Corriere della sera mercoledi 18 gennaio 2006

(PRIMA PAGINA E SECONDA DI COPERTINA)

Nel Manuale dell' Intercettato Il Pericolo è in Piemontese

di Aldo Cazzullo

(impossibile da trovare on line)

Dopo le intercettazio e la difesa di >Violante, Fassino deve stare più attento. Percchè sono molte le espressioni dialettali o idiomatiche piemontesi che nel resto d'Italia potrebbero generare equivoci..........


"Ridendo e scherzando ci siamo buttati giù dalla tromba delle scale" disse con il suo più amaro dei sorrisi Carlo Fruttero, ai funerali dell'alter ego Franco Lucentini. E' quindi possibile che Violante (torinese nato in Etiopia e cresciuto in Puglia) sia nel giusto: dicendo a Consorte " abbiamo una banca" , Fassino usava un vezzo linguistico piemontese --attribuire a più persone cio che è di una sola--, come quando la figlia di Violante disse sposandosi " abbiamo un bel marito". Ora però il segretario dei Ds deve stare più attento. Perchè sono molte le espressioni dialettali o idiomatiche che nel resto d'Italia potrebbero generare equivoci.
Se ad esempio, alla moglie emiliana Anna Serafini che gli chiede "come va?" Fassino risponde "fuori dal letto", non intende confessare una relazione extraconiugal appena consumata, ma dire che che non è malato e insomma non se la passa male. Se alla stessa domanda di D'Alema, romano di Gallipoli, Fassino replica "pei d'na barca 'n tel bosch", non allude a Ikarus o al leasing alla popolare di Lodi ma vuole segnalare un disagio, come un marinaio in una foresta..............

Dovrei continuare a trascrivere ma sono combattuto tra i conati di vomito e le risate.
Che inculata di tentativo di giustificazione. L'unica congruenza è il giornalista(?) autore questa offesa alla dignità dell'intelligenza dei lettori, tale Cazzullo, Aldo CAZZULLO