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    Predefinito Si chiude il 2009 - Annus horribilis in decade malefica

    Si chiude il 2009 - Annus horribilis in decade malefica
    Il medioevo dei diritti tra razzismo pacchetto sicurezza e respingimenti

    L’anno che va chiudendosi merita di essere raccontato, fissato negli annali dei nostri pensieri, perchè sono tante, troppe, le novità che lo hanno caratterizzato ed i segni indelebili di scelte folli che sono una eredità pesante per il nostro futuro.

    Un anno orribile in un decennio altrettanto malefico in cui, con l’introduzione della legge Turco Napolitano fino al pacchetto sicurezza dell’ultimo agosto, è stato disegnata la forma di governo (o meglio, i tentativi di controllo e mala gestione) dei fenomeni migratori nel nostro paese: processi secolari, inarrestabili, complessi e variabili, che si confrontano quotidianamente con tentativi più o meno posticci di gestione, di management, di avversione. Ma soprattutto vite di uomini e donne, comprese quelle nostre, che sono costrette a subire le conseguenze di leggi ingiuste, che producono scenari di invivibilità generalizzata.

    Prima il testo unico del ’98, poi la legge Bossi Fini del 2002 avevano abbondantemente tracciato il solco, ma ciò che quest’anno è accaduto ha sicuramente accentuato i caratteri peggiori di una legislazione già tremendamente ingiusta e di una politica che sull’immigrazione ha scelto di giocare la pericolosa partita del consenso.

    Già nei primi mesi dell’anno abbiamo affrontato il dibattito sulla cancellazione del divieto di segnalazione da parte del personale sanitario nei confronti degli stranieri senza permesso di soggiorno, che ci aveva in qualche modo introdotti in una dimensione in cui apparivano chiare la crudeltà e la volontà di superare il limite, anche quello della ragione, da parte del legislatore. Poi la questione ancora irrisolta dei presidi-spia, ha confermato tutta la precarietà delle garanzie messe su carta da tutte le convenzioni e le dichiarazioni internazionali che mai purtroppo hanno però trovato forme e dispositivi in grado di trasformarle in vincoli materiali.

    E poi i respingimenti, la battaglia del mare, la guerra spettacolare quanto illegale della frontiera Sud, la "riconsegna" di uomini e donne in fuga alla Libia delle torture, messa in campo violando ogni tipo di obbligo in materia di asilo e di diritto internazionale, accompagnata dai respingimenti silenziosi, ma altrettanto illegittimi, portati alla luce anche dalle inchieste del Progetto Melting Pot Europa, effettuati nei porti dell’Adriatico.
    Un tassello fondamentale per comprendere la crudeltà, l’arbitrarietà e la brutalità delle attuali politiche di controllo dell’immigrazione.

    Ma l’anno in corso è stato soprattutto segnato dall’approvazione del pacchetto sicurezza, del reato di ingresso e soggiorno irregolare, insieme ad una serie di norme disumane nei confronti degli irregolari e altrettanto barbare nei confronti di chi un permesso ce l’ha, ma oggi più di prima è messo nella condizione di perderlo in ogni istante.

    Questa traccia, questo sfondo spietatamente disegnato all’interno di uno scenario di crisi economica che accentua le divisioni e inasprisce le tensioni, anche e soprattutto all’interno dello stesso corpo sociale, è stata poi la base su cui hanno trovato fondamenta molti tra i tanti episodi e avvenimenti che hanno caratterizzato l’anno in corso.
    Il white christmas o i parcheggi gratuiti per i soli italiani, le ordinanze e le delibere discriminatorie messe in campo da comuni e provincie, gli autobus gabbia anti-clandestini, i cori razzisti negli stadi, i picchiaggi nelle notti dei quartieri o quelli alla luce del sole dei ritorvi leghisti, sono segni piuttosto inequivocabili di un presente carico di tensione.

    L’immigrazione è scontro, lo è perchè sempre i processi di mutamento, di confronto tra identità, di impoverimento e di precarizzazione producono fratture che non conoscono ricette facili per essere ricomposte. Ma all’interno di questo scenario contemporaneo non sentivamo certo il bisogno di queste tristi ingiuste e spietate leggi che ci ha regalato il 2009.

    [ mercoledì 23 dicembre 2009 ]

    MP - Si chiude il 2009 - Annus horribilis in decade malefica

    Certo che solo il leggerli fa venire acido di come esista il servilismo ai CAPITALISTI mascherato da buonismo sinistroide.
    .

  2. #2
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    Predefinito Rif: Si chiude il 2009 - Annus horribilis in decade malefica

    Citazione Originariamente Scritto da Enea Visualizza Messaggio
    Si chiude il 2009 - Annus horribilis in decade malefica
    Il medioevo dei diritti tra razzismo pacchetto sicurezza e respingimenti

    L’anno che va chiudendosi merita di essere raccontato, fissato negli annali dei nostri pensieri, perchè sono tante, troppe, le novità che lo hanno caratterizzato ed i segni indelebili di scelte folli che sono una eredità pesante per il nostro futuro.

    Un anno orribile in un decennio altrettanto malefico in cui, con l’introduzione della legge Turco Napolitano fino al pacchetto sicurezza dell’ultimo agosto, è stato disegnata la forma di governo (o meglio, i tentativi di controllo e mala gestione) dei fenomeni migratori nel nostro paese: processi secolari, inarrestabili, complessi e variabili, che si confrontano quotidianamente con tentativi più o meno posticci di gestione, di management, di avversione. Ma soprattutto vite di uomini e donne, comprese quelle nostre, che sono costrette a subire le conseguenze di leggi ingiuste, che producono scenari di invivibilità generalizzata.

    Prima il testo unico del ’98, poi la legge Bossi Fini del 2002 avevano abbondantemente tracciato il solco, ma ciò che quest’anno è accaduto ha sicuramente accentuato i caratteri peggiori di una legislazione già tremendamente ingiusta e di una politica che sull’immigrazione ha scelto di giocare la pericolosa partita del consenso.

    Già nei primi mesi dell’anno abbiamo affrontato il dibattito sulla cancellazione del divieto di segnalazione da parte del personale sanitario nei confronti degli stranieri senza permesso di soggiorno, che ci aveva in qualche modo introdotti in una dimensione in cui apparivano chiare la crudeltà e la volontà di superare il limite, anche quello della ragione, da parte del legislatore. Poi la questione ancora irrisolta dei presidi-spia, ha confermato tutta la precarietà delle garanzie messe su carta da tutte le convenzioni e le dichiarazioni internazionali che mai purtroppo hanno però trovato forme e dispositivi in grado di trasformarle in vincoli materiali.

    E poi i respingimenti, la battaglia del mare, la guerra spettacolare quanto illegale della frontiera Sud, la "riconsegna" di uomini e donne in fuga alla Libia delle torture, messa in campo violando ogni tipo di obbligo in materia di asilo e di diritto internazionale, accompagnata dai respingimenti silenziosi, ma altrettanto illegittimi, portati alla luce anche dalle inchieste del Progetto Melting Pot Europa, effettuati nei porti dell’Adriatico.
    Un tassello fondamentale per comprendere la crudeltà, l’arbitrarietà e la brutalità delle attuali politiche di controllo dell’immigrazione.

    Ma l’anno in corso è stato soprattutto segnato dall’approvazione del pacchetto sicurezza, del reato di ingresso e soggiorno irregolare, insieme ad una serie di norme disumane nei confronti degli irregolari e altrettanto barbare nei confronti di chi un permesso ce l’ha, ma oggi più di prima è messo nella condizione di perderlo in ogni istante.

    Questa traccia, questo sfondo spietatamente disegnato all’interno di uno scenario di crisi economica che accentua le divisioni e inasprisce le tensioni, anche e soprattutto all’interno dello stesso corpo sociale, è stata poi la base su cui hanno trovato fondamenta molti tra i tanti episodi e avvenimenti che hanno caratterizzato l’anno in corso.
    Il white christmas o i parcheggi gratuiti per i soli italiani, le ordinanze e le delibere discriminatorie messe in campo da comuni e provincie, gli autobus gabbia anti-clandestini, i cori razzisti negli stadi, i picchiaggi nelle notti dei quartieri o quelli alla luce del sole dei ritorvi leghisti, sono segni piuttosto inequivocabili di un presente carico di tensione.

    L’immigrazione è scontro, lo è perchè sempre i processi di mutamento, di confronto tra identità, di impoverimento e di precarizzazione producono fratture che non conoscono ricette facili per essere ricomposte. Ma all’interno di questo scenario contemporaneo non sentivamo certo il bisogno di queste tristi ingiuste e spietate leggi che ci ha regalato il 2009.

    [ mercoledì 23 dicembre 2009 ]

    MP - Si chiude il 2009 - Annus horribilis in decade malefica

    Certo che solo il leggerli fa venire acido di come esista il servilismo ai CAPITALISTI mascherato da buonismo sinistroide.



    Questi intelletttualucoli rappresentano la cancrena, la parte putrescente e degenerata della stirpe da amputare, nemici giurati della nostro popolo e della sua integrità.
    Andrebbero trattati secondo i crismi della cd "prassi rivoluzionaria di annientamento", onde evitare un inquinamento cerebrale a base di massa

 

 

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