Il Ministro Castelli, leghista ruspante, non ce l'ha con i suoi compari di partito che hanno sputtanato la Lega con l'affare Antonveneta: ce l'ha, guarda un po', con i magistrati che hanno indagato, intercettato, e sciorinato i panni sporchi della Lega. La solita storia: se i politici tralignano, l'indignazione cade sul magistrato che, indagando, lo scopre. O tempora! O mores!
Io, come cittadino, rivendico il diritto ad essere informato se qualche uomo politico è rimasto coinvolto in affari illegali. I giornali hanno fatto benissimo a pubblicare le intercettazioni, così sappiamo chi *non* andare a votare.
In ogni caso, Casrtelli, essendo leghista, con questa storiaccia dell'Antonveneta, non è un po' parte in causa, non è *gasp* in conflitto d'interessi?
Quanto a questo ha un fulgido esempio da seguire, non vi pare?