Giovedì, 12 Gennaio 2006
IL GAZZETTINO
POLITICA Riunione del direttivo
Il caso Equizi spacca la Lega provinciale
Provvedimenti chiesti da Ciambetti
(m.m.) Da feulleton a burrasca politica con tutti i crismi. È quanto sta accadendo nel Carroccio attorno alla ventilata espulsione del consigliere comunale Franca Equizi, paladina della base vicentina. Un direttivo durato fino alle due del mattino di ieri ha sancito definitivamente la spaccatura in seno alla sezione provinciale. La riunione è stata aggioranta, ma il segretario Roberto Ciambetti, leader dell'ala filogovernativa e fautore dei provvedimenti disciplinari, è finito in minoranza.
L'ANTEFATTO. A Vicenza il Carroccio, parlando in soldoni, è diviso in tre aree. Le prime due, entrambe filogovernative, fanno riferimento rispettivamente alla presidente della provincia Manuela Dal Lago e al senatore berico Stefano Stefani. Il terzo gruppo, quello dei duri e puri, fa riferimento alla Equizi, che a sua volta si dichiara vicina al prosindaco trevigiano Giancarlo Gentilini, "lo sceriffo della Marca".
Un paio di mesi fa il segretario cittadino Giuliano Tricarico aveva mandato un documento a Ciambetti lamentandosi del comportamento della Equizi. Le accuse riguardavano le dure prese di posizione assunte verso gli assessori comunali del Carroccio, additati di lassismo nei confronti della immigrazione clandestina e di poco rigore nella gestione dei referati. La "sceriffa" però da cinque anni è pure sulle cronache dei media locali a causa di una durissima battaglia, portata anche sul fronte giudiziario; "una battaglia per la salvaguardia del territorio" che l'ha vista contrapposta ai vertici dell'urbanistica e al sindaco forzista Enrico Huellweck (tutti appartengono alla maggioranza della Cdl che dal 2003 regge le sorti di palazzo Trissino). Un cocktail politico considerato indigesto da Tricarico che si è rivolto al direttivo provinciale.
IL CONTEZIOSO.In questi due mesi Equizi ha ribattuto virgola su virgola agli appunti mossi dalla segreteria cittadina quantunque all'inizio dell'inverno alcuni media locali avessero dato per imminente la sua espulsione; provvedimento caduto sino ad oggi nel vuoto e per di più mai visto di buon occhio dai vertici regionali ("a Vicenza non esiste alcun caso Equizi" ha ribadito a più riprese il segretario veneto Giampaolo Gobbo).
Così, nonostante gli appelli alla moderazione provenienti dalle alte sfere del Carroccio, la diatriba è proseguita sfociando addirittura in una querela per diffamazione sporta da Equizi nei confronti dell'assessore alle finanze leghista Linda Favretto. Un documento che ha messo in imbarazzo i colonnelli vicentini del partito poiché supportato da un verbale interno alla sezione cittadina, sottoscritto dai testimoni e depositato alla questura di Vicenza.
ULTIM'ORA. Tant'è che ieri Ciambetti non ha commentato gli ultimi eventi. Pure la Equizi "per ragioni di fair-play" ha preferito non entrare "nel dettaglio del procedimento in corso" ma ha comunque fatto sapere di "essere arcisicura circa la correttezza" del suo operato di politico e di consigliere. Peraltro la linea dura sposata da Ciambetti non ha convito il direttivo la cui maggioranza pende ora per "la sceriffa". Il prossimo scontro potrebbe essere fissato a brevissimo.