Citazione Originariamente Scritto da Corriere della Sera
Amnistia: via libera al testo
La commissione Giustizia della Camera ha concluso l'esame del testo che ora potrà essere messo in calendario per l'Aula

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ROMA - La commissione Giustizia della Camera ha concluso l'esame del testo su amnistia e indulto che ora potrà essere calendarizzato per l'Aula dalla conferenza dei capigruppo convocato per domani mattina 11 gennaio. Il sì della Commissione Giustizia è solo un primo passo verso l'approvazione del provvedimento.
Il via libera, infatti, è avvenuto con maggioranza semplice mentre il provvedimento di clemenza, all'esame dell'aula di Montecitorio, dovrà essere approvato con i 2/3 dell'Assemblea.
PERCORSO DIFFICILE - E, stando alle posizioni fin qui espresse dalle forze politiche difficilmente si raggiungerà la cosiddetta maggioranza qualificata (i 2/3 appunto). An e Lega sono contrari; Fi, Udc, Verdi, Prc e Sdi sono favorevoli sia all'amnistia che all'indulto ma Ds e Margherita sono a favore solo dell'indulto mentre sull'amnistia non si sono pronunciati. Tra l'altro, in aula ci sarà il voto segreto e questo di certo rappresenterà un ostacolo ulteriore.
I TERMINI - Con l'emendamento Buemi l'amnistia è concessa per ogni reato non finanziario per il quale è stabilita una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni o anche per i reati a mezzo stampa, per quelli di violenza o resistenza a pubblico ufficiale; per rissa, per truffa e per reati commessi da minori di 18 anni. L'amnistia, invece, non è concessa ai recidivi e non si applica ai reati commessi dai pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione; ai reati di mafia, calamità naturali, evasione. Nella seduta pomeridiana in Commissione Giustizia, un elemento che ha acceso il dibattito è stato quello relativo alla data di efficacia del provvedimento di amnistia. Dopo una lunga discussione, il presidente della commissione Gaetano Pecorella ha proposto di evitare riferimenti precisi o interpretazioni, ma di affidarsi al significato letterale dell'articolo 79 della Costituzione, che stabilisce che «l'amnistia e l'indulto non possono applicarsi ai reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge». In questo caso, si tratta del 1 giugno 2001. Via libera anche alla norma sull'indulto che viene concesso in misura non superiore a due anni per le pene detentive e non superiore a 10 mila euro per le pene pecuniarie. L'indulto non si applica, invece, ai recidivi, ai delinquenti professionali e nel caso di condanna per delitti.
CALENDARIZZAZIONE - La II Commissione, quindi, è riuscita a chiudere l'esame del provvedimento ma prima di votare il mandato al relatore attende il parere della Commissione Affari Costituzionali. Mercoledì mattina alle ore 10 ci sarà una conferenza dei Capigruppo che deciderà sulla calendarizzazione in aula del provvedimento. Al termine dei lavori dell'aula di mercoledì, la Commissione Giustizia tornerà a riunirsi.
10 gennaio 2006

http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...amnistia.shtml
Ora, farò una domanda - apparentemente - idiota: viste le condizioni, previsto che l'amnistia non sia applicabile per reati commessi (e, quindi, suppongo per condanne definitive emesse) dopo il 1 giugno 2001, trovandoci oggi all'11 gennaio 2006 ed essendo i beneficiari - non recidivi - condannati ad una pena massima di quattro anni di detenzione, chi rientra in un simile disegno di legge!?

Devo dedurre, quindi, che la data - fissata al 2001 - si riferisca al reato commesso e che (di conseguenza) la condanna definitiva possa essere successiva!? Perché, altrimenti, dovrei supporre che tutti gli interessati abbiano già pagato il conto con la giustizia...