Amici, com'è che Berlusconi incontrava per ora imprecisati "Uomini d'affari" per parlare di Unipol? E' giusto che un Presidente del Consiglio faccia il tifo contro una scalata?
CASO UNIPOL-DS, BERLUSCONI RIVELA LA SUA FONTE
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Roma, 13 gen. (Apcom) - Silvio Berlusconi intervenendo a 'Conferenza stampa', il programa di Anna La Rosa, ha dichiarato in merito alle sue rivelazioni ai pm romani sui presunti legami Unipol-Ds: "Ho raccontato da chi avevo avuto l'informazione e ho detto: sentite se e' vero. Sentite il presidente Bernheim di Generali...". "Quando sentivo dire che i Ds avrebbero fatto il tifo e non sarebbero scesi in campo nella vicenda della scalata Unipol a Bnl, mi risultava - ha aggiunto il premier - il contrario, che erano stati chiesti incontri conviviali con il presidente delle Generali che deteneva un pacchetto dell'8% di azioni Bnl". Salvo poi precisare nel corso della trasmissione che nelle deposizioni rese ieri dai magistrati sul caso Unipol "non c'è niente di penalmente rilevante".
Dal canto suo Generali aveva già provveduto in mattinata a una secca smentita, definendo prive di fondamento le indiscrezioni pubblicate oggi da alcuni organi di informazione, relativamente a presunte pressioni esercitate sul vertice del gruppo da parte di esponenti politici in merito a una possibile cessione della partecipazione detenuta in Bnl.
"L'onorevole Berlusconi ha fatto una gaffe micidiale che diventerà un boomerang contro di lui rendendolo ancora di più incredibile come già era agli occhi dell'opinione pubblica". Lo dice il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, a proposito delle accuse fatte dal presidente del Consiglio sul suo coinvolgimento nella scalata di Unipol a Bnl. "È evidente - aggiunge D'Alema - che il presidente del Consiglio cerca di colpire il nostro partito, al di la della mia persona, perché vede nel nostro partito la principale forza dell'opposizione". Ma conclude: "Mi sono chiesto se non spettasse a me una qualche iniziativa giudiziaria nei confronti di Berlusconi ma penso che ci si possa accontentare della condanna che gli italiani daranno il 9 aprile".
Intanto la Procura di Roma ha compiuto il suo primo atto istruttorio dopo le dichiarazioni del premier: sarà sentito come persona informata sui fatti l'ex socio di Berlusconi Tarak Ben Ammar, noto imprenditore ed editore con attività sia in Italia che all'estero. Saranno poi ascoltati altri uomini di affari che avrebbero manifestato al presidente del Consiglio, in modo informale, la proprie perplessità rispetto alla scalata della Bnl da parte di Unipol. La Procura non ascolterà il Presidente Ds, Massimo D'Alema.