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Discussione: Ma gli Stati Uniti....

  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River
    Ieri ho letto il Diario che Repubblica ha pubblicato sul Maccartismo, in occasione dei cinquant'anni dal processo a McCarthy.... e stasera stavo riguardando la parodia di "This land" fatta sul sito di JibJab, che qui su POL è stata fatta girare durante la campagna per le presidenziali degli Stati Uniti....

    Mi è venuta in mente una riflessione: fintanto che c'era la guerra fredda e lo scontro tra i due blocchi, non era possibile pensare al comunismo in America....
    Ora che i muri sono crollati e il bipolarismo USA - URSS è finito da più di quindici anni, sarebbe ipotizzabile lo sviluppo negli USA di un partito comunista o di un partito socialdemocratico (che peraltro esiste già, ma è piccolissimo ed è presente solo in due stati su cinquanta).
    in realtà esistono entrambi solo che sono microscopici, se non sbaglio il partito socialdemocratico fa parte dei democratici. Comunque i motivi per i quali non si può sviluppare un grosso partito socialdemocratico sono molteplici. 1)i due grandi partiti hanno una tradizione secolare che ha causato la nascita di un elettorato identitario che difficilmente cambierebbe partito 2) in secondo luogo il sistema elettorale non consente la crescita progressiva di nessun nuovo partito e rende, di fatto, impossibile la nascita di un terzo attore che abbia il minimo peso politico 3)praticamente a livello nazionale i sindacati sono inesistenti 4)gli stati uniti hanno la loro tradizione di sinistra, ma questa è sopratutto legata al movimentismo sviluppatosi negli anni sessanta e rappresenta più che altro una cultura al di fuori della politica istituzionale tendente a disconoscerla, è stato fatto il tentativo di crearle un riferimento politico "istituzionale" con la creazione dei verdi ma non ci son stati grandi risultati in termini elettorali 5) penso che nessuno in usa sia interessato alla creazione di un partito socialdemocratico, non tanto perchè sono poco sentite le istanze che porta avanti la socialdemocrazia ma perchè i democratici(così come i repubblicani), pur avendo una loro tradizione molto forte e importante, ormai sono fondamentalmente diventati due catch-all party, senza la minima ideologia alle spalle, quello che conta è la persona che si elegge il partito non influirà sulle scelte una volta al potere ma funge da comitato elettorale, al massimo si può dire che i candidati tendelziamente progressisti andranno con i democratici, quello più conservatori con i repubblicani.
    Da ciò ne consegue che la creazione di un forte partito sociademocratico, oltre che essere un obiettivo quasi impossibile, è inutile, è più semplice che i democratici eleggano persone che portino avanti istanze socialdemocratiche, trasformando i democratici, almeno temporaneamente,in un partito socialdemocratico di fatto.
    non è bello ciò che è bellico, ma è bello ciò che è pace

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River
    Ieri ho letto il Diario che Repubblica ha pubblicato sul Maccartismo, in occasione dei cinquant'anni dal processo a McCarthy.... e stasera stavo riguardando la parodia di "This land" fatta sul sito di JibJab, che qui su POL è stata fatta girare durante la campagna per le presidenziali degli Stati Uniti....

    Mi è venuta in mente una riflessione: fintanto che c'era la guerra fredda e lo scontro tra i due blocchi, non era possibile pensare al comunismo in America....
    Ora che i muri sono crollati e il bipolarismo USA - URSS è finito da più di quindici anni, sarebbe ipotizzabile lo sviluppo negli USA di un partito comunista o di un partito socialdemocratico (che peraltro esiste già, ma è piccolissimo ed è presente solo in due stati su cinquanta).
    lo trovo del tutto improbabile se non impossibile

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River
    Quello che mi chiedo è se sia possibile, negli Stati Uniti, lo sviluppo di una mentalità vicina al socialismo europeo.... possibile che, anche se non lo chiamano socialismo, non ci siano, su 250 milioni di abitanti, alcune persone che pensino ad aiutare i più deboli, le fasce sociali emarginate, che pongano la questione dell'assistenza sanitaria che non c'è, o cose simili.... possibile che gli statunitensi siano così diversi?
    Ciao Red, buon anno!
    A Te - profondo quanto fresco di studi - non deve sfuggire il panorama storico e culturale che può essere considerato una chiave di lettura.
    Gli Stati Uniti nascono nel 1776, privi di storia. E con una cultura (bassa, peraltro) riconducibile all'illuminismo europeo. Nella sete e nella fame, gli europei vissero la prima rivoluzione industriale fronteggiando forti e tradizionali poteri istituiti da secoli. Gli americani fronteggiarono sterminati territori e pochi indigeni (e li sterminarono). Gli statunitensi in sintesi, non hanno maturato il travaglio delle masse popolari ghettizzate nelle industrie puzzolenti londinesi oppure oppresse dal Papa re o dallo zar di tutte le Russie. Non si sono dunque misurati con i dubbi sulla capacità del capitalismo di generare 20 anni di crisi agraria, come al fine dell'800. Anzi - traendo beneficio dalla conquista dei territori - hanno rafforzato la cultura e la convinzione della conquista. Vale la pena solo di accennare che - al contrario di tutti i Paesi del Mondo - gli SU raddoppiarono il PIL nella II guerra mondiale, passando dai 90 ai 200 mrd di dollari dal 39 al 45. Ora, che politicamente si faccia passare l'interesse sotto la bandiera della libertà (che ancora intendono esportare), questo è quasi normale (oltre che normalmente ipocrita). Ma così va il mondo. E in questa enfasi della conquista (materiale, prima. Poi anche culturale), credo che una grande quantità di statunitensi in realtà sia di ispirazione socialista. Ma non immagina neanche cosa possa significare il non pagare l'ospedale. E non va neanche a votare.

    Tu che conosci di scienza politica, ricordati l'insegnamento di Giovanni Mosca: a comandare è sempre una minoranza organizzata. Specialmente negli Stati Uniti.

    Con affetto,

    Informauro

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River
    Ieri ho letto il Diario che Repubblica ha pubblicato sul Maccartismo, in occasione dei cinquant'anni dal processo a McCarthy.... e stasera stavo riguardando la parodia di "This land" fatta sul sito di JibJab, che qui su POL è stata fatta girare durante la campagna per le presidenziali degli Stati Uniti....

    Mi è venuta in mente una riflessione: fintanto che c'era la guerra fredda e lo scontro tra i due blocchi, non era possibile pensare al comunismo in America....
    Ora che i muri sono crollati e il bipolarismo USA - URSS è finito da più di quindici anni, sarebbe ipotizzabile lo sviluppo negli USA di un partito comunista o di un partito socialdemocratico (che peraltro esiste già, ma è piccolissimo ed è presente solo in due stati su cinquanta).
    A sentire alcuni, anche Bill Clinton era comunista

  5. #15
    Hanno assassinato Calipari
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    Citazione Originariamente Scritto da aguas
    Il principale ostacolo allo sviluppo di un movimento comunista in USA è il fallimento e l'insensatezza intrinseca del comunismo.

    Gli americani sono pragmatici. non vanno dietro a sogni di miseria e di morte importati da altre parti dove hanno fallito.
    il comunismo non è un modello ne economico ne sociale. Semplicemente gli Usa, essendo un paese ricco, lotta per mantenere questo status quo.

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da willy
    lo trovo del tutto improbabile se non impossibile
    Perché?

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da informauro
    Ciao Red, buon anno!
    Ma gli Stati Uniti non hanno avuto anche la crisi del '29? E, in generale, il capitalismo lo sperimentano da duecento anni, diciamo....
    E poi, a livello molto basso, sentire la necessità dell'assistenza non dovrebbe essere un sentimento dell'essere umano, prima che una convinzione politica?

  8. #18
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    Non credo sia possibile che negli Stati Uniti si sviluppi una esperienza simile a quella della socialdemocrazia europea. Il loro corso storico è privo di quelle esperienze che ha vissuto l'Europa.
    Tuttavia, ora che come dice bene Rifkin in 'il Sogno europeo' il Sogno Americano è moribondo credo che nasceranno in America nuove sensibiltà politiche che porteranno a lungo termine ad un'evoluzione del panorama politico.
    Europa Unita

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River
    Ma gli Stati Uniti non hanno avuto anche la crisi del '29? E, in generale, il capitalismo lo sperimentano da duecento anni, diciamo....
    E poi, a livello molto basso, sentire la necessità dell'assistenza non dovrebbe essere un sentimento dell'essere umano, prima che una convinzione politica?
    Infatti dopo la crisi del 29 le politiche di Roosvelt si svilupparono nell'alveo del sistema politico preesistente.
    Europa Unita

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River
    Ma gli Stati Uniti non hanno avuto anche la crisi del '29? E, in generale, il capitalismo lo sperimentano da duecento anni, diciamo....
    E poi, a livello molto basso, sentire la necessità dell'assistenza non dovrebbe essere un sentimento dell'essere umano, prima che una convinzione politica?
    Certo, certo. Partiamo dal '29. Fallirono circa 95.000 imprese e ben 10.000 banche(tte, in prevalenza). Ed avvenne un fenomeno straordinario, per alcuni aspetti simile ad alcune pratiche utopistiche note anche in Italia. Te lo descrivo con la vera storia di mio zio Antonio (Antony) Maggi. 4 figli piccolie una moglie da mantenere: un emigrato improvvisamente senza un cent per campare. Alla ricerca di un riparo per la notte, entrò in una piccola fabbrica di lavatrici, dismessa per crisi: la occupò e si ingegnò a capire come far funzionare le lavatrici, rimaste invendute o semilavorate del magazzino. Un bel giorno aprì la porta del magazzino e - per strada - le offrì, mentre la moglie si offrì di riparare giacche e cappotti lisi per affrontare quel tremendo gennaio del 1930. Le lavatrici? gli permisero di campicchiare. Però - nel giro di due anni - quel magazzino divenne una sartoria, per la massa. Zio Tony (anzi zio Tonì come lo chiamavamo) si specializzò in passamaneria e divenne un vero industriale. Però l'inizio somiglia tanto ad un esproprio proletario.
    Questo per quanto riguarda l'esempio. Per il seguito devi aspettare un po'.
    Ciao.
    Informauro

 

 
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