Originariamente Scritto da mimo121
Originariamente Scritto da mimo121
Paura?Originariamente Scritto da iproscritti
TRE camere?Originariamente Scritto da mimo121
Comunque ti faccio notare che i punti 4 e 9 sono in contrasto. La rappresentanza corporativa è una forma di rappresentanza sociale che deriva da concezione sociali opposte a quelle sui si fonda la "democrazia rappresentativa", ovvero la società organica al posto di quella individualista ed atomizzata.
Un purista liberaldemocratico rabbrividirebbe di fronte a forme di corporativismo.
Per altro ci tengo a sottolineare come la divisione dittatura/democrazia sia, in sostanza, inconstistente e marginale. Quello che mi fa giudicare della bontà di un sistema è il suo grado di organicità. Preferirei ampiamente una democrazia organica ad una dittatura liberista.
più che altro indecisione se dare sfogo ad una irrefrenabile ilarità o scoppiare in pianto dirottoOriginariamente Scritto da mimo121
Questo è vero, io guardo sempre al contenuto.Originariamente Scritto da mimo121
P.S. Alemmanno dice sempre questa frase?
( è che da ragazzo aveva sentito parlare di Gustave Thibon ........ )Originariamente Scritto da Alvise Nutti
Carissimo, tre camere, possono essere possibili considerando la riduzione del num dei parlamentari!Originariamente Scritto da Alvise Nutti
Il corporativismo, non lo intendo in chiave fascista ma aggiornato alle regole della democrazia, ad esempio si può pensare a dei collegi di grandi elettori(come quelli previsti per le elzioni presidenziali USA) che eleggono la terza camera dove viene rappresentato il mondo della produzione nazionale!
non sempre, ma abbastanza spessoOriginariamente Scritto da Alvise Nutti
L'obiettivo ottimale è scendere sotto i 200 parlamentari. Le commissioni dovrebbero avere consulenti esterni.Originariamente Scritto da mimo121
Allora? Non è proprio possibile unire una rappresentanza organica della società(retaggio fascista) con la moderna democrazia rappresentativa?Originariamente Scritto da Alvise Nutti
Ammetto di avere della fantasia al riguardo, ma non dimentico che la politica costituisce l'arte del possibile