Dal Professore la precisazione: «Indignato da polverone»
Show di Prodi alla radio, è polemica
A Radiodeejay battute a raffica per il Professore. La Cdl protesta.
Anche Veltroni s'indispettisce per una frase su Roma
MILANO - Spunta on air il Prodi in versione showman. Battute del tipo: «Berlusconi? Me lo prendo anche sulle spalle andando di corsa». E ancora auto-elogi del genere rambesco: «Sono in forma strepitosa e correre una maratona è quasi meglio di una vittoria elettorale».
È un decisamente inedito leader dell'Unione quello che interviene in collegamento telefonico con «Radio Dee Jay», la stazione più amata dai giovanissimi. In studio a fargli da spalla c'è Linus, il dj più famoso d'Italia. Il Professore sente aria di casa e si adegua all'atmosfera rilassata. Parla un po' di tutto, anche del legame un po' problematico che ha con la Capitale.
«Se mi piace Roma? Sì, checché ne dicano...Ad abitarci no, perché ci si consuma troppo di politica: non si può vivere in un mondo di ossessi politici», spiega tornando sulla «gaffe» in cui inciampò alcune settimane fa. A Roma ci sta bene - ripete Prodi - ma preferisce vivere nella sua Bologna. «E comunque - aggiunge il leader del centrosinistra - «i romani sono a loro modo ben simpatici». Il duetto via etere dura pochi minuti e ricorda quello di qualche settimana fa, sempre in radio, tra Fiorello e Berlusconi quando il premier si finse «lo smemorato di Cologno» e intrattenne il pubblico con una samba napoletana.
Rispetto al rivale per Palazzo Chigi non di musica, ma di sport preferisce discettare Prodi. «Faccio sei chilometri di tappeto - spiega - e nonostante la mia veneranda età ho 48 di pulsazioni a riposo. Il mio cuore ha molta pazienza e resisto alla fatica». Il pensiero torna alla maratona corsa dal Professore a Reggio Emilia, 42 chilometri percorsi in poco più di 4 ore che hanno scatenato malignità di tutti i tipi. Compresa quella, rilanciata dal Giornale e Studio Aperto, di aver «tagliato» la corsa. «Roba da matti - sbotta Prodi - tutto possono dirmi ma non che non ho concluso la gara. È una carognata in malafede». Tra i concorrenti - racconta - «ce n'era uno che diceva: Aspettiamo che il prof sciopa'... Ai 30 chilometri andava bene, ai 35 era durissima, ma ormai ero ai 35... Quelli di Forza Italia la smettano».
Il tono è scherzoso, le reazioni molto meno. Per Paolo Bonaiuti, vicinissimo al premier, «Prodi conferma di non capire niente né di Roma né dei romani. Faremo di tutto perché se ne resti a Bologna». Secondo l'aennino Alemanno «sta diventando peggio del Bossi di qualche tempo fa». Simone Baldelli s'incarica invece di difendere l'orgoglio ferito dei giovani militanti azzurri. «Probabilmente Prodi, maratona o no, dopo l'esilarante telefonata di Berlusconi da Fiorello - spiega il coordinatore nazionale dei giovani di Forza Italia - si è messo in testa di voler fare la stessa cosa, ma con gli infelici risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Uno la simpatia o ce l'ha o non ce l'ha. E Prodi di certo non ce l'ha».
A nulla vale la precisazione dettata alla agenzie da Silvio Sircana, il portavoce del leader dell'Unione, seguita a ruota dalla dichiarazione dello stesso Prodi che si dice «indignato» per il polverone sollevato dalla Cdl.
Anche a sinistra però la sua sortita non scatena entusiasmi. Il sindaco di Roma Veltroni storce il naso: «Mi dispiace, ma Prodi ha sbagliato». Il presidente della Provincia Gasbarra rincara: «Mi sembra evidente che Romano fa battute sbagliate, come sbagliate sono le strumentalizzazioni elettoralistiche».