"Nutrire gli incapaci a spese dei capaci, è una grande crudeltà. È una riserva di miseria ammassata per le future generazioni. Non si potrebbe fare alla posterità un più triste regalo di quello di ingombrare l'esistenza di un numero sempre più grande di imbecilli, di parassiti e di criminali. Aiutare i mendicanti per moltiplicarli, equivale in fondo a preparare maliziosamente per i nostri discendenti una moltitudine di nemici. Si ha il diritto di chiedersi se la sciocca filantropia, che pensa solo ad addolcire i mali del momento e persiste a non vedere i mali indiretti, non produca in verità che una grande somma di miseria e di estremo egoismo. Rifiutandosi di vedere le conseguenze della sua sconsiderata generosità, colui che da senza riflettere è appena un grado al di sotto dell'ubriacone che si preoccupa unicamente del piacere del momento ed ignora i dolori del domani, o del prodigo che cerca il godimento immediato al prezzo della povertà finale. Egli gioisce sul momento per la dolcezza di fare del bene, ma delega agli altri le future miserie alle quale egli stesso fugge. È una cosa che richiama una riprovazione ancora più severa; è lo spreco di denaro ispirato alla falsa interpretazione della massima "la carità cancella tanti peccati". In moltissime persone che immaginano, a causa di questa falsa interpretazione, che dando molto possono espiare le loro cattive azioni, possiamo riconoscere un elemento di pura bassezza. Ci si sforza di acquisire un buon posto nell'altro mondo, senza preoccuparsi di quello può accadere ai propri simili."
Herbert Spencer -- 1905 --