"Il Maestro Domenico Bocchini, nei suoi numerosi scritti Sapienzi,
colmando le lacune della ignoranza dei grammatici, come spesso nei
suoi lavori sentenzia, precisa e svela, interpretando rettamente i
Veri dei Classici, la originale natura di ciò che deve intendersi per
Sibilla Cumana o Eritrea e per Doppio Vello d'Oro."
"Bylla, ecco il Themata della Sibilla Cumana. Era il consesso dei
Numi Maggiori, ossia Senato Supremo Teocratico Imperante. E la
Sibilla era la esecutrice del Byllo, o Decreto del Senato Supremo dei
Numi. La nostra Arcana Cuma si chiamava Thalassia Eritrea, Nilo
Arcano, deserto Ermetico, luogo di Nudrizione Palladia, e la Sibilla
si diceva Eritrea; era la Sibilla della nostra invisibile Cuma
sotterranea, dove Omero condusse Ulisse a consultare i Lari.
L'antichità di CUMA è tale che quando essa imperava né la Grecia, né
Roma avevano Politica esistenza, ed il suo Oracolo Supremo imperava
sopra tutti gli Oracoli; fu cospicua fino ai primi tempi del
Cristianesimo.
Per DOPPIO VELLO D'ORO s'intendono i Due preminenti Centri
Iniziatici. Metropoli d'Europa era CUMA; Metropoli d'Asia e d'Africa
era ANTIOCHIA.
Il VELLO D'ORO era la Suprema Dottrina Palladia, le Sacre Scritture,
che vergate su Sacre Pergamene, venivano custodite nel luogo più
occulto e inaccessibile dell'Urbe Sovrana, conosciuto solamente dai
Numi Maggiori".
Pare che gran parte dell'opera del noto Lebano sia un plagio degli scritti, del suo padrino, Gian Domenico Bocchini.
Una spiegazione plausibile al diverso indirizzo "politico" delle opere di Lebano?