guarda che la Chiesa, essendoci da un po' più di tempo di noi e pure dello stato, qualche cosina saprà. il preservativo nei paesi dell'aids serve a poco quando non si osservano la A e la B. serve solo come tardivo pallativo che le multinazionali farmaceutiche spingono a usare per fare profitto.
l'aids nei paesi africani si combatte innanzitutto con l'educazione: quella per cui bisogna insegnare, come fanno i missionari, che non è vero che per guarire dall'aids a un uomo infetto basta andare con una ragazza vergine.
è chiaro che in queste condizioni, distribuire preservativi come caramelle serve a poco. è comodo, perchè ci si lava le mani, si mandano gli africani via dicendo: andate a trombare con questo e non disturbatemi, invece di farli crescere nell'educazione.
ed è anche chiaro che la Chiesa ha tutto il diritto di chiamare il preservativo "strumento del demonio", cosa che in effetti anche a mio giudizio è, viste le implicazioni logiche del suo uso.
l'esempio del furto era un esempio per chiarire qual è la dinamica, cioè che una cosa resta reato anche se fatta con un'intenzione differente (caso del furto per cibo, etc.), e così anche nel caso dell'aborto resta un omicidio anche se ammazzi il bambino per salvare te stessa. giustificato, ma "reato".
e per questo non ritengo valido dire: "una donna può abortire se non "vuole" il figlio". non si può ragionare così, se non lo desidera non lo concepisce, una volta che l'ha concepito il feto ha il diritto che la madre non può conculcare.