M.I.S. e Alessandra Mussolini. C'è l'accordo?

[aguas]

Mi sono imbattuto in questa "vecchia" intervista (del 28.11.05) di Rauti sulla allenaza con la Mussolini.

Ne sapete qualcosa di più?

http://www.legionario.org/movimento_..._con_rauti.htm

Perciò nessun veto per altre formazioni politiche? “No, evidentemente. Le ho citato Rotondi, le cito la lista della Mussolini. La sua lista si può presentare senza raccogliere le firme, purchè presentino lo stesso simbolo che permise alla Mussolini di essere eletta a Strasburgo. Una eventuale compresenza nostra metterebbe la Mussolini nella necessità di raccogliere le firme. E siccome si tratta di oltre 100 – 120 mila firme, si capisce bene dov’è la difficoltà. In linea teorica, la Mussolini sarebbe d’accordo a presentarsi insieme a noi, ma bisogna studiare come farlo”.

[Forzanovista]

INTERVISTA A PINO RAUTI SU LIBERO di Caterina Maniaci (28/11)
Il Leader del MIS detta le condizioni per l’alleanza con la CDL e chiude la porta a Fini: “Tratto solo con Berlusconi”. Gianfranco Fini dichiara, parlando di un allargamento delle alleanze della CDL a Pino Rauti e a Alessandra Mussolini: “Sono contrario a convergenze di tipo occasionale, ma se ci fosse una condivisione del programma ….” Uno spiraglio? Un tentativo di apertura? Rauti risponde: “Con Fini non parlo da molto tempo. Parlo invece con Berlusconi, che si è mostrato interessato alla nostra presenza”. In ogni caso, “è vero esattamente il contrario di quanto dice Fini: ci può essere un allargamento della coalizione su base elettorale che parta dal presupposto che ognuno conservi il suo programma. Il punto comune è impedire la vittoria delle sinistre”. Nessuna riconciliazione in vista, dunque: solo strategie elettorali. In caso di vittoria, e in un futuribile governo al quale eventualmente partecipare, Rauti confessa: “Mi piacerebbe avere il Ministero dei Beni Culturali”. Entrerete nella CDL e sottoscriverete il suo programma? “Noi non abbiamo discusso di programma. Ci siamo autoposizionati nell’area elettorale del Polo, con una libera e autonoma scelta. E a quanti, come Fini, stanno esprimendo dubbi e perplessità, ricordo quello che invece Berlusconi non ha dimenticato: nelle elezioni politiche del 1996 il Polo perse perché noi, come Movimento Sociale – Fiamma Tricolore, ci presentammo da soli e, in definitiva, abbiamo permesso la vittoria di Prodi”. Contate di superare la fatidica soglia dello sbarramento del 2 per cento o chiederete ospitalità in altre liste? “Come partecipare, se insieme ad altre formazioni o in liste che non hanno problemi di sbarramento al 2 per cento, è un discorso tecnico, affidato dal Cavaliere all’onorevole Carlo Vizzini. E con lui, la prossima settimana, cominceremo a esaminare ciò che tecnicamente è possibile fare. Un’ipotesi che non mi dispiace è la proposta di Gianfranco Rotondi, ossia che le cinque liste più importanti, che appoggiano la CDL, si federino tra loro, per puntare al 2 – 2,5 per cento e ottenere una ventina di parlamentari”. Perciò nessun veto per altre formazioni politiche? “No, evidentemente. Le ho citato Rotondi, le cito la lista della Mussolini. La sua lista si può presentare senza raccogliere le firme, purchè presentino lo stesso simbolo che permise alla Mussolini di essere eletta a Strasburgo. Una eventuale compresenza nostra metterebbe la Mussolini nella necessità di raccogliere le firme. E siccome si tratta di oltre 100 – 120 mila firme, si capisce bene dov’è la difficoltà. In linea teorica, la Mussolini sarebbe d’accordo a presentarsi insieme a noi, ma bisogna studiare come farlo”. Con Fini invece è sempre grande gelo. “Non ci sono più rapporti da tempo. Però in periferia molte polemiche sono state superate e, in vista delle elezioni amministrative, in centinaia di comuni, gli accordi sono già in via di attuazione. Con AN esiste qualche difficoltà, che ritengo superabile. Porte aperte da parte di Forza Italia.” Se la CDL dovesse vincere le elezioni, partecipereste al suo nuovo governo? “Il programma ci vede molto lontani. E’ un’ipotesi remota”. Ma sempre parlando di ipotesi remote, di quale ministero le piacerebbe occuparsi? “Il ministero dei Beni Culturali. Perché penso che la ricchezza culturale italiana sia poco e male utilizzata”. Il Secolo d’Italia, quotidiano di AN, sostiene che non è più il tempo di parlare di anticomunismo. “AN commette un grave errore quando addebita a Berlusconi una sorta di eccesso di anticomunismo. Oggi non esiste più il comunismo vecchio stile, che dipendeva dall’esistenza dell’URSS. Oggi ha un volto nuovo ed è ancora più insidioso. Come lo zapaterismo, il modello spagnolo, che a differenza del comunismo vecchio stile, può essere facilmente esportato.