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Discussione: Per Fini

  1. #1
    never leave the cul de sac!!!
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    Predefinito Per Fini

    TRATTO DA L`UNITA`
    29.11.2003
    «Adesso Fini è antifascista? Si faccia un nuovo partito»

    ROMA Signora, vuole mandare un messaggio distensivo a Fini? Donna Assunta Almirante scuote i suoi folti capelli bianchi, fa la faccia imbronciata, mi guarda incerta, poi sorride un momento e ringhia: “Sì: ditegli che vorrei strozzarlo…”. Tutto qui. Assunta Almirante è la vedova di Giorgio Almirante, storico capo del “Movimento Sociale Italiano” negli anni Settanta e Ottanta. Il movimento sociale (il Msi) è il partito che fu erede del fascismo e “genitore” di Alleanza nazionale.
    La signora Almirante mi riceve in casa sua, una casa grande e bella ai Parioli, a Roma, con due o tre salotti arredati essenzialmente con qualche divano e molte fotografie di Almirante. Ce n’è una con Mirko Tremaglia, una con Michele Marchio. Nessuna con Gianfranco Fini. La Almirante dice che ormai casa sua è diventata la vera sede del partito. Via della Scrofa è deserta. Dice: “C’è solo Donato a via della Scrofa”. Scusi, chi è Donato? “Donato La Morte, un’ottima persona. Poi non c’è più niente. Il partito? E’ diventato un insieme di correnti. Con tutte le correnti che ci sono rischiamo la polmonite acuta, con versamento pleurico...” In casa ci sono anche le foto dei figli. Assunta e Giorgio Almirante hanno avuto quattro figli e nove nipoti. La signora dice che quando i figli erano ragazzi, e andavano a scuola, passarono anni assai difficili. “Non auguro a nessuno la vita che noi abbiamo vissuto in quel periodo. Però non abbiamo mai avuto fastidi grandi. Giorgio girava con la sua 500 e poi con la A112. Non ha mai avuto la scorta. Non l’ha mai voluta. Io sono diventata amica di Cossiga perché quando era ministro dell’Interno era preoccupato e ci telefonava sempre. Ci telefonava anche il questore Di Francesco. Mi diceva: la prego, lo convinca lei...”
    Né Almirante né la moglie di Almirante hanno mai dato un’intervista al giornale fondato da Gramsci e costruito da Togliatti, cioè all’Unità. Ne parliamo un attimo prima di iniziare l’intervista. Le confesso un po’ di imbarazzo e le racconto che qualche anno fa ho gridato tante volte vari slogan non proprio gentili verso suo marito. Per esempio questo: “Ci piace di più Almirante a testa in giù...”: Dice che lo immaginava. E che quello slogan, con le sue orecchie, lo sentì una sola volta, a Feltre, durante una gita. Poi le dico che mi ricordo suo marito cinquantenne che assaltò l’Università con un manipolo di fascisti. Era il ’68. In quell’assalto i fascisti tirarono un banco dalla finestra di Giurisprudenza, e il banco spezzò la schiena a Oreste Scalzone, che era il capo degli studenti di sinistra. Lo ricorda anche lei quel giorno. Dice che non fu un assalto. L’università era occupata dai giovani comunisti * spiega * e i giovani fascisti volevano liberarla. “Giorgio andò con loro e prese un sacco di bastonate”. C’era anche Giulio Caradonna, che noi chiamavamo il mazziere pugliese. Lei dice però che Caradonna se ne stette da parte, in un angolo, e Giorgio invece si gettò nella mischia e ne uscì malconcio. “Tornò a casa pesto. Un colpo in testa gli ridusse del 40 per cento la vista ad un occhio”. Poi la signora Almirante mi parla ancora di quegli anni e dei ragazzi del Msi che persero la vita. Dice che furono 26. “Quei ragazzi erano come i vostri. Entusiasti della politica. I ragazzi non vanno dove si dice il rosario: vanno dove c’è brio, dove c’è rivoluzione, c’è movimento. Giorgio partecipò ai funerali di tutti e 26. Portò a spalla le bare. Si mischiò con la gente. Giorgio era coraggioso. Per andare a quei funerali ci voleva coraggio. Molto più che per andare a Gerusalemme, come ha fatto Fini...”
    Parliamo della politica di oggi. Berlusconi e Fini hanno realizzato il sogno di Almirante: quello di portare la destra al governo dopo mezzo secolo, cioè dopo la caduta di Mussolini. E’ così?
    Senza dubbio.
    Era questa l’Italia che sognava Almirante.
    Almirante sognava un’Italia bella, serena, tranquilla, ma sognava anche un’Italia sociale. Lui voleva che lo Stato andasse incontro alle necessità della povera gente.
    Le sembra che questo governo abbia realizzato il sogno di Almirante?
    Ho l’impressione che abbia cercato di realizzarlo, ma non lo ha realizzato.
    Quindi lei dà un giudizio positivo su questo governo?
    Sì, non do un giudizio negativo. E’ Berlusconi l’organizzatore di questo governo. E’ lui che lavora, lui che comunica, lui che gira. Io credo che giri un po’ troppo. Sbaglia. Una volta mio marito disse a Craxi: “tu giri troppo e ti occupi troppo poco del partito. Potrebbe succederti di restare isolato, di non sapere più dove va il tuo partito.” Aveva ragione Almirante, non crede?
    Almirante stimava Craxi.

    Anche lei?
    Si anche io.
    Stimava anche Berlinguer?
    Certo.
    E’ vero che Berlinguer ed Almirante ebbero degli incontri segreti?
    E’ vero. Ebbero degli incontri durante gli anni del terrorismo. Parlarono di politica. Sia l’uno sia l’altro volevano capire una cosa: chi fomenta il terrorismo? Non avevano informazioni sufficienti per rispondere, ma questa domanda li assillava. Berlinguer e Almirante erano due grandi persone.
    Lei ha conosciuto Berlinguer?
    Si l’ho conosciuto. Mi è rimasto un gran ricordo di Berlinguer.
    Se da un giudizio così positivo sul governo, perché ha appoggiato la sollevazione di Alessandra Mussolini
    Non è che l’ho appoggiata oggi la Mussolini. L’ho sempre appoggiata. La stimo e le voglio bene. La sua candidatura a sindaco di Napoli nacque in questa casa. Alessandra la conosco da tanti anni. Sono stata molto amica di suo zio Vittorio e anche di suo padre Romano.
    Parliamo di Fini
    Mi è venuta una grande rabbia. Le spiego perché. Lui ha fatto benissimo ad andare a Gerusalemme. Erano tanti anni che desiderava questo viaggio. Ottimo. Ma non trovo una sola ragione, accettabile, che possa averlo spinto ad insultare i morti della Repubblica di Salò mentre rendeva omaggio ai morti dell’Olocausto…
    Non era giusto rendere omaggio ai morti dell’Olocausto?
    Per carità: giustissimo, doveroso, sacrosanto. Ha fatto benissimo. L’Olocausto è stata una vergogna terribile. Io mi inchino davanti a quei morti. Lo sa che io non ho mai avuto il coraggio di vedere in Tv, o al cinema, le scene e i documenti dell’Olocausto? No, mai. Su questo io sono vigliacca: mi volto dall’altra parte, giro la manovella. Troppa angoscia, troppa pena. Ha fatto benissimo Fini a rendere omaggio. Gli sono vicina. Ma perché ha insultato i morti della Repubblica Sociale?
    Non mi pare che li abbia insultati...
    Li ha insultati. L’ho letto sui giornali. Ha detto che la Repubblica Sociale è stata una vergogna...
    Per essere precisi ha detto che il fascismo è stato il male assoluto.
    Sì, il male assoluto. Non doveva dirlo, non c’era ragione per dirlo. Lui è entrato in questo partito quando sapeva benissimo della Repubblica Sociale, e cosa fu, e cosa fece, e cosa portò. Ma chi l’ha pregato di entrare? Non è che aveva il biberon quando è entrato! Perché ha accettato di diventare dirigente del “Fronte della gioventù” e poi di fare il segretario del partito? Se gli faceva talmente impressione il fascismo non poteva lasciare il posto a qualcun altro? Mica glielo aveva ordinato il medico. Io mi sono battuta per la sua candidatura. Che delusione! Che amarezza! Se penso a Giorgio che lo ha creduto un degno successore...
    Mi pare che lui non ha giudicato le persone. Ha giudicato il fatto storico. Sarebbe come se io dicessi che siccome condanno lo stalinismo condanno il popolo eroico di Stalingrado che resistette al nazismo. E’ ovvio che non lo condanno...
    No, no, non è così: lui non ha giudicato il fenomeno storico, ha giudicato la scelta delle persone che diedero la vita per la Repubblica Sociale. Non doveva farlo. Fini è un politico, non è uno storico: lasci agli storici di stabilire certe cose e lui si occupi del suo partito. Non giudichi i suoi predecessori: se non ci fossimo stati noi, e tanti altri, non ci sarebbe stato neanche lui. Non sarebbe il vicepresidente del Consiglio...
    Almirante era fascista?
    Sì era fascista. Non lo negava. Lui diceva: non rinnegare e non restaurare. A me spiegava sempre che il fascismo era morto con Mussolini e basta. Non era il caso di pensare a restaurarlo. Mi diceva: “Mi ti immagini al balcone di Piazza Venezia coi pugni sui fianchi?” No, gli rispondevo, proprio no: “del resto tu quasi non hai i fianchi...”
    Ma lei era fascista?
    No, noi eravamo meridionali, di Catanzaro, lì non sapevamo neanche cosa fosse il fascismo...
    Lei non è mai stata fascista?
    Mai.
    Non è fascista?
    No. Con mio marito discutevamo sempre di questo. Io non sono né fascista né antifascista.
    Cos’è lei?
    Un’italiana.
    Almirante ha conosciuto Mussolini?
    Certo, molto bene. Almirante era sottosegretario alla Cultura nella Repubblica di Salò. Stava al “Minculpop”. Giorgio mi raccontava di quanto negli ultimi giorni di Salò Mussolini lo chiamava al telefono con un filo di voce. Gli diceva: “Almirante, la disturbo?...” Giorgio se lo ricordava con commozione... Poi arrivò la fine. Il 25 aprile Mezzasoma, che era il ministro, chiamò Giorgio e gli disse che aveva per lui un incarico importante: un plico da portare non so dove con la motocicletta. Era solo una scusa: Mezzasoma voleva bene a Giorgio, e voleva salvargli la vita. Lo mandò lontano, e così quando i capi del fascismo furono catturati e fucilati a Dongo, Giorgio non c’era. Andò alla macchia. Sa chi lo protesse? Un signore che era stato salvato da Almirante due anni prima. Si chiamava Emanuele Levi. Ovviamente era un ebreo. Almirante lo salvò dalla deportazione e Emanuele lo ricambiò. Sono rimasti amici. Così come Giorgio rimase molto amico anche della signora Mezzasoma e dei suoi figli. Loro non avevano più una lira dopo la fucilazione del marito. La signora Mezzasoma per sopravvivere si mise a fare la sarta, anzi ad aiutare una sarta in bottega.
    Almirante era razzista?
    No, assolutamente no.
    Però scrisse degli articoli antisemiti, non è vero?
    Solo uno, sul “Tevere”, quando aveva 18 anni. Se ne è sempre vergognato di quell’articolo.
    Poi era il segretario di redazione della “Difesa della razza”...
    Sì ma lì era un fatto puramente burocratico. Non aveva ruolo e non scrisse articoli.
    Lei è razzista?
    Per carità! No, no, mai.
    Cosa pensa delle riforme che sta facendo questo governo. Per esempio della riforma delle pensioni?
    Penso malissimo. Vorrei chiedere a Tremonti: come credi che un poveraccio, che ha fatto l’operaio edile tutta la vita, quando arriva a 65 anni, e non ce la fa più, possa avere 40 anni di contributi pagati? Non può averli. Certo che ha iniziato a lavorare a 18 anni, spingendo una carriola piena di mattoni e arrampicandosi su un’impalcatura al decimo piano: ma lo ha fatto lavorando in nero. E’ colpa sua se ha lavorato in nero? Dobbiamo punirlo per questo? Ma ci vada Tremonti ad arrampicarsi sulle impalcature al decimo piano...
    Cosa pensa degli immigrati.
    Penso benissimo. Bisogna permettere a questa gente di venire da noi e di lavorare onestamente...
    Anche di votare?
    Su questo sarei più cauta.
    Cosa pensa della Lega di Bossi?
    Penso male. Dicono: Roma ladrona. E poi vengono qui a Roma e si accomodano nei ministeri...Penso male.
    Cosa distingue oggi la destra dalla sinistra?
    Quasi niente. Le posso fare una battuta? Io sono per fare un partito unico in Parlamento: destra e sinistra, tutti insieme per fare le riforme.
    E invece sta per nascere un nuovo partito di destra. Non è così dopo le dimissioni della Mussolini?
    Non so. Io dico questo: An lasci la fiamma, visto che non crede più in quei valori. La prendiamo noi la fiamma e facciamo resuscitare il vecchio Msi. Non è un nuovo partito, è un partito vecchio e glorioso. Tocca a Fini fare un nuovo partito. E’ antifascista? Formi un nuovo partito antifascista.

  2. #2
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    Ho troppo rispetto per Assunta Almirante per dire ciò che penso, comunque non c'è la contro prova, ma secondo me, siccome Almirante era intelligente, oggi approverebbe e starebbe in Alleanza nazionale, con colui che ha spinto alla segreteria dell'MSI, questo secondo me, mia personalissima opinione.

    Non c'è molto da discutere perchè Almirante non c'è più e la politica è cambiata.

  3. #3
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    esatto Stefano...concordo
    ...cercatemi , se volete e potete , come RoccoFerraro

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano71
    Ho troppo rispetto per Assunta Almirante per dire ciò che penso, comunque non c'è la contro prova, ma secondo me, siccome Almirante era intelligente, oggi approverebbe e starebbe in Alleanza nazionale, con colui che ha spinto alla segreteria dell'MSI, questo secondo me, mia personalissima opinione.

    Non c'è molto da discutere perchè Almirante non c'è più e la politica è cambiata.
    Solo le persone intelligenti stanno in AN.. elementare, Watson

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano71
    Ho troppo rispetto per Assunta Almirante per dire ciò che penso, comunque non c'è la contro prova, ma secondo me, siccome Almirante era intelligente, oggi approverebbe e starebbe in Alleanza nazionale, con colui che ha spinto alla segreteria dell'MSI, questo secondo me, mia personalissima opinione.

    Non c'è molto da discutere perchè Almirante non c'è più e la politica è cambiata.
    Anche io credo oggi Almirante starebbe in AN, ma allo stesso tempo la politica di AN sarebbe un po' diversa...

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Folgore
    Solo le persone intelligenti stanno in AN.. elementare, Watson
    Non mi sembra di aver detto che chi non sta in AN non è intelligente, leggi meglio, è sfrutta la tua intelligenza

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da benelos
    Anche io credo oggi Almirante starebbe in AN, ma allo stesso tempo la politica di AN sarebbe un po' diversa...
    quoto.

  8. #8
    What am I doing here?
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    Il titolo del 3d con sotto il nome dell'iniziatore è un po inquietante....

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Il_Grigio
    Il titolo del 3d con sotto il nome dell'iniziatore è un po inquietante....
    Manifesto elettorale inconscio

 

 

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