Plinio Corrêa de Oliveira è considerato da molti come una delle maggiori figure cattoliche del XX secolo. (CR 918/05 del 22/10/05)