RIFLESSIONI DI UN GLOBULO NERO
Ero un bambino piccino piccino quando il Capo chiese agli italiani: “volete burro o cannoni?”
Nella mia ingenuità di bambino indigente, sussurrai: “burro, per favore, magari con un po’ di marmellata.” Ma Egli non udì la mia vocina, sopraffatta dalle urla di quelli che gridavano: "guerra guerra"
Così rimasi a sognare un panino con burro e marmellata, mentre intorno a me i fedelissimi impazzivano dalla gioia, impazienti di dimostrare le loro virtù guerriere e giuravano eterna fedeltà al Capo.
Ma quando le cose cominciarono ad andar male, loro, i fedelissimi, cambiarono atteggiamento: passarono dalla parte dell’odiato nemico e optarono improvvisamente per il burro, alla faccia del giuramento di fedeltà che avevano professato. E chi pagò le conseguenze? Il povero globuletto, che per colpa di quei cannoni, e non solo quelli, che lui non aveva mai chiesto, rimase col miraggio di un panino con burro e marmellata, mentre tutta la sua famiglia veniva falcidiata dagli eventi bellici.
Passò il tempo e il piccolo globuletto divenne un adolescente. Per propensione genetica, per convinto ragionamento, per rispetto verso i propri caduti, fu attratto dalla Fiamma Tricolore e di conseguenza, ancora in pantaloncini corti, entrò nel MSI.
Il primo federale era un ex ufficiale della RSI, che per questa sua provenienza e per la fede fascista repubblicana che impavidamente professava, era da noi giovani venerato e ubbidito alla lettera.
Ma cosa successe poi? Mentre il giovane globulo, che per aver ubbidito alle sue disposizioni di affrontare inerme una scatenata canea rossa stava per lasciare le penne in un letto d’ospedale, l’integerrimo incorruttibile ex ufficiale della RSI passava nel PNM (partito nazionale monarchico) per la modica cifra di un milione e mezzo di lire (anni 50).
Passarono altri anni e il globulo adulto, all’interno del suo partito, si trovò sempre a militare nelle “correnti” di minoranza, privilegiando le impostazioni più spiccatamente sociali, memore del suo fanciullesco inappagato desiderio del panino con burro e marmellata. Entrò in una O.S., ma dopo qualche decennio di attività ne uscì, avendo scoperto che qualcuno si faceva i propri interessi sulle spalle dei lavoratori che avrebbe dovuto assistere. Si riconcentrò sull’attività di partito, ma ancora una volta rimase buggerato dal voltafaccia di quello che aveva sperato fosse il giovane di cui parlava il Duce nel suo “testamento” e che si rivelò invece un ennesimo badogliano voltagabbana.
A questo punto il vecchio globulo nero si chiede: ma se il mondo viaggia costantemente in senso opposto a tutte le scelte fatte nel corso della mia vita, se la maggioranza si colloca sempre in opposizione ai miei ideali, non è forse il caso che io diventi antifascista? Costringerei così la maggioranza a diventare fascista. O sbaglio?