Ci voleva l'integrità morale del nostro Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a cui tutti (o quasi) riconoscono una posizione indipendente e super partes, per ristabilire quella verità che avrebbe dovuto essere nota a tutti, salvo a quelli che contraddicendola ne hanno fatto strumento di lotta politica, se è vero che:
"Noi siamo arrivati in Iraq quando la guerra era finita. Ricordiamocelo sempre. Le nostre truppe sono andate lì nel giugno 2003 quando gli eventi bellici veri e propri erano finiti, alla fine di marzo primi di aprile. Ricordiamo sempre questo".
http://today.reuters.it/news/newsArt...IAMPI-IRAQ.XML
Parole che, escluso Pecoraro Scanio, hanno subito trovato il consenso unanime ed ipocrita di tutte le forze politiche. Anche di quelle che fino a ieri cianciavano di "Italia in guerra, siamo in guerra grazie a..." e altre amenità di questo genere.
Ma se da una parte viene ristabilita una "verità presidenziale" un altro presidente, non meno illustre ma di rango inferiore, si ingegna a raccontare al popolo festaiolo una "presidenziale bugia" se è vero che il Sig. Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini in visita ai nostri militari di stanza a Camp Mittica ha assicurato loro che:
"Mai, nemmeno per un momento, è venuto meno il sostegno di tutti i parlamentari al vostro operato, senza distinzione di schieramento e di cultura politica; mai si è inteso fare del vostro impegno uno strumento delle convenienze di questa o di quella parte".
http://ilrestodelcarlino.quotidiano..../01/01/5396806
Verrebbe da chiedersi dov'è stato il Sig. PFC in questi 4 anni in cui la sinistra, più o meno compattamente, ha quasi sempre votato contro il finanziamento della missione. Oppure pensava che queste sciocchezze non venissero riprese dalla TV?
A meno che non pensasse di parlare ai militari in Kossovo e gli abbiano rifilato il messaggio del suo predecessore Luciano Violante.
Buon Anno a tutti.
... e speriamo che qualcuno si vergogni...