Boomerang Ben Ammar: «Non so di pressioni ds»
Ammette che Berlusconi è un suo buon amico, «ma questo non è un peccato». E quindi conferma tutto quanto ha detto. Tutto cosa? «È vero tutto quello che Berlusconi ha detto, lo confermo in assoluto», dice serafico l'imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar nella conferenza stampa seguita al suo colloquio con i giudici romani che hanno già sentito il premier che aveva affermato di aver saputo dallo stesso Ammar di incontri tra i dirigenti Ds e i vertici delle Generali. Ma in verità questa conferma assoluta somiglia tanto a una trappola col sorriso, un boomerang. Ammar ammette infatti cosa? «Confermo che con me, nel primo incontro con Berlusconi, c'era Bernheim, e io ero presente perchè come amministratore di Mediobanca il presidente Bernheim, una volta all'anno, chiede di fare un incontro con il presidente del Consiglio».
Cioè conferma che Berlusconi si è incontrato con Bernheim, di Generali: lui era presente. Ammar (nella foto in home page)smentisce di aver mai parlato di pressioni Ds sul caso Unipol-Bnl, di cui Generali ha una piccola quota. Poi dice che Antoine Bernheim e Berlusconi avevano parlato di altri incontri, e anche dell’Opa dei baschi, ma questo a giugno. L’Unipol allora non era in ballo e infatti Ammar parla di Opa, cioè dell’offerta esplicitata dal Banco di Bilbao. E quella che il "Corriere della Sera" online batte in tempo reale sulla conferenza stampa come una conferma. Ammar del resto parte dicendo «confermo tutto», si rivela esattamente il suo contrario.
Ammar aggiunge solo che in quell’incontro a cui era presente anche lui «Bernheim disse a Berlusconi che aveva già visto o che avrebbe dovuto vedere Massimo D'Alema, che un paio di mesi prima aveva incontrato Prodi e che avrebbe dovuto vedere anche Rutelli e Veltroni». «In quell'occasione – aggiunge il produttore cinematografico franco-tunisino - non si parlò del contenuto dei colloqui con gli esponenti dell'opposizione».
In un colloquio successivo all'estate tra Bernheim(nella foto in lato) e Ben Ammar, il primo avrebbe affermato di aver «pranzato e cenato con D'Alema a casa di Elia Valori, di aver incontrato Rutelli nella sede delle Generali o in un albergo e di essere stato a una cena con Walter Veltroni». In ogni caso, Ben Ammar ha sottolineato di «non aver mai saputo i contenuti degli incontri avvenuti tra Bernheim ed esponenti del centro-sinistra. Avevo capito - spiega - che in questi incontri si parlava di tutta la
situzione italiana».
«Nell'incontro che ebbi con Berlusconi per fare gli auguri di Natale, abbiamo discusso -ha detto il finanziere- di tutta la situazione economica, anche delle opa con la posizione assunta da Fazio. Berlusconi mi chiese se poi ci erano stati gli incontri con esponenti del centrosinistra di cui gli aveva parlato Bernheim il 15 giugno. Io ho detto che li aveva visti, però io non ero presente e Bernheim non mi ha riportato i contenuti. Mi ha fatto capire di aver parlato di tutta la situazione italiana».