Sull'italianità dell'Alto Adige

[Quetzalcoatl]

Allora mettiamo anche i puntini sulle "i"
Tu c'eri nel lontano settembre 1796 per poter dire che i Tirolesi non mangiavano polenta e che quindi Goethe era un millantatore, nonchè un coglione?

Se così fosse tu oggi avresti almeno 210 anni....

Io non ho detto che i tirolesi non mangiavano polenta ho solo detto che nell'attuale Alto Adige non mangiavano polenta ma solo nell'attuale trentino.
Quindi vuol dire che erano trentini ma sempre tirolesi visto che il Tirolo arrivava fino a Borghetto.


Goethe non era un millantatore perchè aveva realmente visto dei tirolesi mangiare polenta ma ripeto trentini

[Quetzalcoatl]

Ecco svelato il mistero: si tratta del capitolo su Malcesine. Goethe non sta parlando dei trentini dato che fa specifico riferimento alla discesa dal Brennerpass. Semplicemente Arancia Meccanica ha trovato un traduttore piuttosto creativo

Malcesine, quindi non c'entra una mazza con i tirolesi nè italiani nè tedeschi

[Arancia Meccanica]

Se Arancia meccanica diceva dov'era il passo facevo molto prima. Così ho dovuto leggere tutto da Bozen in giù.
Lì Goethe sta facendo un riepilogo dei caratteri che ha trovato fino a quel momento, quindi Malcesine non c'entra direttamente. E' un riepilogo.

Siccome non mi fido dei traditori della patria, sono andato a recuperare un vocabolario tedesco italiano, o meglio, il migliore vocabolario tedesco-italiano in circolazione "Das Pons",

Ora, alla parola "Welsch", oltre all'aggettivo generico "meridionale", vi è anche il significato di "romanzo, ladino". In particolare viene portato ad esempio il termine "Welsch-schweizer" Svizzero Romando, svizzero ladino.
Stesso discorso per "Welsch-Tiroler".

Ora alla luce di tutto questo, rileggendo il passo di Goethe, abbiamo appreso, che per il grande viaggiatore tedesco:

1) i tirolesi si distinguono tra tirolesi tedeschi, e tirolesi italiani (tirolesi-romanzi).
2) Che quest'ultimi vivono subito dopo il Passo del Brennero, scendendo verso nord
3) Che anche dal punto di vista delle abitudini culinarie, i Welsch tiroler s'identificano con la tradizione culinaria italiana, a differenza di ciò che avviene al di là del brennero.

[Arancia Meccanica]

ed ecco, per sintetizzarvi le conclusioni:

[Fenris]

Urge un po' di pulizia in questo thread.

[italianuova2]

Ma se parlano tedesco come propria lingua e storicamente sono sxemrpe stati tirolesi...

ma sono COLONI dell'invasore austriaco!!!

[Zmajcek]

Urge un po' di pulizia in questo thread.

Non ti condanno caro Fenris. Il tutto rimane in questo piccolo antro. Diciamo che cercavo a dei forumisti di evitare di fare penose figuracce quando avranno voglia di portare queste stesse tesi un po' in giro per il mondo. La prima cosa che vi diranno è chiedervi se il tedesco lo avete imparato con babelfish...... Penso che per supportare la causa dell'italianità nel Tirolo potevate usare altre strade ,oneste e pulite, invece che taroccare qualche testo.
Dispiace perchè a parole l'onore e l'onestà sono sulla bocca di tutti, soprattutto tra i miei amici della destra italiana. All'atto pratico alcuni si limitano a questo e nella pratica invece sono soltanto dei mediocri. Qui non era questione di democrazia ( che non piace neanche a me ) ma di sentire l'unico che, all'interno di questo 3d, riesce a tradurre dal tedesco senza uso dello strumento sopradetto. Eh Eh magari bastasse avere il miglior dizionario tedesco in circolazione. Saremmo tutti dei perfetti traduttori.
Comunque affari vostri. Non è mio compito occuparmi della dignità di qualche personaggio mediocre. Quelli la storia li spazza via come l'acqua o il vento spazzano i mozziconi di sigarette per le strade.

[Alvise]

A parte tutto, ci tengo a dire che io la polenta in Sud Tirolo o Alto Adige che dir si voglia, l'ho mangiata ed era pure buona.

Non ho sostato molto, ma mi è parso di notare che Bolzano fosse a maggioranza italiana, mentre la campagna era molto più fortemente tedescofona.

[Alvise]

L'Italia ha un'unità che non è burocratica, né propriamente statale: solo con il Fascismo ha ottenuto entrambe le cose. L'Italia è come l'Ellade, ha un'unità culturale che ha le sue radici nella Roma imperiale e, ancor prima, nei regni italici pre-romani. Come nella Magna Graecia.

Sicuramente il "padre" primordiale dell'Italia così come oggi la concepiamo è Augusto Imperatore (peraltro inventore anche delle regioni), e sicuramente esistevano dei tratti comuni precedenti, non lo metto in dubbio.

Ma gran parte delle radici prime dell'italianità risiede nel cosiddetto Alto Medioevo (per non parlare del Medioevo, del Rinascimento...).

E il nord è tanto germanico, quanto francese, per aspetti etnici e linguistici. Ma il Fascismo - ancora - l'ha reso pienamente italiano, perché il Fascismo (piaccia o, meno) ha [b]costruito[b] l'idea di nazione prima e la nazione poi. Prescindendo da quell'unità che il Fascismo ha dato all'Italia, è naturale che ritornino desideri e aspirazioni filo-tedesche e filo-francesi. Nell'Italia non si crede (più).

In che senso "il nord è tanto germanico, quanto francese"?
Di quali "desideri e aspirazioni filo-tedesche e filo-francesi"?


Al limite mi viene da pensare a desideri e aspirazioni indipendentisti e minoritari (parlo della Lega Nord), ma filotedeschi e filofrancesi, non li capisco proprio (a meno che non si parli di Val d'Aosta e Sudtirolo, ma anche lì...).

[Alvise]

Comunque non vedo nessun problema nel fatto che parlino tedesco...

Vi ricordate il mitico Gustav Thöni?

"Io ho contento essere arrifato uno"
"Io felice rappresentare Italia in olimpiadte"