Ufficio: SEGRETERIA PARTICOLARE
MINISTERO DELL'INTERNO R 0 M A
Gabinetto
A seguito del foglio n. 1362/2/Ris. del 16 corrente, mi permetto prospettare nelle sue linee generali il programma di attività che mio intendimento svolgere in questa provincia:
ATTIVITA' POLITICA
1) POPOLAZIONE SLOVENA: Linea di condotta "durissima" nel riguardi degli sloveni, sino a quando non saranno tangibili e provate le manifestazioni di ravvedimento, e molto dura anche in seguito.
Indirizzo però unitario nella linea di condotta da seguire, e specialmente nell'applicazione dei provvedimenti che debbono essere emanati dall'autorità competente, e non lasciati all'arbitrio dei singoli.
In quest'ultimo caso si dà manifestazione di confusione e di debolezza anzichè di ordine e di forza.
a) Il problema della popolazione slovena può essere risolto nei seguenti modi:
1) distruggendola;
2) trasferendola;
3) eliminando gli elementi contrari, attuando una politica dura, però di giustizia e di avvicinamento, onde creare le basi per una proficua e leale collaborazione prima e possibilità di assimilazione poi, che però solo col tempo si potrà realizzare.
Occorre quindi stabilire quale linea di condotta si intende seguire.-
b) Per l'internamento in massa della popolazione procedere secondo un piano prestabilito, che possa avere uniforme applicazione in tutti i territori della provincia. Meglio costituire "campi di lavoro" anzichè campi di internamento, dove si ozia.
c) Per la sostituzione con popolazione italiana di quella slovena occorre stabilire:
1) dove deve esser trasferita la popolazione slovena;
2) dove deve esser presa la corrispondente popolazione italiana, facendo presente che è più adatta, quella settentrionale e centrale;
3) se si intende "italianizzare" innanzi tutto una fascia di frontiera, stabilendone la profondità (20/30 chilometri);
4) se si intende invece trasferire tutta la popolazione slovena. In tal caso sarebbe opportuno iniziare dalla zona slovena a cavallo del vecchio confine.
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A mio avviso il trasferimento totale o parziale della popolazione sarà difficilmente possibile durante la durata della guerra.-
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L'ALTO COMMISSARIO
(Emilio Grazioli)
G.