I LEGHISTI ONESTI DEVONO ESSERE CACCIATI
I LECCACULO DI STEFANI VANNO PROTETTI
Venerdì, 30 Dicembre 2005

IL GAZZETTINO


VITA DEI PARTITI


(m.m.) Il processo disciplinare contro Franca Equizi sta diventando un feulletton. Il consigliere comunale leghista, esponente della base del Carroccio, doveva essere giudicata dal direttivo del partito già due settimane fa. Ieri da palazzo Trissino sono trapelate indiscrezioni relative ad un nuovo spostamento al 10 gennaio.A chiedere l'espulsione o quantomeno una serie di severi provvedimenti disciplinari era stato il segretario cittadino Giuliano Tricarico la cui linea è supportata dal segretario provinciale Roberto Ciambetti. Tricarico contesta a fondo la linea politica oltranzista tenuta dalla Equizi, da cinque anni in duro contrasto con il sindaco azzurro (ed ex leghista) Enrico Huellweck. Ma alla Equizi, che si definisce vicina all'ala del prosindaco trevigiano Giancarlo Gentilini, i vertici del partito contestano pure la condotta intransigente nei confronti dell'assessore leghista al sociale Davide Piazza, attaccato in aula spesso con toni molto duri e accusato dalla "sceriffa" di flirtare «molto con le problematiche degli extracomunitari e poco con quelle dei vicentini». Accuse sempre rispedite al mittente dallo stesso Piazza. Durante le ultime settimane la Equizi ha pure condotto una durissima battaglia contro i vertici dell'Urbanistica a causa «della mancata viglilanza da parte degli uffici, mancanza con la quale è stato possibile aprire in modo illegittimo un supermercato come quello di viale Crispi».
Così il 10 di gennaio dovrebbe arrivare la sentenza in un direttivo che si preannuncia diviso, visto che i sostenitori della Equizi all'interno del gabinetto politico sono diversi. Quest'ultima conterebbe oltretutto sull'appoggio dei vertici regionali del Carroccio che già durante i mesi trascorsi avevano negato «l'esistenza di un caso Equizi all'interno del partito». Dal canto suo la leghista non prende posizione «vista la estrema gravità della situazione preferisco non fare commenti ed attendere i pronunziamenti ufficiali degli organi interni deputati per statuto e regolamento: io comunque sono molto serena».

Durante gli ultimi giorni la leghista è balzata alle cronache regionali anche per la vicenda dello scandalo della Popolare di Lodi e della Credieuronord, la cosiddetta banca del Carroccio, banca che versa in una crisi finanziaria gravissima. Equizi alcuni mesi fa si era messa a capo del comitato vicentino degli azionisti che si ritenevano truffati dai vertici di Credieuronord. Quest'ultima pareva dovesse essere salvata dalla Lodi-Bpi ma lo scandalo che ha convolto il management per il caso Fazio-Fiorani ha de facto bloccato l'operazione lasciando soli e arrabbiati molti leghisti, anche vicentini. Il comitato berico, guidato dal consigliere comunale vicentino, nei mesi passati aveva pure informato la magistratura lombarda con un esposto molto dettagliato.
GIORNALE DI VICENZA
venerdì 16 dicembre 2005 cronaca pag. 16


Convocata l’assemblea della spa


Aim, oggi il sindaco
taglia i compensi
Ma la vigilia politica
non è tranquilla
(p. e.) È arrivato il giorno del “taglio di stipendi” in casa Aim. Il sindaco Enrico Hüllweck l’ha annunciato ancora in novembre, e oggi si presenterà a S. Biagio per l’assemblea dell’Aim spa per deliberare la riduzione dei compensi del presidente e dei consiglieri di amministrazione dell’azienda che lui stesso aveva raddoppiato all’inizio dell’anno. La vigilia, dicono le voci di corridoio, non è stata certo tranquilla. Chi guida l’azienda da 200 milioni di euro di fatturato e oltre 800 dipendenti non ha certo gradito l’annuncio del quasi-dimezzamento dello stipendio (il presidente dovrebbe passare da 120 mila a 65 mila euro lordi, i consiglieri da 60 mila a 35 mila euro). Stipendio che peraltro, come detto, era stato appunto raddoppiato a gennaio. A non gradire la novità del taglio di compensi sarebbero in particolare i due esponenti della Lega nord, anche se ieri il consigliere (e segretario cittadino della Lega) Giuliano Tricarico non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. L’assessore Pietro Magaddino, che ha incontrato il cda nei giorni scorsi, prevede che non ci saranno problemi: «La decisione spetta alla proprietà, e sarà adeguatamente giustificata. I consiglieri possono semplicemente prendere atto o no. Credo che tutto si svolgerà tranquillamente».